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Governo blocca il Ceta. Coldiretti: “Danneggia export Parmigiano”

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STOP CETA

da sempre siamo stati contro il CETA. LB
Bertinelli: “Senza gestione delle quote la tutela diminuisce e si amplia la presenza di imitazioni e Parmesan”

Dietrofront italiano sul Ceta, (Comprehensive Economic and Trade Agreement), il trattato di libero scambio tra Canada e Unione Europea entrato in vigore in modo provvisorio il 21 settembre 2017, e ora in fase di ratifica da parte dei Paesi membri Ue.

Iter finora portato a termine da una decina di Paesi ”Il Ceta dovrà arrivare in aula per la ratifica e questa maggioranza lo respingerà” ha detto il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, intervenuto all’assemblea nazionale di Coldiretti, organizzazione agricola da sempre contraria al Ceta.

Annunci accolti con soddisfazione dalla platea Coldiretti, che lamenta un freno delle esportazioni delle nostre eccellenze casearie Dop e una nuova impennata dell’italian sounding. Secondo una elaborazione Coldiretti su dati Istat, le esportazioni di Parmigiano Reggiano e di Grana Padano in Canada ”sono diminuite in valore del 10% nel primo trimestre del 2018, in controtendenza all’aumento registrato sugli altri mercati internazionali”.

In Canada ”ad aumentare – ha lamentato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo – è stata solo la falsificazione dei formaggi italiani: nei primi tre mesi dell’anno sono stati prodotti in Canada 3 milioni di chili di Parmesan, 2,3 milioni di ricotta locale, 970mila chili di Provolone taroccato, senza dimenticare i 36,1 milioni di chili di mozzarella e 8mila chili di un formaggio Friulano, che non ha nulla a che vedere con la regione del nostro Nord-Est”.

“Un accordo sbagliato e pericoloso  per l’Italia – ha aggiunto – contro il quale si è sollevata una vera rivolta popolare che ci ha visti protagonisti su tutto il territorio nazionale dove hanno gia’ espresso contrarieta’ 15 regioni, 18 province 2500 comuni e 90 Consorzi di tutela delle produzioni a denominazioni di origine”.

La commissaria Ue al commercio Cecilia Malmstroem ha invece evidenziato la bontà dell’accordo per l’Italia alla luce delle esportazioni italiane in Canada che, ha precisato, sono aumentate dell’8% dallo scorso settembre

Secondo il presidente del Consorzio di tutela del Parmigiano, Nicola Bertinelli, al debutto in qualità di presidente di Coldiretti Parma, ”gli accordi di libero scambio servono all’export agroalimentare made in Italy. Inizialmente – ha però aggiunto – il Ceta sembrava rappresentare per i formaggi a denominazione un aumento delle quote esportabili, ma queste quote andavano meglio gestite. Senza gestione, la tutela diminuisce e si amplia la presenza di imitazioni e Parmesan”.

Bertinelli, un anno fa, al pari dei rappresentanti del Consorzio del Prosciutto di Parma, aveva accolto positivamente l’introduzione del trattato.

Il ministro delle Politiche agricole, alimentari e del Turismo Gian Marco Centinaio è stato il primo nell’esecutivo a chiedere la non ratifica e sostanziali modifiche del Ceta. Non ratificare il Ceta sarebbe “un grave errore” per il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. 13 luglio 2018

Fonte Link: parma.repubblica.it

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