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Parmigiano Reggiano: Nas sequestra 18 mila forme per sospetta frode in commercio. Coinvolto Carra presidente di Coldiretti Mantova

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Sara Rossi

I Nas di Parma hanno sequestrato oltre 18.000 forme di Parmigiano Reggiano per un valore commerciale di circa 10 milioni di euro, presso due caseifici della medesima società agricola, uno a Suzzara in provincia di Mantova e l’altro a Luzzara in provincia di Reggio Emilia, per sospetta frode in commercio. Il presidente del caseificio sotto accusa è Paolo Carra, un personaggio molto noto nel settore, perché ricopre la carica di presidente di Coldiretti di Mantova, oltre a essere presidente di un’altra grande cooperativa  la Virgilio di Mantova (70 caseifici e 2.000 produttori associati). Si tratta di un nome famoso nel settore del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano.

La situazione crea qualche imbarazzo a Coldiretti, che da anni conduce battaglie contro le contraffazioni straniere, e adesso si trova con i Nas che ipotizzano la frode in commercio a carico di un’azienda italiana. L’imbarazzo traspare anche per l’assenza di un comunicato stampa da parte di Coldiretti su un evento così grave, visto che l’associazione è solita inviarne 3-4 al giorno.

I Nas, insieme ai vigilatori del Consorzio di tutela, ipotizzano che presso lo stabilimento mantovano siano state utilizzate  fasce marchianti assegnate allo stabilimento situato in provincia di Reggio Emilia. Le fasce marchianti, sono date dal Consorzio per imprimere sulla superficie esterna di ogni forma la scritta a puntini “parmigiano-reggiano”, la matricola, l’annata e il mese di produzione. Si tratta quindi di uno strumento essenziale per l’identificazione e la tracciabilità del formaggio e per evitare che vengano marchiate forme che non possono essere classificate come Parmigiano Reggiano.

Questo scambio è assolutamente vietato dai regolamenti del consorzio e viene considerato alla stregua di una frode.  Gli accertamenti eseguiti dai Carabinieri, hanno permesso di appurare che dal 1 gennaio 2018, le sei le forme prodotte giornalmente dallo stabilimento di Suzzara riportavano fraudolentemente un numero identificativo riferito all’unità produttiva emiliana. Si è inoltre accertato che la produzione del 2017 e 2018 risultava superiore rispetto alle quote assegnate. Per queste violazioni il legale rappresentante del consorzio agricolo e il casaro della latteria mantovana sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria. 27 marzo 2018

Fonte Link: http://www.ilfattoalimentare.it/parmigiano-reggiano-nas-coldiretti-paolo-carra.html

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