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Parma, i risultati del ballottaggio: Michele Guerra è il nuovo sindaco. Vittoria storica del centrosinistra

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Michele Guerra nuovo sindaco di Parma
Michele Guerra nuovo sindaco di Parma

Sconfitta la banda dei falsari di Vignali. LB



L’assessore uscente trionfa su Vignali arrivando al 66% e riporta lo schieramento al governo della città dopo 24 anni. Molto bassa l’affluenza al 39%


Ha il sorriso di Michele Guerra il volto della vittoria del centrosinistra: è lui il nuovo sindaco di Parma.

“È un grande risultato di un progetto coeso che non deluderà la città”, commenta all’esterno della sede elettorale in via Cavour mezz’ora dopo la chiusura delle urne del ballottaggio.

Quarant’anni, docente universitario, assessore alla Cultura uscente della Giunta Pizzarotti, guida il ritorno dei partiti di  sinistra e di centro alla guida della città: è un successo storico dopo 24 anni, il primo dalla sua fondazione per il Pd, che festeggia anche come lista più votata.

“Abbiamo costruito un campo forte – spiega -, nuovo per la città: l’auspicio è che Parma possa essere un modello come lo è stato tante volte, un laboratorio politico”.

Guerra, dopo aver concluso il primo turno al 44% con più di 20 punti di vantaggio su Pietro Vignali, candidato civico appoggiato da Lega e Forza Italia e con la dichiarazione di sostegno di Fdi al secondo turno, ha sbaragliato l’avversario arrivando al 66%.

Nessuna capovolgimento clamoroso del risultato, dunque, e previsioni della vigilia rispettate.

Ancora una volta bassa l’affluenza: se al primo turno aveva votato un avente diritto su due, oggi è stata del 39,15%, in ulteriore calo rispetto al 12 giugno.

Il nuovo sindaco trionfa a capo di una coalizione larga, applaudita anche dal segretario nazionale Enrico Letta, che unisce Pd, Effetto Parma, la sua lista civica, Parma La sinistra coraggiosa, Radicali, Socialisti e Italia Viva, a cui si è aggiunto l’endorsement al secondo turno dei Verdi.

Vignali perde nettamente (33,8%) ma segna il ritorno in campo come capo dell’opposizione dopo le vicende giudiziarie che avevano portato al tracollo della sua Amministrazione nel 2011. La lista civica personale è stata la più votata dop il Pd al primo turno. Un’operazione politica a cui è però mancato il contributo dei partiti con la  Lega e Forza Italia ai minimi storici il 12 giugno, mentre al ballottaggio non è riuscita la mobilitazione degli astenuti.

Ripresa la scena politica, l’ex sindaco, il prossimo anno, in vista delle elezioni Politiche, potrebbe rappresentare una candidatura spendibile sul territorio soprattutto da parte di Silvio Berlusconi.

“I miei complimenti a Guerra, spero possa ascoltare di più i cittadini rispetto a quello che ha fatto Pizzarotti. Dal voto emerge un problema di rappresentanza: l’astensionismo consegna alla città un sindaco di minoranza. Il mio schieramento ha pagato le divisioni del centrodestra. Io ce l’ho messa tutta. Ora farò il consigliere comunale con il mio gruppo civico, il secondo in città, che entra con forza in Consiglio”, il commento di Vignali.

D’ora in avanti, superata una campagna elettorale giostrata fra la necessità di mantenere il filo conduttore con l’esperienza amministrativa decennale di Pizzarotti e l’esigenza di mostrare discontinuità per soddisfare le istanze del Pd, finora all’opposizione, il primo cittadino neo eletto dovrà mostrare gli artigli per mantenere promesse programmatiche rilevanti come il no all’aeroporto cargo e la riqualificazione partecipata dello stadio Tardini.

Il primo stress test della maggioranza sarà la formazione della nuova Giunta. I dem, primo partito e tanti consiglieri super votati, andranno all’incasso.

Effetto Parma, che ha superato indenne previsioni elettorali poco rosee, punta a confermare Michele Alinovi e Marco Bosi.

Una delle caselle più rilevati è quella del super assessorato a Sanità e Sociale con vista sull’unificazione delle due aziende sanitarie: si parla di Ettore Brianti, direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma.

In Consiglio si concretizza anche un incrocio singolare e simbolico: il più votato nella lista del Pd è Lorenzo Lavagetto, figlio dell’ultimo sindaco Pds della città prima dell’arrivo nel 1998 di Elvio Ubaldi con Civiltà Parmigiana, lista che torna in Consiglio rappresentata dalla figlia di Ubaldi, Maria Federica, all’esordio in politica.

A Parma per la festa elettorale anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini: “Guerra doppia Vignali, da qui arriva una dimostrazione di come si creano le alleanze. Una grande vittoria per Parma, un risultato eccezionale, dopo 24 anni si torna al governo della città, sono molto contento, dopo la vittoria alle regionali abbiamo vinto tutte e tre le tornate elettorali. Si possono fare alleanze solo se si è d’accordo sui programmi, penso che quella di Parma sia una strada percorribile”.

E Pizzarotti saluta così dopo dieci anni di mandato iniziati da grillino e conclusi da civico in orbita centrosinistra: “Parma ha scelto il futuro, ho ereditato una città sull’orlo del baratro, la lascio come una delle città più solide dal punto di vista economico e pronto alle sfide del domani. Ora con Michele Guerra avanti col vento in poppa”. 26 GIUGNO 2022

Fonte Link: parma.repubblica.it

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Il nuovo Consiglio Comunale: 

Maggioranza

12 PD: Lorenzo Lavagetto (il più votato), Caterina Bonetti, Manuel Marsico, Francesco De Vanna, Daria Jacopozzi, Sandro Campanini, Alicia Maria Carrillo Heredero, Gabriella Corsaro, Caterina Conforti, Alessandra Tazzi, Stefano Cantoni, Giulio Guatelli.

4 EP: Marco Bosi, Michele Alinovi, Oronzo Pinto, Cristian Salzano e Ines Seletti nel caso venga riconfermato a uno degli ex assessori un posto in Giunta.

3 Lista Guerra: Antonio Nouvenne, Leonardo Spadi, Saba Giovannacci.

1 Parma Sinistra Coraggiosa: Anna Rita Maurizio

 

Minoranza 

 4 Lista Vignali sindaco: Pietro Vignali, Virginia Chiastra, Arturo Dalla Tana, Fabrizio Pallini

1 Lega: Laura Cavandoli

1 Forza Italia: Laura Schianchi

2 Lista Ora: Dario Costi, Serena Brandini

1 Civiltà Parmigiana: Maria Federica Ubaldi

2 Fratelli d’Italia: Priamo Bocchi, Giuseppe Tramuta

1 Europa Verde: Enrico Ottolini



 

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