
Una delle tante vergogne russe di Stalin, che si ripetono con questo criminale di Putin. Deve essere giustiziato subito, non può continuare a vivere un tale criminale. Un terrorista contro il mondo Occidentale che alcuni italiani e partiti non hanno il coraggio di condannare, aaddirittura a volte lo giustificano. Vorrei vederli Santoro e la sua allegra compangnia con le loro case bombardate senza acqua, senza luce, al freddo, con i morti da seppellire. Gli Ucraini hanno tutta la mia solidarietà e comprensione finché riusciranno a liberarsi del criminale invasore. Gli italiani si mobilitino contro questo criminale, questi massacri di civili e distruzione di intere città. Finché Putin vivrà non potrà mai esserci Pace nel mondo. Si ricordi Putin che arriverà un giorno il Giudizio di Dio (come gridò Papa Giovanni Paolo II contro la mafia. LINK). LB
Quest’anno il popolo Ucraino ricorda l’85° anniversario dell’Holodomor. L’Holodomor, noto anche come il Genocidio ucraino, o l’Olocausto ucraino, è il nome attribuito ad un crimine nascosto dal mondo, alla grande carestia artificiale che si abbatté sul territorio dell’Ucraina nel 1932-1933. In commemorazione di milioni di vittime la Chiesa Greco-Cattolica Ucraina in Italia ha organizzato in collaborazione con l’Arcidiocesi di Milano, il Consolato Ucraino di Milano e le Associazioni Ucraine in Italia, le ʹGiornate Requiemʹ all’insegna del motto: “Ricordare, imparare, prevenire”. L’Holodomor è uno degli episodi drammatici nella storia del Paese sotto il comunismo. Oltre sette milioni di morti per fame in Ucraina, per iniziativa dl Stalin. Il nostro dovere di raccontare una verità incredibilmente censurata per settant’anni. Anche per onorare il sacrificio di milioni di innocenti, uomini, donne e bambini, che morirono di fame e agonizzarono, mentre gli altri non avevano neppure le forze fisiche per seppellirli.
Tutto questo è avvenuto nel 1932-133, nell’indifferenza dei governanti e sicuramente nell’ignoranza degli altri popoli, e ancora oggi a stento si è riusciti a ristabilire la verità storica per dare il dovuto tributo alla memoria di tante vittime innocenti. Nel marzo del 1933, papa Pio XI aveva già denunciato ad alta voce le «catastrofiche e micidiali ideologie» usate come strumento d’oppressione dai governanti, ma il peso politico dell’Unione Sovietica allora aveva avuto la meglio nel convincere l’opinione pubblica mondiale che in realtà la modernizzazione dell’economia sovietica avanzava trionfalmente.
San Giovanni Paolo II nel 2003 ha voluto ricordare con un messaggio speciale i 70 anni dell’Holodomor, ricollegandone la memoria proprio a un compito nel presente: «Mai più! La consapevolezza delle aberrazioni passate si traduce in un costante stimolo a costruire un avvenire più a misura dell’uomo, contrastando ogni ideologia che profani la vita, la dignità, le giuste aspirazioni della persona…».
La domenica 26 novembre 2017 è un giorno molto particolare per tutto il popolo ucraino. A livello ufficiale in quel giorno tutti gli ucraini si uniranno in preghiera per commemorare le vittime innocenti dell’Holodomor. In questa domenica moltissimi ucraini d’Italia arriveranno a Milano per partecipare alla Solenne celebrazione della Divina Liturgia da Requiem che avrà luogo nel Duomo di Milano. La Liturgia sarà presieduta da S.E. Mons. Cyril Vasil’, S.J. Segretario della Congregazione per le Chiese Orientale, e concelebrata dai vescovi e sacerdoti ucraini e italiani.
Il popolo ucraino che vuole essere guarito dalle ferite del passato, vuole chiedere a tutta l’umanità di oggi e alle future generazioni di non permettere che una cosa simile accada ad altri in qualsiasi latitudine di questo nostro mondo.
L’Ucraina ha bisogno del sostegno da parte di tutto il mondo che possa essere la voce di questo popolo ucraino che è ancora in guerra e nessuno lo ascolta. In questi giorni ricordiamo le parole del Capo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, pronunciate nell’Appello per l’80° anniversario dell’Holomodor: “La voce di milioni di morti per fame si appella alla coscienza dei contemporanei”. È grande il dolore della Chiesa madre in Ucraina, che sta soffrendo insieme ai suoi figli ovunque nel mondo!
Fonte link:chiesaucraina.it