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Mar Nero, attaccata dai droni la nave spia russa “Khurs”

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nave spia russa "Khurs"
nave spia russa “Khurs”

Gianluca Di Feo
L’unità è specializzata nell’intercettare le comunicazioni radio e nelle contromisure elettroniche. Secondo il canale russo Rybar il blitz sarebbe stato respinto

Una serie di episodi ancora misteriosi stanno alzando la tensione nel Mar Nero. Secondo il ministero della Difesa russo, una nave spia di Mosca è stata attaccata da imbarcazioni teleguidate. L’assalto sarebbe avvenuto all’alba, a circa settanta chilometri a nord del Bosforo: una zona lontana più di cinquecento chilometri da Odessa e al centro della rotta mercantile che unisce con il Mediterraneo. Obiettivo dell’incursione è stata la “Ivan Khurs”, il più moderno battello spia della marina russa entrato in servizio nel 2018. Si tratta di un’unità lunga 95 metri e con 131 uomini di equipaggio, specializzata nell’intercettare le comunicazioni radio e nelle contromisure elettroniche. A bordo ci sono solo alcune mitragliere di piccolo calibro per la difesa ravvicinata.
L’attacco sarebbe stato lanciato contemporaneamente da tre droni navali, ma stando al canale Rybar la “Ivan Khurs” sarebbe riuscita a respingerli. Gli ucraini hanno realizzato e costruito in serie un mezzo navale telecomandato con una testata esplosiva, già utilizzato più volte per colpire le basi russe della Crimea. Questi barchini, che si muovono a filo delle onde e non sono visibili ai radar, non hanno un’autonomia che permette di arrivare così lontano: l’incursione avrebbe avuto necessità di una nave appoggio nel Mar Nero.

Poco ore dopo, il ponte che collega Crimea e Russia è stato chiuso, ufficialmente per un’esercitazione. Il viadotto venne gravemente danneggiato da un camion bomba lo scorso ottobre ed è stato riaperto ai veicoli a fine febbraio e solo tre settimane fa ai convogli ferroviari. Si tratta di un’infrastruttura vitale per garantire i rifornimenti alle truppe di Mosca che occupano l’Ucraina.

In tarda mattinata nel Mar Nero si è intensificata l’attività dei ricognitori Nato. Un drone statunitense GlobalHawk decollato da Sigonella ha pattugliato prima l’area dove ci sarebbe stato l’attacco contro la “Ivan Khurs”, poi si è spostato nell’area a sud della Crimea. Un grande aereo spia britannico Boeing Rivet Joint invece ha iniziato a volare dalle coste della Romania, sempre affiancato da una coppia di caccia Eurofighter Typhoon. Una precauzione presa dalla Royal Air Force dopo che nello scorso autunno un intercettore russo aveva lanciato un missile in direzione di un altro Boeing inglese. 24 MAGGIO 2023

Fonte Link: repubblica.it

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