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Ucraina Russia, le notizie sulla guerra di oggi | Mosca domani annette le regioni ucraine. La Finlandia chiude i confini ai russi da mezzanotte

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le urne per il referendum di annessione alla Russia dei territori Ucraini
le urne per il referendum di annessione alla Russia dei territori Ucraini

Francesco Battistini, Lorenzo Cremonesi e Redazione Online

Le notizie di giovedì 29 settembre, in diretta. Allarme in Europa per le perdite di gas da Nord Stream: «È un attentato russo». Mosca nega e accusa Washington. Erdogan: «Un guaio i referendum»

La guerra in Ucraina è arrivata al 218esimo giorno. La casa Bianca ha annunciato un altro pacchetto di aiuti militari da 1,1 miliardo di dollari
• Tutti e 4 i referendum nelle regioni ucraine hanno visto vincere il sì, una farsa per il mondo. Domani Mosca annetterà le regioni al suo territorio.
• Cos’è la mobilitazione parziale ordinata da Putin in Russia e perché è una dichiarazione di guerra.
• Nord Stream, a chi conviene il misterioso sabotaggio del gasdotto?

Ore 14:25 – Scholz: «Siamo preparati a sostituire tutto il gas russo»

«La Russia continua la sua guerra contro l’Ucraina, e per di più utilizza anche le proprie forniture di energie come un’arma. Dopo la distruzione dei gasdotti nel Mar Baltico sappiamo che presto cesserà del tutto l’approvvigionamento di gas alla Germania». Lo ha dichiarato Olaf Scholz ad una conferenza stampa a Berlino. «Ma noi ci siamo preparati, siamo pronti», ha aggiunto il cancelliere. «Importiamo gas da altri Paesi, utilizziamo le capacità di tanti porti all’est e al nord, i nostri stoccaggi sono al 90%», ha spiegato ancora Scholz, che ha spiegato che «le centrali di carbone continuano a funzionare», mentre due delle ultime tre centrali nucleari «continuano a lavorare fino ad aprile 2023».

Ore 14:09 – Fonte Ue: possibile sanzionare italiani coinvolti nei referendum

Gli italiani che sono andati nei territori occupati dell’Ucraina come osservatori in linea di principio possono essere sanzionati ma è una decisione che spetta all’Italia. Lo riferisce a LaPresse un alto funzionario Ue. «I cittadini europei possono essere colpiti dalle sanzioni ed è già accaduto — spiega —. Ieri l’Alto rappresentante Josep Borrell ha detto che saranno sanzionati solo i russi coinvolti nell’organizzazione dei referendum farsa» ma «gli Stati membri possono decidere di aggiungere individui alla lista di sanzionati», ha spiegato la fonte. In occasione della finta consultazione organizzata dalla Russia si sono recati nel Donbass un centinaio di stranieri filorussi, tra questi risultano una decina di italiani.

Ore 14:07 – Fonte Ue: price cap totale non attuabile immediatamente

«Noi non escludiamo nulla ma un price cap generalizzato a tutto il gas importato in Ue richiede un meccanismo che è difficile da approntare nel tempo breve». Lo ha dichiarato una fonte Ue spiegando perché la Commissione sostiene solo il tetto al prezzo del gas russo e non quello generalizzato, come richiesto da quindici Stati Ue. «Quello che chiedono è un’operazione radicale che presenta molti rischi di cui nella richiesta non si tiene conto», ha spiegato il funzionario. «Questi rischi si possono riassumere nella certezza dell’aumento della domanda, a causa appunto di un prezzo più basso, e ciò porterebbe a difficoltà di approvvigionamento», ha spiegato. Ciò che propone la Commissione è porre un limite al prezzo del gas che arriva via gasdotto dalla Russia perché si è dimostrata un fornitore inaffidabile. Con i fornitori affidabili, in primis Norvegia e Stati Uniti, la Commissione vorrebbe invece avviare un dialogo per ridurre i prezzi.

Ore 13:41 – Finlandia conferma: da mezzanotte stop a ingresso per russi

Il governo finlandese ha confermato la chiusura della frontiera orientale a partire da mezzanotte. Da allora i cittadini russi potranno entrare in Finlandia solo per alcuni motivi particolari, e dimostrati, come visite ai parenti, per lavoro o per ricevere cure mediche. Il ministro degli interni finlandese Krista Mikkonen ha affermato che «tutte le richieste di ingresso verranno considerate individualmente» aggiungendo che chi vuole «può far richiesta d’asilo oppure cercare di attraversare il confine illegalmente. Ma siamo preparati», ha detto il ministro all’emittente pubblica Yle.

Ore 13:37 – Sanzioni alla Russia, entrano lavatrici e carta igienica

Dal trucco ai sigari, dalle lavatrici alla carta igienica: l’elenco delle merci interessate dalle sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia si allunga di molto. I prodotti destinati a divieti di esportazione o importazione sono elencati in un progetto di legge sulle sanzioni di cui ha preso visione il Guardian. L’esecutivo dell’Ue ha proposto di limitare il prezzo del petrolio russo e di imporre ulteriori restrizioni al commercio hi-tech, come parte del suo ottavo round di sanzioni. La Commissione vuole fermare la vendita di elettrodomestici europei, comprese lavastoviglie e lavatrici, perché i funzionari ritengono che l’esercito russo stia razziando tali prodotti per i loro chip, perché hanno esaurito i semiconduttori. L’Ue vuole anche inasprire i limiti alle importazioni di beni che generano reddito per la Russia, che vanno da legno, pasta di cellulosa e carta, sigarette e cosmetici. Borse e valigie, telefoni e automobili, carta e carta da giornale, abbigliamento femminile, prodotti per il trucco e la rasatura sono presenti in una lunga lista di articoli soggetti a restrizioni commerciali che comprende anche molti beni industriali, strumenti e sostanze chimiche. L’Ue discuterà i piani domani, con l’obiettivo di raggiungere un rapido accordo. Le misure devono essere concordate all’unanimità per entrare in vigore.

Ore 13:24 – Nord Stream, quarta falla: cosa succede

(Valentina Iorio) La Guardia costiera svedese ha scoperto una quarta perdita di gas dai gasdotti danneggiati del Nord Stream, che trasporta il gas russo dalla Siberia all’Europa continentale, ha spiegato una portavoce al quotidiano Svenska Dagbladet. «Due delle quattro perdite si trovano nella zona economica esclusiva della Svezia», ha detto al giornale la portavoce della Guardia costiera svedese Jenny Larsson. Le altre si trovano nella zona economica esclusiva danese. L’Unione europea sospetta che ci sia un sabotaggio all’origine delle fughe di gas dei gasdotti sottomarini russi Nord Stream 1 e 2 e ha assicurato che risponderà in modo «forte e compatto» a qualsiasi interruzione intenzionale dell’infrastruttura energetica europea. Il Nord Stream 1 è chiuso da agosto, ufficialmente per manutenzioni, mentre il Nord Stream 2 non è ancora entrato in funzione, ma entrambi contengono gas sotto pressione.
Leggi qui l’articolo integrale.

Ore 13:05 – Peskov: «Non sappiamo se Nord Stream sarà mai riavviato»

Il Cremlino afferma di non sapere se il Nord Stream potrà mai essere riavviato dopo i danni subiti. «È una questione tecnica, non siamo in grado di rispondere», ha spiegato il portavoce Dmitry Peskov ai giornalisti.

Ore 12:59 – Ue: non accetteremo mai nessuna annessione

«Non accettiamo i referendum farsa e non accetteremo mai nessuna annessione dei territori ucraini occupati. Abbiamo già annunciato il nuovo pacchetto di sanzioni a causa di questi referendum». Lo ha dichiarato la portavoce della Commissione europea, Dana Spinant.

Ore 12:36 – L’Ungheria minaccia il veto sulle nuove sanzioni Ue

«Se il nuovo pacchetto di sanzioni» contro Mosca proposto dall’Ue «include misure restrittive sull’energia, l’Ungheria non lo sosterrà». Così il ministro della presidenza del Consiglio dei Ministri ungherese, Gergely Gulyas, in conferenza stampa.

Ore 12:26 – Cremlino: atto terroristico su Nord Stream da un Paese straniero

Gli incidenti ai gasdotti Nord Stream sembrano «un atto terroristico, probabilmente di un paese straniero». Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato da Interfax. Peskov ha anche commentato le notizie di stampa che parlavano della presenza di truppe russe nell’area degli incidenti: «Sono notizie distorte, sono state viste molte più truppe della Nato nell’area».

Ore 12:18 – Cina: «Pronti a maggiore comunicazione militare con Mosca»

La Cina è pronta ad «aumentare la comunicazione strategica militare» con la Russia, continuando «la cooperazione concreta in vari campi» in modo «da arricchire le relazioni bilaterali e da dare un contributo stabile e positivo alla pace regionale e mondiale». È quanto ha detto il portavoce del ministero della Difesa Tan Kefei in risposta a una domanda sull’aumento di consultazioni e scambi nella cooperazione militare dopo l’incontro tra i presidenti Xi Jinping e Vladimir Putin, tenuto a metà settembre in Uzbekistan.

Ore 12:09 – Mosca domani annette le regioni ucraine

La cerimonia di firma dei trattati sull’annessione di nuovi territori alla Russia si terrà domani alle 15 ora locale al Cremlino e vi prenderà parte il capo di stato Vladimir Putin. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, come riporta Ria Novosti.

Ore 11:48 – Kiev: «Bielorussia prepara alloggi per 20 mila riservisti russi»

In Bielorussia si stanno preparando posti per l’alloggio di 20 mila soldati mobilitati dalla Federazione Russa. Lo rende noto l’intelligence del Ministero della Difesa ucraino (Gur), come riporta l’Ukrainska Pravda. Secondo il Gur vengono usati magazzini, hangar e altri locali di aziende agricole abbandonate e fattorie. Istruzioni sono state impartite dalle autorità ai consigli locali dal Comitato Centrale della Repubblica di Bielorussia. A causa della mancanza di equipaggiamento per il trasporto del personale militare è previsto l’utilizzo di camion e automobili civili. L’intelligence ucraina riferisce anche che le autorità bielorusse hanno inoltre incaricato le forze dell’ordine di assistere i rappresentanti della Federazione Russa nella mobilitazione dei cittadini russi recentemente entrati nel territorio del Paese.

Ore 11:40 – Ufficio di arruolamento russo al confine con il Kazakistan

Al confine russo-kazako, nella regione meridionale russa di Astrachan, sarà presto allestito un checkpoint per il controllo e l’arruolamento di quanti cercano di lasciare la Russia via terra. Lo hanno annunciato le autorità regionali. L’ufficio di arruolamento sarà allestito al posto di blocco al checkpoint di Karauzek, nel territorio della regione di Astrakhan, dove si è creato «un ingorgo lungo molti chilometri a causa del gran numero di uomini in età militare in attesa di partire», scrive l’agenzia russa Tass. Le fila di auto sono di quanti cercano di sfuggire alla mobilitazione decisa dal Cremlino.

Ore 11:16 – Finlandia verso chiusura confini ai russi da stanotte

In Finlandia il governo adotterà oggi una risoluzione che limiterà in modo significativo il diritto dei cittadini russi di entrare nel Paese come turisti e di utilizzare la Finlandia come Paese di transito quando si recano in altre parti dell’area Schengen. Lo ha annunciato il governo di Helsinki a seguito di una riunione tenuta ieri sera, in cui ha discusso dell’attuale situazione della politica estera e di sicurezza e delle misure necessarie per affrontarla. Secondo il giornale locale Helsingin Sanomat, che cita informazioni proprie, il governo dovrebbe decidere oggi delle misure che taglieranno in modo significativo il numero dei russi che possono entrare in Finlandia e le restrizioni somiglieranno a quelle del periodo Covid-19 ma verranno applicate solo ai cittadini russi, quindi in pratica il confine sarà chiuso ai russi solo se turisti perché ci saranno diverse ragioni speciali per cui i cittadini russi potranno continuare ad accedere alla Finlandia. Sempre secondo la testata, e le nuove regole dovrebbero entrare in vigore nella notte fra giovedì e venerdì. Una riunione del governo è in programma per le 13 locali (le 12 in Italia) e una conferenza stampa è in programma per le 12.15 italiane.

Ore 10:55 – Colloquio telefonico tra Draghi e Zelensky

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto oggi una nuova conversazione telefonica con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Il colloquio riguardava gli ultimi sviluppi della situazione sul terreno e sui referendum illegali indetti dalla Federazione Russa nelle zone occupate del Donbass, di Kherson e di Zaporizhzhia. Il Presidente Draghi ha assicurato che l’Italia non riconoscerà l’esito dei referendum e ha confermato il continuo sostegno da parte del Governo italiano alle Autorità e alla popolazione ucraina in tutti gli ambiti.

Ore 10:39 – Erdogan: «Guerra nucleare sarebbe catastrofe»

«Il costo di dichiarare una guerra nucleare sarebbe catastrofico». Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante un’intervista a Cnn Turk, parlando del conflitto tra Mosca e Kiev. «Non si dovrebbe pensare a questo, risolvere il problema attraverso la diplomazia sarebbe il passo più appropriato», ha aggiunto il leader turco.

Ore 10:38 – Turchia: «Non riconosciamo referendum in territori ucraini»

«Non riconosciamo il risultato di questi referendum». Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, durante una conferenza trasmessa dalla Tv di Stato Trt, parlando del via libera all’adesione alla Federazione russa emersa dai referendum tenuti nelle regioni dell’Ucraina occupate dalle truppe di Mosca. «Non abbiamo mai riconosciuto l’annessione della Crimea e abbiamo chiarito che non riconosceremo il risultato di questi referendum», ha affermato il capo della diplomazia di Ankara.

Ore 10:32 – Anche la Romania invita i suoi cittadini a lasciare la Russia

Il ministero degli Esteri della Romania, in una nota ufficiale, ha invitato i propri cittadini che si trovano per diversi motivi in Russia ad abbandonare immediatamente il paese nel contesto della mobilitazione generale proposta da Putin. Il ministero raccomanda al tempo stesso di «evitare luoghi affollati nei quali sono in atto manifestazioni e di non lasciarsi coinvolgere negli sviluppi di eventuali azioni di protesta o altre manifestazioni che possano degenerare in violenza urbana». Inoltre, nel comunicato il ministero sottolinea che non riconoscerà i risultati dei referendum di annessione dei territori ucraini. Un analogo appello a lasciare la Russia è stato lanciato da Stati Uniti, Polonia e Bulgaria.

Ore 10:30 – Kiev: «Forte esplosione in zona residenziale Melitopol»

Forte esplosione nella zona residenziale di Melitopol, ha riferito il sindaco in esilio Ivan Fedorov, citato da Unian. La pubblicazione Ria Melitopol dice che l’obiettivo dell’ordigno era una collaboratrice ucraina dei russi, «il direttore del dipartimento dell’istruzione Olena Shapurova. La traditrice sarebbe viva». L’agenzia di stampa statale russa Tass ha confermato l’esplosione di un ordigno artigianale imbottito di proiettili nei pressi di una scuola. La deflagrazione ha provocato un ferito: «L’ordigno era attaccato a un albero ed è esploso mentre passava un veicolo. Il veicolo è stato danneggiato e il suo conducente ha riportato lievi ferite».

Ore 10:20 – Intelligence Gb: «Russi in fuga più numerosi di quelli al fronte»

«Nei sette giorni trascorsi da quando il presidente Putin ha annunciato la mobilitazione parziale c’è stato un considerevole esodo di russi che cercavano di sfuggire alla chiamata. Sebbene i numeri esatti non siano chiari, probabilmente supera la dimensione della forza di invasione totale che la Russia ha messo in campo nel febbraio 2022». Lo scrive l’intelligence britannica, nell’ultimo rapporto diffuso dal ministero della Difesa di Londra. «I più facoltosi e istruiti sono i più numerosi tra coloro che tentano di lasciare la Russia», si legge ancora nel rapporto, dove si osserva che «se sommato al numero dei riservisti mobilitati, è probabile che l’impatto economico interno della ridotta disponibilità di manodopera e dell’accelerazione della «fuga di cervelli» diventi sempre più significativo».

Ore 09:00 – Kiev: «Bombardamenti a Dnipro, morto un bambino»

Un nuovo bombardamento russo ha colpito un quartiere residenziale a Dnipro, uccidendo tre persone, tra cui un bambino. Il bilancio provvisorio è di altri 5 feriti. Lo riferisce il capo di Dnipropetrovsk Ova Valentyn Reznichenko su Telegram, secondo quanto riporta Ukrinform. «I russi hanno colpito la notte Dnepr con razzi. Hanno preso di mira aree residenziali. Finora sappiamo di tre morti, tra cui un bambino. Altri cinque sono rimasti feriti, inclusa una ragazza di 12 anni», afferma. I soccorritori «hanno portato la bambina fuori dalla casa distrutta, dove stava appena dormendo quando un razzo russo ha colpito l’abitazione. Diverse case sono andate completamente distrutte. I soccorritori continuano a scavare sotto le macerie, cercando altre persone. É possibile che vi siano anche altri bambini».

Ore 05:49 – Su Nyt intercettazioni soldati russi: «Putin è pazzo»

Le conversazioni intercettate di soldati russi impegnati nella guerra in Ucraina sono stati pubblicate dal New York Times. «Ci hanno dato l’ordine di uccidere tutti quelli che vediamo» e «Putin è pazzo. Vuole prendere Kiev, ma non possiamo farlo» sono tra le frasi, presumibilmente pronunciate dai soldati nelle conversazioni con i loro parenti in Russia, diffuse dal quotidiano statunitense. «La nostra offensiva si è fermata. Stiamo perdendo questa guerra», «Abbiamo perso mezzo reggimento» e «Quando tornerò a casa lascerò il dannato esercito» sono tra gli altri scampoli di colloqui pubblicati, dai quali emergono frustrazione e pessimismo sull’andamento del conflitto.

Ore 05:40 – Casa Bianca annuncia 1,1 mld aiuti militari per Ucraina

Un altro pacchetto di aiuti militari Usa a Kiev da 1,1 miliardi di dollari, tra armi ed equipaggiamenti: lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca Karin Jean-Pierre.

Ore 05:28 – Casa Bianca, referendum Russia violazione diritto internazionale

I referendum «farsa» della Russia in Ucraina sono una «flagrante violazione del diritto internazionale: non riconosceremo mai i territori annessi. L’Ucraina ha il diritto di continuare a difendersi». Lo afferma la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre.

Ore 05:20 – La Russia usa i droni-kamikaze: sono l’arma del momento e Kiev li teme

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Sono l’arma del «momento»: i droni-kamikaze iraniani. I russi li usano e ne sottolineano i successi, gli ucraini li temono e annunciano, quasi ogni giorno, la distruzione di diversi esemplari. Un classico mix di notizie belliche e propaganda in quello che qualcuno definisce il «Game of Drones».

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Ore 05:12 – Marianna Triasko medico dell’esercito muore in guerra: viveva a Treviso da 14 anni

(Roberto Russo) Si chiamava Marianna Triasko, 37 anni , la donna ucraina deceduta tre giorni fa nella guerra contro i russi. Marianna risiedeva in Veneto da 14 anni. La notizia della sua morte è stata diffusa dal Tgr Rai del Veneto. La donna, originaria di Ivano-Frankivsk, risiedeva a Villorba (Treviso), era sposata con un italiano e aveva due figli di 10 e 14 anni. Li aveva menzionati in un breve video che è stato girato in Ucraina, nella Brigata 102 delle forze di difesa territoriale della regione di Ivano-Frankivsk. Quando è iniziato il conflitto, è tornata in Ucraina. Marianna infatti non se l’è sentita di non prestare aiuto ai suoi connazionali, così ha abbracciato il marito e i due figlioletti ed è tornata in Patria dove ha trovato la morte in combattimento.

Ore 05:00 – Erdogan: «Referendum un guaio, volevo che non si tenessero»

«Avrei voluto che non si tenessero, sono un guaio», così ha commentato il presidente turco Recep Tayip Erdogan intervistato dalla Cnn Turk in merito ai referendum di annessione alla Russia. «Vorrei discutere di questi problemi in dettaglio con Putin, domani (oggi per chi legge, ndr)», ha poi aggiunto.

Ore 04.52 – Russia: «Lunedì plenaria Duma su annessione delle regioni ucraine»

L’agenda del Parlamento russo verrà ridefinita in modo da tenere lunedì una sessione plenaria straordinaria sull’annessione delle regioni ucraine di Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia, dove le autorità filorusse hanno tenuto referendum per unirsi a Mosca, non riconosciuti dalla comunità internazionale. Lo ha detto il presidente della Duma, Viaceslav Volodin, citato da Interfax.

Ore 04.45 – Nord Stream, a chi conviene il misterioso sabotaggio del gasdotto?

(Federico Rampini) Come decifrare il mistero sulle esplosioni sottomarine che hanno danneggiato i gasdotti russi Nord Stream 1 e 2, aprendo falle nelle condutture e provocando perdite di metano? Svedesi e danesi, che hanno messo in allerta le proprie marine militari, hanno subito parlato di sabotaggio. Con fondate ragioni. Anzitutto le falle nel tratto sottomarino sono avvenute pressoché simultaneamente in tre punti; hanno provocato fughe di gas da strutture che sono tubi di acciaio a tenuta stagna protetti da una robusta «camicia» di cemento. I sismografi hanno registrato scosse equivalenti a terremoti oppure a esplosioni. Poiché non c’è stato alcun terremoto in quell’area, resta la spiegazione dell’esplosione.

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Ore 04.41 – Von der Leyen: «Nuove sanzioni, Mosca paghi per escalation»

«La Russia deve pagare per questa ulteriore escalation» alla guerra. Lo dice la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen presentando l’ottavo pacchetto di sanzioni proposto da Bruxelles e ribadendo che l’Ue «non accetterà mai» l’esito dei «falsi» referendum nel Donbass. Per von der Leyen le nuove sanzioni a Mosca sulle importazioni verso l’Ue «priverà la Russia di altri 7 miliardi di euro di entrate» mentre «l’estensione della lista di prodotti che non potranno più essere esportati verso la Russia», come parte di questo ottavo pacchetto di sanzioni, «toglierà al Cremlino tecnologie chiave, come articoli di aviazione, componenti elettroniche e sostanze chimiche specifiche».

Ore 04.35 – Referendum in Donbass, cosa chiedeva la Russia e cosa cambia ora

(Francesco Battistini, inviato a Kiev) Referendum, secondo Mosca. «Farsa», secondo il mondo. Dopo sette mesi d’invasione militare e ora che il 95% dei votanti ha detto sì all’annessione — in territori dove si votava con il fucile puntato e gran parte degli abitanti se ne sono andati —, la Russia allarga i suoi confini. Esattamente come fece nel 2014, dopo la proclamazione dei risultati in Crimea. Solo che allora non c’era una guerra in corso e si festeggiava con fuochi d’artificio e feste in piazza: la comunità internazionale si limitò alle sanzioni. Stavolta, la partita dell’Anschluss di Putin è tutta da giocare.
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(29 settembre 2022)

Fonte Link: corriere.it

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