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Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi | Aiea: «Intatte le strutture chiave della centrale di Zaporizhzhia»

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Lorenzo Cremonesi e Andrea Nicastro

Le notizie di lunedì 21 novembre, in diretta. L’assemblea della Nato dichiara la Russia uno «Stato terrorista». Il procuratore generale dell’Ucraina: «Da inizio guerra uccisi 8.300 civili»

La guerra in Ucraina è arrivata al 269esimo giorno.
• Il direttore dell’Aiea Rafael Grossi chiede di fermare immediatamente i raid nella zona della centrale nucleare di Zaporizhzhia e rinnova l’appello urgente a Ucraina e Russia a trovare un accordo e implementare una zona di sicurezza.
• Kiev e Mosca si accusano a vicenda di bombardare di Zaporizhzhia.
• Dall’inizio dell’invasione russa, sono 8.311 i civili deceduti, tra cui 437 bambini. Più di 11.000 i civili feriti.
• Il punto militare: quale effetto avrà l’inverno sul conflitto?

Ore 22:02 – Kiev, lanciata operazione militare su riva sinistra del Dnipro

Il comando operativo meridionale dell’Ucraina ha affermato che è stata lanciata un’operazione militare per liberare Capo Kinburn, la sottile striscia di terra a nord dell’omonima penisola, nella foce del fiume Dnipro. Lo riporta il Kyiv Independent, ricordando che i tentativi delle truppe ucraine di avventurarsi nel Capo Kinburn sulla riva sinistra del Dnipro seguono la liberazione di Kherson e di altre aree sulla riva destra del fiume avvenuta l’11 novembre. Il comando rende noto inoltre che una tempesta in mare sta aiutando le forze ucraine. La penisola è una delle ultime località dell’oblast di Mykolaiv ancora sotto occupazione russa, sottolinea il media ucraino.

 

Ore 20:42 – Aiea, intatte le strutture chiave a centrale Zaporizhzhia

«Nonostante la gravità dei bombardamenti, le apparecchiature chiave sono rimaste intatte e non ci sono problemi immediati di sicurezza nucleare». Lo ha riferito il direttore generale dell’Aiea Rafael Grossi dopo l’ispezione di un suo team alla centrale di Zaporizhzhia, come riporta il sito dell’agenzia. «Lo stato dei sei reattori è stabile e l’integrità del combustibile esaurito, del combustibile fresco e dei rifiuti radioattivi a bassa, media e alta attività nelle rispettive strutture di stoccaggio è stata confermata», ha dichiarato il team. Ma i danni diffusi in tutto il sito sono «motivo di grande preoccupazione».

Ore 19:36 – Kiev evacuerà civili da Kherson e Mykolaiv

L’Ucraina evacuerà i civili dalle regioni meridionali di Kherson e Mykolaiv, aree liberate di recente, nel timore che i danni alle infrastrutture siano troppo gravi perché le persone possano sopportare l’inverno. Lo riferisce il Guardian.

Ore 19:07 – «Bombardamenti russi su Kherson sono crimini di guerra»

«La Federazione russa ha iniziato a bombardare sistematicamente Kherson dalla riva sinistra. Non c’è logica militare: vogliono solo vendicarsi della gente del posto. Questo è un enorme crimine di guerra». Lo ha scritto su Twitter Mykhaylo Podolyak, consigliere di Zelensky. Aggiungendo: «Qualcuno ha già visto le dichiarazioni dall’Ufficio Onu per i diritti umani? O la routine delle atrocità russe non è più interessante?».

Ore 18:55 – Kiev: «Mosca dispiega missili Iskander ed S-400 in Bielorussia»

Mosca ha dispiegato missili Iskander e S-400 in Bielorussia. Lo dichiara il portavoce dell’aviazione ucraina, Yurij Ihnat, citato da Ukrinform. Le forze russe hanno inoltre posizionato sistemi missilistici S-300 nella regione di Donetsk, ha aggiunto, con l’obiettivo di lanciarli sia sulle infrastrutture delle città vicine al fronte che contro i soldati ucraini.

Ore 18:49 – Macron sente Zelensky dopo bombe vicino a centrale

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con l’omologo francese Emmanuel Macron, nel quale ha sottolineato «la necessità di smilitalizzare» l’impianto nucleare di Zaporizhzhia e discusso «la cooperazione per garantire la stabilità energetica dell’Ucraina». «Ho avuto una telefonata con Emmanuel Macron. L’ho informato sulla situazione sul campo di battaglia e nelle centrali nucleari ucraine», sottolineando «la necessità di smilitarizzazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Abbiamo anche discusso della cooperazione per garantire la stabilità energetica dell’Ucraina, in particolare, proteggendo il sistema dagli attacchi aerei», ha scritto Zelensky su Twitter.

Ore 18:25 – Mosca, Aiea dica chiaramente chi bombarda Zaporizhzhia

La Russia chiede all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) di non limitarsi «alle condanne astratte» per i bombardamenti sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia ma di indicare «chiaramente e senza ambiguità coloro che compiono questi attacchi», vale a dire le forze ucraine. Lo afferma la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. «Siamo convinti – scrive la Zakharova in una dichiarazione pubblicata sul sito del ministero e ripresa dalle agenzie russe – che la dirigenza dell’Aiea debba assumere una posizione responsabile in queste circostanze senza precedenti. È arrivato il momento di chiamare le cose con il loro nome, altrimenti i nazionalisti ucraini non si possono fermare. Ciò richiede determinazione e responsabilità. Speriamo vivamente che le dimostreranno».

Ore 17:52 – Oms: con l’inverno in Ucraina rischiano la vita milioni di persone

L’Organizzazione Mondiale per la Sanità mette in guardia sui rischi che corre la popolazione nei territori di guerra con l’abbassamento delle temperature, sottolineando che l’inverno «mette a rischio la vita» di milioni di persone in Ucraina.

Ore 17:22 – Kiev: propaganda russa ha ordine di dimenticare parola «Kherson»

I propagandisti russi hanno ricevuto l’ordine di dimenticare la parola «Kherson». La città, la cui «annessione» è stata accolta ieri sulla Piazza Rossa, non esiste più nella mediapoli russa. Sosteniamo la nuova strategia informativa: «Oggi – dimenticare Kherson. Domani – Donetsk e Crimea. Presto – Ucraina». Lo scrive su Twitter Mykhaylo Podolyak, consigliere di Zelensky.

Ore 17:06 – Quale effetto avrà il Generale Inverno sulle operazioni?

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Neve, fango, freddo. Il Generale Inverno entra nelle operazioni in Ucraina. Era atteso. Le immagini mostrano alcuni blindati «lottare» nel pantano, altre forniscono dettagli su come i soldati cercano di rendere vivibili i loro bunker. Gli osservatori discutono da giorni sulle mosse future dei contendenti. I russi — dicono — continuano a stabilizzare le difese a sud, spostano alcuni reparti a oriente dove da settimane provano ad avanzare su Bakhmut. L’obiettivo è multiplo: tenere, provocare perdite, aspettare. Molta attenzione è rivolta alle capacità dell’industria bellica nel mettere a disposizione altro materiale. Le indicazioni non sono uniformi: una parte degli analisti esprime dubbi (ribadendo la scarsa fiducia) ma c’è sempre chi invita a non sottovalutare lo sforzo e gli ordini impartiti da Vladimir Putin. Gli ucraini, invece, vorrebbero liberare qualche nuova località nel settore meridionale ma devono anche riacquistare energie dopo settimane di combattimenti intensi.
Leggi qui il punto militare.

Ore 16:37 – Varsavia, nuovi sistemi antiaerei al confine con Ucraina

Il ministro polacco della Difesa, Mariusz Blaszczak, ha annunciato che ulteriori sistemi di difesa aerea Patriot saranno posizionati al confine con l’Ucraina. Lo riporta il Kyiv Indipendent, citando un tweet di Blaszczak. Il Patriot è un sistema antiaereo americano a medio raggio costruito per intercettare i missili in arrivo. L’esercito polacco li sta utilizzando da ottobre e riceverà dalla Germania altre due batterie di Patriot (16 lanciatori) entro la fine del 2022, ha scritto il sito polacco Rmf24.

Ore 16:20 – L’assemblea della Nato dichiara la Russia uno «Stato terrorista»

L’Assemblea parlamentare della Nato ha approvato la risoluzione presentata dalla commissione politica in cui si dichiara la Russia sotto l’attuale regime uno «stato terrorista» e si chiede «l’istituzione di un tribunale internazionale per perseguire il crimine di aggressione commesso dalla Russia nella sua guerra contro l’Ucraina». Nella risoluzione si afferma inoltre che le nazioni alleate dovrebbero «aumentare il sostegno militare, di intelligence, finanziario, formativo e umanitario all’Ucraina, anche accelerando le consegne delle armi di cui Kiev ha bisogno per proteggersi e per ripristinare la propria integrità territoriale», «per tutto il tempo necessario».

Ore 15:44 – Vice premier ucraina Stefanishyna: «Esplosione in Polonia? Ok a indagini approfondite»

«L’esplosione in Polonia richiede indagini più che approfondite. Siamo completamente aperti a questo». Così all’Adnkronos la vice premier Olga Stefanishyna che, commentando l’esplosione di missili in Polonia, aggiunge: «Allo stesso tempo, dovremmo tutti renderci conto che la Russia è responsabile del lancio di dozzine di missili in Europa. La guerra condotta dalla Russia non si limita ai confini dell’Ucraina. La pace che è esistita fino ad ora ai confini dell’Europa è assicurata dalle forze armate ucraine, che frenano Mosca».

Ore 15:36 – La Norvegia sosterrà Kiev con forniture di gas per l’inverno

La Norvegia ha dichiarato che assisterà l’Ucraina con l’approvvigionamento di gas per il prossimo inverno, fornendo finanziamenti per un importo di 2 miliardi di corone norvegesi (circa 190 milioni di euro). Come riporta il Guardian, i fondi, parte di un pacchetto di aiuti precedentemente annunciato di 10 miliardi di corone, passeranno attraverso la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers). «È importante incanalare il sostegno attraverso un’organizzazione consolidata e riconosciuta a livello internazionale, che assicurerà un uso efficace e trasparente dei finanziamenti», ha affermato il ministro delle Finanze norvegese Trygve Slagsvold Vedum.

Ore 15:30 – Kiev: «1 morto e 4 feriti in bombardamento a Kherson»

«A seguito del bombardamento di Kherson da parte dei terroristi russi, sono state portate all’ospedale regionale quattro persone ferite. Purtroppo, una persona è morta durante il ricovero». Lo rende noto su Telegram Kyrylo Timoshenko, a capo dell’ufficio del presidente ucraino. «Nel bombardamento del villaggio di Antonivka, invece una donna è stata ferita e portata all’ospedale regionale di Kherson», aggiunge.

Ore 14:53 – La società russa Rosatom: «Zaporizhzhia a rischio incidente nucleare»

La centrale nucleare di Zaporizhzhia è «a rischio di un incidente nucleare». Lo ha affermato l’amministratore delegato della società statale russa per l’energia atomica Rosatom, Alexei Likhachev, citato da Interfax. «L’impianto è esposto al rischio di un incidente nucleare. Siamo stati in trattative con l’Aiea tutta la notte», ha detto Likhachev a margine dell’evento Atomexpo 2022 a Sochi. «Stiamo informando la comunità internazionale che l’impianto è a rischio di disastro nucleare e Kiev crede chiaramente che un piccolo incidente nucleare sarebbe accettabile», ha accusato il ceo di Rosatom, citato dall’agenzia Tass.

Ore 14:21 – Zelensky, ci servono sistemi di difesa aerea e anti-missili

L’Ucraina «ha bisogno» di «sistemi di difesa aerea e anti-missili in quantità e di qualità sufficienti», oltre che «nuovi pacchetti di sanzioni» e «sostegno finanziario», per evitare che «la Russia commetta nuovi atti terroristici»: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo in collegamento video alla 68esima sessione annuale dell’Assemblea Parlamentare della Nato, in corso a Madrid. «Mi piacerebbe che i vostri Parlamenti riconoscano la Russia come uno stato terroristico», ha aggiunto Zelensky, che ha anche chiesto ai «terroristi russi» di «mettere fine» ad azioni «pericolose» e «sabotaggi» nei pressi di impianti nucleari.

Ore 14:06 – Zelensky: «Ucraina deve diventare membro Ue e Nato a pieno titolo»

Lo ha detto Zelensky, in collegamento video ai legislatori dell’Assemblea parlamentare Nato riuniti a Madrid.

Ore 13:48 – Danni a Kherson e Mykolaiv, al via evacuazioni per l’inverno

Le autorità ucraine hanno iniziato l’evacuazione dei residenti dalle aree recentemente liberate della regione di Kherson e dalla vicina provincia di Mykolaiv, temendo che i danni alle infrastrutture siano troppo gravi perché le persone possano sopportare il prossimo inverno. Lo hanno riferito i funzionari locali. Ai residenti delle due regioni meridionali, bombardate costantemente negli ultimi mesi, è stato consigliato di trasferirsi in aree più sicure nelle parti centrali e occidentali del Paese, ha affermato la vice primo ministro ucraina Iryna Vereshchuk. Il governo fornirà «trasporto, alloggio e cure mediche», ha detto Vereshchuk.

Ore 12:46 – Soldati russi arrestati dopo avere rifiutato di combattere

Un video rilanciato da Meduza, agenzia di stampa russa indipendente con sede all’estero, mostra due militari russi finiti in manette a Belgorod dopo essersi rifiutati di combattere contro l’Ucraina. Il filmato è apparso su diversi canali Telegram russi e ucraini. Nel video due uomini in divisa militare si presentano davanti al comandante che li informa di un procedimento penale contro di loro per inosservanza dell’ordine: ciò prevede una punizione sotto forma di reclusione per un periodo da due a tre anni. Quindi i soldati vengono trattenuti. Gli attivisti per i diritti umani – afferma Meduza – ritengono che questo video sia stato girato «come monito per gli altri richiamati».

Ore 12:33 – Procura di Kiev: «Trovati quattro luoghi di tortura a Kherson»

L’ufficio dela Procura di Kiev ha dichiarato oggi di aver scoperto quattro «luoghi di tortura» utilizzati dai russi a Kherson durante l’occupazione della città nel sud dell’Ucraina. «A Kherson, i procuratori continuano a stabilire i crimini della Russia: i luoghi di tortura sono stati scoperti in quattro edifici», ha affermato l’ufficio del procuratore.

Ore 12:20 – Kiev: «Salta il piano emergenza elettricità, capitale al buio»

Salta il piano sull’orario delle interruzioni dell’elettricità nella capitale e nella regione di Kiev a causa dell’elevato consumo di corrente dovuto specialmente al freddo: oggi «nella capitale sono stati applicati arresti dell’elettricità di emergenza. I programmi sono temporaneamente sospesi fino a quando la situazione non si sarà stabilizzata», ha affermato l’operatore elettrico ucraino Ukrenergo. L’amministrazione ha spiegato che «attualmente, il consumo di elettricità è aumentato in modo significativo nella regione di Kiev. Al fine di evitare incidenti di massa, ci sono interruzioni di emergenza», riporta Espreso tv.

Ore 12:16 – Il premier spagnolo Sanchez a Putin: «Lasci in pace l’Ucraina»

«Sarebbe cosa buona che oggi, di nuovo, qui da Madrid, lanciassimo fra tutti un messaggio ben chiaro a Vladimir Putin: che lasci in pace l’Ucraina, rispetti la sua integrità territoriale, la sua sovranità nazionale e la sua facoltà di decidere in modo libero sul proprio futuro»: è quanto affermato dal premier spagnolo, Pedro Sanchez, nel suo intervento all’Assemblea Parlamentare della Nato, in corso nella capitale spagnola. «Fino a quando questo non avverrà, rimarremo tutti uniti al fianco dell’Ucraina nella sua lotta per la libertà», ha aggiunto. Sanchez ha poi ricordato che la Spagna partecipa a un’indagine internazionale per far luce su eventuali crimini di guerra commessi in Ucraina. «Poche settimane fa è arrivato lì il team che preparerà il lavoro delle unità della polizia spagnola in appoggio alle autorità ucraine» per queste indagini, ha detto.

Ore 12:10 – Media: «La Polonia si oppone alla presenza delle autorità di Kiev nell’indagine sul missile caduto»

 

Ore 12:00 – Presidente Lituania: «La Nato presti più attenzione al fattore Bielorussia»

Il presidente lituano, Gitanas Nauseda, ha reso noto di aver chiesto alla Nato di prestare maggiore attenzione alla Bielorussia perché «è chiaro» che partecipa alla guerra mettendosi «a completa disposizione» di Mosca e dei suoi interessi. «Ci sono soldati russi in territorio bielorusso, pronti per partire per le zone di guerra in Ucraina», ha dichiarato Nauseda in un’intervista all’emittente Current Time TV.

«Dobbiamo pensarci», ha aggiunto, precisando di essersi messo in contatto con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, per sollecitare l’Alleanza a prestare maggiore attenzione «al fattore» Bielorussia. Nauseda ha ricordato che il suo paese ha in comune con la Bielorussia una frontiera lunga 600 chilometri e ha reso noto che la Lituania è stata vittima di attacchi ibridi. principalmente, ha detto, attraverso il ricorso all’immigrazione illegale. «Abbiamo costruito barriere ma nessuna di queste potrà aiutarci con i missili».

Ore 11:50 – Austin (segretario alla Difesa Usa): «Gli Stati Uniti al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario»

Gli Stati Uniti sosterranno l’Ucraina «per tutto il tempo necessario» anche se è «difficile prevedere come si evolveranno le cose e con quali tempistiche». Lo ha dichiarato il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, rispondendo a una domanda da parte dei media durante una conferenza stampa congiunta a Giacarta con il suo omologo indonesiano.

L’obiettivo degli Stati Uniti è sostenere l’Ucraina, mentre l’obiettivo di Kiev è «assicurarsi che si stia facendo di tutto per recuperare ogni centimetro del loro territorio», ha aggiunto. Per il numero uno del Pentagono, le forze ucraine saranno pronte a combattere durante i mesi invernali e saranno in «condizioni decisamente migliori rispetto ai loro avversari» grazie al supporto fornito dagli Stati Uniti.

Ore 11:43 – Kiev: «L’esercito russo sta bombardando Kherson». Ci sono morti e feriti

«L’esercito russo sta bombardando Kherson, liberata 10 giorni fa, sono state colpite infrastrutture civili. Ci sono morti e feriti tra la popolazione»: lo rende noto il vicepresidente del consiglio regionale Yuriy Sobolevsky, come riporta Unian. La pubblicazione «Suspilne Kherson» ha riferito di una serie di esplosioni nella città a cominciare dalle 11 di questa mattina.

Ore 11:30 – Cremlino: «Non discutiamo di una seconda chiamata alle armi»

Al Cremlino «non si discute» della possibilità di una seconda chiamata alle armi per i riservisti dell’esercito russo: lo sostiene il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. A fine settembre il Cremlino ha annunciato la mobilitazione «parziale» dei riservisti per il conflitto in Ucraina. Ufficialmente, sono stati richiamati 300.000 riservisti. A fine ottobre, il governo ha detto di aver completato la mobilitazione, ma non è stato pubblicato nessun decreto ufficiale in tal senso. «Non ci sono discussioni a tal proposito. Per quanto riguarda il ministero della Difesa, io non posso parlare per il ministero della Difesa. Il Cremlino non ne sta discutendo», ha detto Peskov, secondo l’agenzia Interfax, rispondendo alla richiesta di un commento sulle voci che circolano sul web sulla possibilità di una seconda chiamata alle armi.

Ore 11:26 – La Spagna apre un centro di addestramento per soldati ucraini a Toledo

Sarà aperto a fine novembre a Toledo, in Spagna, un nuovo centro di addestramento per le truppe ucraine. Lo ha annunciato il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez all’assemblea parlamentare della Nato. Inoltre, la polizia spagnola verrà schierata in Ucraina nelle prossime settimane per coadiuvare le indagini sui presunti crimini di guerra russi, ha aggiunto Sanchez.

Ore 11:24 – Stoltenberg: «Prepariamoci a guerra di lungo corso»

«Ci dobbiamo preparare a una guerra di lungo corso». Lo ha dichiarato il segretario della Nato, Jens Stoltenberg, nel suo intervento all’assemblea parlamentare dell’Alleanza a Madrid. «Non possiamo permettere a Putin di vincere, bisogna continuare il sostegno a Kiev», ha invitato Stoltenberg. «I fallimenti russi sul terreno non hanno cambiato la convinzione di Mosca di vincere», ha aggiunto l’ex premier norvegese che ha invitato a «non sottovalutare le capacità militari della Russia».

Ore 11:18 – Kiev: «Bombe a Zaporizhzhia per farci morire di freddo»

«I bombardamenti sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia mirano a far morire di freddo gli ucraini». È quanto ha dichiarato il consigliere del ministero della Difesa ucraino, Yuriy Sak, ospite nel programma Today della Bbc Radio 4. Secondo Sak, i colpi alla centrale nel fine settimana sono una «campagna genocida per far morire di freddo gli ucraini, per privarli dell’elettricità», interrompendo le forniture di energia. Mosca sta cercando di «congelare il fronte», ha aggiunto il funzionario di Kiev, «perché (i russi ndr) non stanno ottenendo nulla sul campo di battaglia e stanno cercando disperatamente un modo per ottenere quella che chiamano una pausa operativa sul fronte». Sak ha concluso dicendo che «non ci sarà alcuna pausa da parte nostra» e che l’Ucraina continuerà la sua recente controffensiva.

Ore 11:10 – Lollobrigida incontra Wojciechowski su Pac ed etichette

Il ministro Francesco Lollobrigida, a Bruxelles per partecipare al Consiglio agricoltura e pesca, ha incontrato il commissario Ue competente, Janusz Wojciechowski. I temi dell’incontro, ha reso noto il commissario polacco con un tweet, sono stati la nuova Pac, l’impatto dell’aggressione russa in Ucraina, la direttiva sulle emissioni industriali, il regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi e l’etichettatura nutrizionale sulla parte anteriore della confezione di alimenti e bevande.

Ore 10:57 – Cremlino: «Non puntiamo a cambio di regime a Kiev»

Il fine dell’operazione militare russa in Ucraina non è provocare un cambio di regime a Kiev. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalle agenzie russe.

Ore 10:51 – Cremlino: «In Ucraina raggiungeremo i nostri obiettivi»

«La Russia vuole raggiungere i suoi obiettivi, e li raggiungerà». Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito all’operazione militare in Ucraina, rispondendo al presidente Volodymyr Zelensky che ha accusato Mosca di non volere negoziare con Kiev e di essere invece intenzionata ad ottenere solo una pausa nelle ostilità. Lo riferisce l’agenzia Tass.

Ore 10:45 – La Lituania aumenta le truppe per le missioni Nato

La Lituania aumenterà a partire dal prossimo anno il numero di truppe a disposizione per le missioni internazionali della Nato. Secondo quanto previsto dal relativo Decreto presidenziale, nel 2023 le truppe lituane a disposizione delle missioni dell’Alleanza saranno 440 e aumenteranno a 541 nel 2024. Il Decreto prevede inoltre di mettere a disposizione altre 160 persone tra truppe e civili per le missioni Nato nei Paesi dell’Alleanza e nei territori dell’Unione Europea. Al momento, la Lituania fornisce alla Nato 340 soldati per le missioni internazionali e 142 tra militari e civili per le missioni interne. Il Decreto dovrà essere confermato dal voto del Parlamento lituano (Seimas). La decisione di aumentare il contributo alla Nato avviene nel contesto della generale implementazione della collaborazione tra il Paese baltico e l’Alleanza successivo all’aggressione russa all’Ucraina.

Ore 10:31 – Il premier spagnolo Sanchez: «Dalla Nato risposta proporzionata, evitata l’escalation»

«Siamo in un momento importantissimo della storia della Nato, c’è un’aggressione illegale, ingiusta, provocata da Putin» e la Nato «è riuscita a dimostrare la propria necessità di esistenza», «perché ha reagito con prontezza» trasmettendo un «messaggio di unità e coesione a difesa dei valori che ci uniscono». Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez intervenendo alla 68esima sessione annuale dell’Assemblea parlamentare della Nato, in corso a Madrid. Il segretario generale della Nato «ha saputo dare» all’aggressione russa all’Ucraina una «risposta proporzionata, intelligente e moderata, evitando un’escalation dalle conseguenze imprevedibili che nessuno vuole», ha aggiunto Sanchez.

Ore 10:20 – Zelensky: «Faremo di tutto per fare accettare la nostra formula di pace»

«Faremo di tutto per far accettare al mondo la formula di pace ucraina». Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio. «La formula di pace ucraina è percepita in modo estremamente positivo nel mondo», ha aggiunto Zelensky, «è abbastanza costruttiva e realistica, in contrasto con la vuota e mendace retorica russa sulla loro presunta disponibilità a qualche tipo di negoziato».

Ore 09:57 – Bombardamenti su Nikopol, sei attacchi nella notte

«Sei attacchi durante la notte. I russi hanno nuovamente terrorizzato il distretto di Nikopol con Grad e artiglieria pesante». Lo ha scritto su Telegram Valentyn Reznichenko, capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipro, parlando dei pesanti bombardamenti che hanno colpito la città nel sud dell’Ucraina e che hanno ferito un uomo di 78 anni. I bombardamenti russi hanno danneggiato case private, una barca e diverse automobili a Nikopol, ha affermato Reznichenko, aggiungendo che ci sono stati anche bombardamenti nelle vicine comunità di Marhanets e Myrove, dove non sono state segnalate vittime.

Ore 09:24 – Kazakhstan: «Putin si congratula con Tokayev per vittoria»

Il presidente russo Vladimir Putin ha inviato un telegramma di congratulazioni a quello kazako Kassym-Jomart Tokayev per la sua rielezione nelle presidenziali di ieri, sottolineando che intende «continuare a lavorare insieme per rafforzare» le relazioni tra i due Paesi, basate su una tradizione di amicizia, buon vicinato e rispetto reciproco. Lo riferisce l’agenzia Interfax.

Ore 09:07 – Kiev: «Morti 390 militari russi»

Lo Stato Maggiore dell’esercito ucraino ha riferito oggi che la Russia ha perso 84.600 soldati in Ucraina di cui 390 nell’ultimo giorno. Ha anche perso 2.892 carri armati, 5.822 veicoli corazzati da combattimento, 4.378 veicoli e serbatoi di carburante, 1.870 sistemi di artiglieria, 393 sistemi di razzi a lancio multiplo, 209 sistemi di difesa aerea, 278 aeroplani, 261 elicotteri, 1.537 droni e 16 barche.

Ore 08:36 – Gran Bretagna: «Forze russe più vulnerabili nell’area di Svatove, nel Luhansk»

«Negli ultimi sette giorni, un intenso fuoco di artiglieria è proseguito in direzione di Svatove nella regione di Luhansk, nel nord-est dell’Ucraina. Come in altre aree del fronte, le forze russe continuano a privilegiare la costruzione di postazioni difensive, quasi certamente parzialmente presidiate da riservisti mobilitati poco addestrati». Lo scrive su Twitter l’intelligenge britannica, aggiungendo che «con la linea del fronte sud-occidentale della Russia, adesso più facile da difendere lungo la sponda orientale del fiume Dnipro, l’area di Svatovo è ora probabilmente un fianco operativo più vulnerabile per le forze russe».

Il rapporto del ministero della Difesa di Londra sottolinea che è probabile che i leader russi considerino il mantenimento del controllo su Svatov, un grande centro abitato nella regione di Luhansk, «come una priorità politica. Tuttavia, i comandanti stanno probabilmente lottando con la realtà militare per mantenere una difesa credibile mentre cercano anche di fornire risorse per operazioni offensive più a sud nella regione di Donetsk. Sia le capacità difensive che offensive della Russia continuano ad essere ostacolate da una grave carenza di munizioni e di personale qualificato».

Ore 07:55 – «I russi vulnerabili nella regione di Luhansk»

Le forze russe stanno costruendo posizioni difensive parzialmente presidiate da riservisti scarsamente addestrati nella regione di Luhansk, a Svatove, un settore «operativo più vulnerabile», secondo il ministero della Difesa britannico che ha pubblicato il suo ultimo aggiornamento di intelligence. I leader russi vedranno molto probabilmente il mantenimento del controllo di Svatove come una priorità politica, secondo Londra: «Sia la capacità difensiva che quella offensiva russa continuano ad essere ostacolate dalla grave carenza di munizioni e di personale qualificato».

Ore 07:35 – Zelensky: quattrocento attacchi d’artiglieria

«Le forze russe hanno lanciato quasi 400 attacchi d’artiglieria domenica nell’est dell’Ucraina». Lo ha detto Volodymyr Zelensky nel suo ultimo discorso, aggiungendo che «le battaglie più feroci si sono svolte nella regione di Donetsk. Sebbene oggi ci siano meno attacchi a causa del peggioramento del tempo, il numero di occasioni di bombardamento russo rimane, purtroppo, estremamente elevato».

La Russia ha spostato le truppe per rafforzare le posizioni nelle regioni orientali di Donetsk e Luhansk, dopo il ritiro dalla città meridionale di Kherson. Riferendosi alle posizioni ucraine nel sud, il presidente ucraino ha affermato che le forze di Kiev «stanno tenendo la linea, distruggendo in modo coerente e molto calcolato il potenziale degli occupanti».

Ore 07:27 – Zaporizhzhia, ispezioni dopo i bombardamenti: «Giocano con il fuoco»

L’Aiea comunica che condurrà oggi un’ispezione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, dopo che il sito è stato bombardato più di una dozzina di volte durante il fine settimana, per valutare gli effetti degli attacchi.

Le esplosioni hanno danneggiato edifici e attrezzature, sebbene nessuno in modo «critico» per la sicurezza nucleare, ha affermato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica. Il direttore generale Rafael Grossi ha detto che le forze militari dietro il bombardamento stavano «giocando con il fuoco», aggiungendo che «devono fermarsi immediatamente». «I ripetuti bombardamenti sul sito della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia ieri sera e questa mattina hanno danneggiato edifici, sistemi e attrezzature, con alcune delle esplosioni che si sono verificate vicino ai reattori». ha comunicato ieri sera l’Aiea in una nota.

L’agenzia ha affermato che l’impianto è stato colpito da «più di una dozzina di esplosioni in 40 minuti», anche se i livelli di radiazione nel sito sono rimasti normali e non ci sono state segnalazioni di vittime. Anche gli alimentatori esterni agi impianti, che sono stati messi fuori uso più volte durante il conflitto, non sono stati colpiti.

La direzione del sito ha segnalato danni in diversi punti, tra cui un edificio di stoccaggio e di rifiuti radioattivi, sistemi di irrigazione del bacino di raffreddamento, un cavo elettrico a uno dei reattori, serbatoi di stoccaggio della condensa e a un ponte di collegamento con un altro. «Anche se non vi è stato alcun impatto diretto sui principali sistemi di sicurezza e protezione nucleare dell’impianto — ha detto Rafael Grossi — il bombardamento era pericolosamente vicino. Stiamo parlando di metri, non di chilometri. Chiunque stia bombardando la centrale nucleare di Zaporizhzhia, sta correndo rischi enormi e sta giocando d’azzardo con la vita di molte persone».

Ore 05:20 – Kiev: aperti oltre 44.600 procedimenti penali per crimini russi

Dall’inizio dell’invasione su vasta scala della Russia, gli agenti di polizia hanno aperto più di 44.600 procedimenti penali per crimini commessi dai militari russi e dai loro complici sul territorio dell’Ucraina. Lo ha reso noto il servizio stampa del ministero dell’Interno su Telegram. In particolare, le forze dell’ordine ucraine hanno registrato 33.367 casi relativi a violazioni delle leggi e dei costumi di guerra e, tra gli altri, 9.067 violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Inoltre, 97 casi sono stati istituiti per alto tradimento e 37 casi per sabotaggio. Nei territori liberati, le forze dell’ordine hanno trovato 47 luoghi in cui i russi avevano detenuto e torturato illegalmente cittadini ucraini.

Ore 05:15 – Zelensky: da febbraio 4.700 missili russi contro di noi

«Oggi è il 270/esimo giorno di una guerra su vasta scala. La Russia ha usato più di 4.700 razzi. Centinaia delle nostre città sono andate semplicemente a fuoco. Migliaia di persone sono morte. Centinaia di migliaia sono state deportate con la forza in Russia». Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ai partecipanti dell’Organizzazione internazionale della Francofonia, riporta Unian. «Milioni hanno lasciato l’Ucraina per altri paesi, in fuga dalla guerra», ha aggiunto Zelenskyi, ribadendo ancora una volta la necessità di fermare l’aggressione russa.

Ore 05:04 – Ucraina, 10 milioni senza elettricità. Caso Nord Stream: fu sabotaggio

(Lorenzo Cremonesi, nostro inviato) Oltre 10 milioni di ucraini sono senza elettricità ha denunciato l’altra notte Volodymyr Zelensky. Una cifra enorme, specie se si tiene conto che almeno sei sulla quarantina di milioni di abitanti sono profughi all’estero. E ieri il suo primo ministro, Denys Shmyhal, ha aggiunto che «quasi il cinquanta per cento della rete elettrica nazionale è stata danneggiata o distrutta dai recenti bombardamenti russi». Così, a 270 giorni dall’inizio dell’invasione militare voluta da Putin, il Paese rischia il blackout, le cui conseguenze sono aggravate dall’abbassarsi delle temperature. Due giorni fa è caduta la prima neve anche nelle zone del centro sud: in molte abitazioni private e in diversi uffici dell’amministrazione pubblica non ci sono luce e riscaldamento, la rete telefonica e internet funzionano a singhiozzo; i tagli all’energia impediscono il funzionamento delle stazioni di pompaggio che garantiscono sia il flusso dell’acqua potabile, che il filtraggio delle acque nere.

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Ore 04:59 – Aiea: attacchi mirati e deliberati a centrale Zaporizhzhia

Il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Grossi ha stimato che gli attacchi odierni alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhia siano stati «assolutamente deliberati e mirati», e ha giudicato la situazione «estremamente grave» in un’intervista al canale francese Bfmtv. «Una buona decina di attacchi» ha preso di mira la centrale, secondo Grossi, che, senza attribuire responsabilità alle forze russe o ucraine, si è indignato del fatto che si possa «considerare che una centrale nucleare diventi un obiettivo militare legittimo» e ha esortato gli autori degli attacchi a «fermare questa follia».

Ore 04:51 – Procuratore generale dell’Ucraina: oltre 8.300 civili uccisi da febbraio

L’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina ha registrato la morte di 8.311 civili, tra cui 437 bambini, dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio. I civili rimasti feriti sono più di 11.000. Lo ha reso noto il procuratore Andriy Kostin ieri sera in una trasmissione tv, ripreso da Ukrainska Pravda. «Ma il numero reale è molto più alto», poiché «non abbiamo ancora accesso ad alcuni territori occupati», ha aggiunto.

Ore 04:46 – Kiev: «Mosca ha bombardato la centrale di Zaporizhzhia»

«Questa mattina, il 20 novembre 2022, in seguito a diversi bombardamenti russi, si registra che l’area della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata colpita almeno 12 volte», riferisce Energoatom accusando la Russia di «mettere il mondo a rischio, ancora una volta».

Ore 04:35 – Aiea, potenti esplosioni in area centrale Zaporizhzhia. «Si scherza con il fuoco»

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica segnala «potenti espolosioni» nell’area della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. «Chiunque ci sia dietro, deve fermarsi immediatamente. State giocando con il fuoco!». Lo afferma il direttore dell’Aiea Rafael Grossi, in merito alle esplosioni nella zona della centrale nucleare di Zaporizhzhia, citato da un tweet della stessa Aiea. Grossi ha inoltre ribadito l’appello urgente a Ucraina e Russia a trovare un accordo e implementare una zona di sicurezza e protezione nucleare intorno alla centrale ucraina il prima possibile. «Non mi arrenderò fino a quando questa zona non sarà diventata realtà», ha aggiunto.

Fonte: corriere.it

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