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I concerti da camera della Toscanini
Due i concerti da camera della Toscanini in programma:
lunedì 3 luglio alle ore 21 all’Auditorium Carmine;
a Parma con il Quintetto d’archi e a Sala Baganza con il Trio d’ance
L’estate per La Toscanini significa una programmazione di vari concerti non solo in città e con l’orchestra, ma un’importante presenza in provincia e in regione con i suoi diversi gruppi da camera.
Lunedì 3 luglio sono due gli appuntamenti in concomitanza: uno a Parma, Auditorium del Carmine, nell’ambito del Festival Toscanini, e l’altro a Sala Baganza, Arena Estiva della Rocca Sanvitale, per la tradizione rassegna “Musica in collina”.
Al Carmine sarà protagonisti, insieme alla voce narrante di Claudio Pellerito del Collettivo Lynus, il Quintetto d’archi della Filarmonica composto da Mihaela Costea e Viktoria Borissova violini, Carmen Condur viola, Pietro Nappi violoncello e Antonio Mercurio contrabbasso e a Sala Baganza il Trio d’ance costituito da Massimo Parcianello oboe, Miriam Caldarini clarinetto e Fabio Alasia fagotto.
Il concerto degli archi (alle ore 21), nel portare l’attenzione sulla cameristica italiana di fine ‘800 costituisce l’occasione per ascoltare lavori dei primi tre illustri direttori del Conservatorio di Parma e conosciuti anche da Toscanini: Giovanni Bottesini, Franco Faccio e Arrigo Boito. Designati su suggerimento di Verdi sono tre nomi di prima grandezza, figure affascinanti, musicisti a tutto tondo. Di profondo interesse la storia che li riguarda in relazione al primissimo periodo del neonato Conservatorio parmigiano: innanzitutto, Bottesini, ovvero il “Paganini del contrabbasso”, grande dirottare d’orchestra e raffinato didatta che muore sei mesi dopo aver assunto l’incarico nel 1889 per succedergli Franco Faccio – ai tempi, la più celebre e talentuosa bacchetta d’Italia. Tuttavia, per l’acuirsi di disturbi psichici, non riesce a svolgere il suo ruolo e allora il suo grande amico di sempre, lo scrittore e musicista Arrigo Boito viene nominato direttore onorario fino alla sua morte avvenuta nel 1891.
Il concerto inizia con il Quartetto che Faccio compone per un concorso indetto dalla Società del Quartetto di Milano e prosegue con il magnifico Gran Quintetto di Bottesini composto nel 1858 e dedicato a Saverio Mercadante. Completa la lettura da parte di uno scritto polemico di Boito riguardante i Conservatori, di stupefacente attualità: Lettera in quattro paragrafi, apparsa su Il Pungolo il 21 maggio 1868 e rivolto al Ministro Emilio Broglio in cui invita Rossini ad assumere la presidenza di una società “per risollevare lo stato della musica in Italia” e gestire i Conservatori.
Il programma del Trio d’ance La Toscanini a Sala Baganza inframmezzato da letture di Giulia Bassi, comprende Preludio da Novelette in Fourths di Gershwin, Largo di Bach dal Trio – Sonate in do minore BWV 526 – il primo trascritto dal pianoforte e il secondo dall’organo – ma anche tre deliziose arie da le Nozze di Figaro: Il desio di chi t’adora, Voi che sapete, Non più andrai farfallone amoroso in un arrangiamento dove la parte vocale è affidata all’oboe, e chi accompagna, come avviene nell’aria originale, reagisce al testo commentandolo.
Il concerto si completa con musiche originali per trio d’ance: di Jean Françaix Scherzo e un Divertissement di Schulhoff compositore che deceduto nel 1942 nel lager di Wülzburg: sono musiche dal carattere umoristico, ma raffinatissime, che sembrano evocare personaggi strani, quasi grotteschi.
Biglietti 5-10€
In vendita su www.biglietterialatoscanini.it e la sera del concerto da un’ora prima dell’inizio.