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Movimento 5 stelle: il cambiamento per lo sfascio
Non un ragionamento ho sentito, non una motivazione razionale ho colto in questi giorni di ballottaggio tra coloro che sceglievano i grillini. Solo logiche di pancia, di protesta contro la politica nazionale, il più totale abbandono alla volontà di macerie, il gusto di ritrovarsi uguali nella dissoluzione, nella distruzione. “Proviamo a cambiare” pur vedendo l’inconsistenza amministrativa e di conoscenze del loro candidato. “Il Festival Verdi tutto l’anno”; “I rifiuti in Olanda” sono solo due delle dichiarazioni perle rilasciate da Pizzarotti, il candidato sindaco del M5S. E di come gestire il disastro amministrativo lasciato quasi nulla. E poi contraddizioni, confusioni tra consiglieri e potenziali assessori.
Borghesia ricca e proletariato in miseria uniti nel cambiamento per la voglia di distruzione.
Di fronte alla irragionevolezza non c’è più politica. In questi anni la politica è stata sepolta dall’affarismo e ora dal populismo, dal qualunquismo, dalla deriva etica.
E’ bastato un comico che ha saputo capitalizzare la protesta politica del Paese (che nulla ha a che fare con la scelta Amministrativa locale) e un progetto strutturato di rete, per rivelare la pochezza civitas di una collettività.
Quasi un rimpianto alle fazioni ideologiche, almeno vi era un progetto politico.
E allora mi è tornato alla mente ciò che scrisse Pasolini in uno dei suoi ultimi articoli, Due modeste proposte per eliminare la criminalità in Italia: “i criminali non sono affatto solo i neofascisti, ma sono anche, allo stesso modo e con la stessa coscienza, i proletari o i sottoproletari… i casi estremi di criminalità derivano da un ambiente criminaloide di massa”.
Questo è stato creato e questa è la conseguenza anche della distruzione del lavoro (mestiere e sapere) inteso come progetto di vita e poiesis (spinta creativa), fondato sulla qualità dell’occupazione che consente il formarsi dei valori nella relazione tra sé, le cose e gli altri. E’ il risultato della profonda crisi didattica e educativa della scuola. E’ l’abbandono delle masse all’edoné televisiva.
Un ballottaggio in cui si sono manifestati i segni di una nevrosi di massa e il suo godere in una criminalità dilagante consapevole verso la polis, un ritrovarsi uniti nelle 5 stelle verso un genocidio culturale politico.
Non vi è più capacità di sapersi arrestare di fronte alla efferatezza. E’ questa l’eredità sociale consegnata da Ubaldi e Vignali: danno ancor più grave degli oltre 600 milioni di debito. (Parma, 20/05/2012)
Luigi Boschi
Ma in Italia si imparerà mai a usare la testa e non la pancia?
Patrizia
caro luigi, certo che l’italia è davvero caduta in mano a nani e ballerine e guitti e latrones e analfabeti! ciao, che schifo il doppio turno, irrazionale costoso squallido e fatto per i furbi.
Carlo
Ciao Luigi come condivido le tue impressioni sul M5S, anche io nel mio piccolo cerco di attirare l’attenzione (puoi vedere il mio post su “Le ragioni della critica”).
Ma bisogna essere comico o troia (scusa la parola) per farsi sentire in questo paese di merda (scusa di nuovo la parola).
ciao
Piermichele
tutto questo livore inspiegabile e unilaterale verso la cittadinanza attiva rappresentata in questi anni anche (non solo, certo) dal m5s mette tristezza.
vedere un Boschi allineato dalla stessa parte della barricata di un Azzali e un Molossi è quanto di più contronatura ed inaspettato mi è parso di vedere in questa campagna.
non me lo spiego e me ne rammarico
cordialmente
Nicola
Nicola,
non è livore, ma amarezza.
Se mi hai seguito non solo in questo frangente potrai constatare la mia presa di posizione sempre argomentata e documentata, mai sulla base di pregiudizi.
Ciao. Grazie del tuo appunto.
LB
luigi concordo sempre con il tuo pensiero, ciao e grazie.
enrico
Hai ragione, ottimo pezzo. Isa