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Carta di Unione Democratici di Parma

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Carta
Unione democratici di Parma

A seguito di numerosi incontri e confronti informali, la sera del 12/03/2017, nasce “Unione Democratici di Parma” un progetto civico di discussione e confronto politico di Parma, di resistenza alla dittatura dell’ignoranza per il proprio profitto.
Un progetto di liberazione dall’occupazione devastante delle istituzioni. Si rifà ai diritti universali dell’uomo che devono essere applicati, non disattesi. Il diritto a partecipare è la condizione al diritto della libertà. Come non ho visto in questi anni a Parma e in Italia. E’ il “male oscuro”, e/o “affari di famiglia”; del “cerchio magico”.
Ci proponiamo come gruppo di pensiero critico e strategico di confronto nella discussione della nuova organizzazione Amministrativa della città. Il Comune dopo l’orgia, dopo la deriva etica, dopo gli incompetenti, deve darsi una organizzazione di alta qualità interrogando e radunando a sé tutte le migliori espressioni qualitative e meritocratiche della città e non solo.
Vorremmo essere un gruppo di confronto politico e partecipato alla discussione politica nella città in questa fase costituente della Nuova Amministrazione. Da anni promesso e poi sempre tradito da tutti. Non basta dirlo, lo si deve fare e saper organizzare. Il tempo della sparizione dopo il voto, così come delle mancate promesse, è finito. Le conseguenze dei disastri colposi (vedi legionella e esondazione del baganzaLINK) sono ancora una ferita nella città con responsabilità di chi avrebbe dovuto prevedere e intervenire in tempo e non lo ha fatto. E i cittadini restano vittime inascoltate. Fine delle deleghe in bianco agli Amministratori. I programmi elettorali devono costituire un vincolo e un patto con la cittadinanza. Chi non lo rispetta deve dimettersi.
Se si vuole costruire il nuovo lo si deve fare con tutti in modo dinamico (adeguato ossia ai tempi della rete) e aperto non rinchiusi in stanzette di pochi con consulenti mercenari a chiamata per gruppi di potere, come se l’elezione di un sindaco fosse simile a una marca di prodotto di largo consumo.
Il viaggio è importante quanto l’obiettivo da raggiungere. Nel viaggio politico si attraversa l’animus che caratterizza il progetto, la sua credibilità unitamente a quella delle persone che guidano il percorso. La città deve ricostruire la sua identità soprattutto con le forze che la abitano non solo con quelle che la transitano per interessi privati. Il bene pubblico comune deve avere un “senso comune”, una rete relazionale su cui si rifonda e si circoscrive il “quadrato romano fondativo”.

Abbiamo già assistito ai populismi del “lasciateci lavorare” per poi sfociare nella solita auto oligarchia che ha escluso anziché incluso le migliori risorse per la dittatura dell’ignoranza e del profitto di pochi. Con strapagati gerarchi all’interno (Frateschi, Giorgi) che devastano le Istituzioni.

Si necessita di una organizzazione pubblica partecipata e distribuita proprietaria dei mezzi di comunicazione. Questo deficit comunicativo non è più tollerabile nei tempi della rete dove tutti dobbiamo essere connessi per collaborare. I tempi di risposta dei vertici con i cittadini devono essere adeguati ai tempi attuali e non al sistema postale. Chi non è attrezzato per farlo meglio lasci anzitempo. Anche questo rientra nel nuovo rapporto operativo cittadino-istituzioni. L’educazione di rete richiede risposte immediate (anche negative o di riflessione), non differite ai comodi individuali…perché diviene maleducazione.
Il diritto a partecipare è il diritto alla libertà democratica che tutti i partiti hanno tradito!
Ora Scarpa e Dall’Olio, dopo la vittoria alle primarie, sembra sia siano spente le luci sul dibattito politico. La strada è molto lunga e difficile. Conquistare 50.000 voti non è come vincere le primarie. E’ venuto il momento della verità o dimostrate sul campo quel che predicate o divenite dei falsari. O aderite a questa carta oppure sappiamo già cosa volete fare, che cosa passa nella vostra testa. Se la gente non va più a votare un motivo c’è… e la responsabilità non è dei cittadini che voi vorreste sudditi servi. Ma dei politici! Chiedete di votare per poi sparire e richiudervi nei vostri conclavi. Cittadini caduti nella più misera povertà, privati della libertà. In Italia sono oltre 4000 i suicidi annuali [LINK]. A chi attribuire le responsabilità? Forse al Bel Paese?
In Emilia Romagna i rappresentanti alla Regione sono stati eletti dalla minoranza (40%) degli aventi diritto. Oltre 2 milioni di elettori hanno disertato le urne. Bonaccini non è il governatore di tutti, ma di pochi. E questo non va bene! Questa non è più democrazia.

Progetti e obiettivi per Parma di UDP saranno resi noti solo dopo la sottoscrizione dei candidati Sindaco di questo documento. L’obiettivo primario immediato non è solo rispedire al mittente Grillo il suo fuoriuscito Pizzarotti, ma di costruire in modo partecipato il nuovo progetto politico di governo della città a partire dagli ultimi, azzerando la povertà assoluta in pochi anni. E’ la priorità se si vuole una città liberata; del benessere; della salute; della solidarietà e delle conoscenze. In cui tutti, nessuno escluso, in vario modo, partecipano con entusiasmo alla ricchezza del bene comune. La consapevolezza del ruolo attivo individuale necessario per rigenerare Parma dalla sua caduta. Senza con questo intaccare la responsabilità decisionale di chi è preposto a fare le scelte, anche impopolari, ma dopo un vero ascolto partecipato… non di facciata o di finzione. La trasparenza e la partecipazione alla vita pubblica è un percorso educativo culturale. Non lo si improvvisa.
Ogni città può aderire a questo progetto politico. (Parma, 12/03/2017)

Luigi Boschi

per Unione Democratici di Parma
unionedemocraticidiparma.it
Per adesioni scrivere a:
[email protected]

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1 COMMENT

  1. Ciao, Luigi! Ho letto attentamente gli intenti programmatici del tuo neonato (gruppo di discussione politica) UNIONE DEMOCRATICI DI PARMA.
    Per me  la tua iniziativa, colma una lacuna ed e’ significativa di un nobile impegno civile e intellettuale ad esclusivo beneficio e tutela dei cittadini.
    Una meta imprescindibile per tentare di sostanziare una democrazia formale, resa tale da una classe politica  asservita e condizionata da altri interessi.
    Per quanto mi riguarda, aderisco totalmente con entusiasmo e interesse.
    Un saluto con i dovuti auguri.

    Fabrizio