Draghi e Greta le due facce della stessa moneta menzognera. Mentre si lotta a Trieste e in molte città italiane per il nogreenpass.

Draghi E Greta le due facce della stessa moneta menzognera. Mentre si lotta a Trieste e in molte città italiane per il nogreenpass.
Ecco quelli del Greenpass, ho visto l ‘inizio del G20 a Roma. Quanto ci è costata in termini economici e ambientali questa parata di operatori ecologici e umanitari che fingono di occuparsi del clima e degli uomini? Così come la figurina costruita dalle agenzie di comunicazione di Greta Thumberg la sedicenne con la sindrome di Asperger, usata per la denuncia climatica ma di fatto per gli interessi economici e finanziari internazionali. Una mobilitazione (della cosiddetta generazione Z) voluta per lo spettacolo mediatico. Mi ricorda il film Underground di Custuriza. Sul clima non credo vi sia possibilità di ritorno. Sarebbe già molto migliorare la qualità dell’aria e delle acque del nostro Paese, delle nostre città. Il resto è una finzione mediatica per la distrazione di massa. Tutto il modo industriale è organizzato con sistemi globali che non possono (e molti non vogliono) convertirsi, se non marginalmente, alla green economy, non è credibile, né praticabile. Si va allo sfascio globale. L’indirizzo è segnato da tempo. Ma prima si deve raschiare il barile e questa è la green economy, usando il fantoccio della ragazzina sedicenne con sindrome autistica; la si prepara con discorsi ad effetto per le piazze. Tutto studiato e architettato.
La nostra era è destinata al collasso come la storia già ci insegna, per fenomeni naturali acuiti dall’impronta antropologica. Ci sono state più epoche e civiltà. E così finirà anche la nostra. Il pensiero green è solo speculazione e affari per pochi. A Roma è in atto l’autocelebrazione del potere. Un successo personale di Draghi che si pone come referente per la multilateratà internazionale. Il suo ruolo di referente dei gruppi finanziari mondiali lo pone come unico referente fedele (ha sempre fatto il loro interesse). Il G20 di Roma è stata una bellissima vetrina internazionale delle bellezze italiane che Roma rappresenta in modo egregio. Il risultato concreto è stato la promessa di una diminuzione di1,5 gradi entro il 2030; i finanziamenti (ça va sans dire: interesse privato in atto pubblico mascherato) per la decarbonizzazione dei paesi in via di sviluppo. Pensiamo che Cina e India i maggiori produttori di acciaio al mondo siano sensibili a questa conversione?)
Purtroppo l’ occidente industrializzato crollerà come è crollato il comunismo dei paesi della Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS). Crollerà perché basato sulle menzogne, sulla violenza, sulla criminalità, sulle guerre e interessi personali, disinteresse del bene comune. Il mondo è tutto una dittatura che produce grandi ricchezze ed estreme povertà, con la complicità della politica e dei media. Draghi ha voluto fare la foto con medici, infermieri e operatori di pronto soccorso, ma non ha mai chiesto scusa per una epidemia che si è trasformata in pandemia con gravi responsabilità delle istituzioni che non sono intervenute con le adeguate contromisure e piani sanitari. Non ha mai chiesto scusa alle famiglie per i loro morti, nemmeno per quelli causati dagli pseudovaccini imposti di fatto dalla grancassa mediatica e dai virologi, che ora sostengono impudicamente il greenpass. Una violazione per il diritto al lavoro sancito dalla nostra Costituzione, bypassata con la dichiarazione dello Stato di emergenza.
Perché non hanno chiamato anche i combattenti per la democrazia di Trieste? Trattati con idranti, lacrimogeni e manganellate?
Non si riuscirà a riconvertire la Cina, l ‘India, l’Africa, il Giappone. Tutta la ricchezza dei Paesi occidentali e più industrializzati, non è in grado di convertire e cambiare il mondo. Ricchezza effimera in quanto il PIL mondiale è marginale rispetto all’indebitamento globale. Il rapporto debito/Pil ha raggiunto il 270%, equivalente a 214 trilioni di dollari. Una cifra per molti impossibile da immaginare. Di fatto un default economico finanziario mondiale che difficilmente potrà essere convertito con le disperate esigenze finanziarie delle società di tutte le nazioni.
La mia visione del mondo è al collasso. Il tema del clima è una cosa vera, non sono un negazionista, ma la conversione non è più praticabile. L’uomo non è il solo responsabile sostengono molti scienziati [LINK]. Zichichi: “Il riscaldamento globale dipende dal motore metereologico dominato dalla potenza del Sole. Le attività umane incidono al livello del 5%: il 95% dipende invece da fenomeni naturali legati al Sole. Attribuire alle attività umane il surriscaldamento globale è senza fondamento scientifico”[LINK]. Il prof.Franco Battaglia: “I cambiamenti climatici ci sono sempre stati. L’uomo non c’entra niente”.
Cerchiamo invece di porci obiettivi più raggiungibili in ambito locale: una migliore qualità dell’aria con un minor inquinamento atmosferico e delle acque, sono necessari da subito, non fra 30 anni, per la nostra qualità di vita con minori malattie; per i nostri settori economici; per il nostro turismo. Non si può vivere in un ambiente con gas velenosi e terreni e acque inquinati da rifiuti tossici. E si incensa la “food valey”. Si inizi da qui. L’Italia diventi un Paese con queste caratteristiche da tutti riconosciute. Usiamo il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per questi interventi. Ricostruiamo il paesaggio lungo la ferrovia italiana disastrato da Nord a Sud con luoghi abbandonati e discariche abusive. E’ il Paese più bello, più ricco di ecosistemi, di storia, di culture, tutti desiderano venire in Italia per il cibo italiano, per la moda, per il clima, per le montagne, per il mare, per la gente. Non possiamo trasformare questo nostro Paese in una discarica tossica con aria irrespirabile pieno di sciatteria, senza le dovute attenzioni ed è per lo più demanio statale, non solo opera di privati.
Mi pare che il G20 di Roma sia solo una messa in scena politica per grandi affari. Una operazione turistico – finanziaria rivestita abilmente da politica ambientale.
C ‘era un corteo di 20/80 auto per lo show di Biden nella città eterna, con a capo la “beast” un’auto superblindata di 70 tonnellate [LINK]. Non sapevano come parcheggiarle. E pensate che questi si prenderanno impegni per la conversione climatica e quindi di tutto il sistema industriale globale? Come le guerre preventive di pace!!
La verità è che siamo al collasso. Viviamo tutto quel che ci rimane da vivere senza illuderci. Cerchiamo di essere felici nella nostra nuvola di amore e di amicizia che ancora ci ovatta producendo il minor rifiuto e consumi inutili possibili, chiediamo sempre la verità, il rispetto dei diritti di vivere in un ambiente sano e non inquinato, con una sanità pubblica garantita a tutti; un sistema educativo pubblico qualificato con le scuole sicure, i docenti qualificati e adeguatamente remunerati; con cibi completi per la nostra nutrizione (per la salute fisica e psichica). Cerchiamo di vivere nell’amore, nell’amicizia e nel rispetto dei nostri simili, inclusi animali e mondo vegetale. Ma siamo di fronte al crollo degli Stati e di tutta la loro complessa macchina burocratica. Dovremo autodeterminarci in un mondo controllato da piattaforme tecnologiche digitali. Che crollerà su se stesso. L’uomo è in liquidazione.
La finzione democratica rappresentativa è finita. La gente non va più a votare e il potere è scelto da una minoranza contro masse pronte ad esplodere per disperazione. Questo è stato prodotto dagli operatori ecologici riuniti a Roma al G20. Dovrebbero porsi questi obiettivi concreti per tutti i cittadini, fin da subito, non nascondersi dietro la liturgia dei massimi sistemi del riscaldamento globale da raggiungere tra 30 anni. Ci sono già tutte le leggi e tecnologie per raggiungere questi obiettivi minimi ma necessari da subito:
Articolo 9 della Costituzione: La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.
E’ sempre di attualità: “agiamo locale e pensiamo globale”.
Siamo tutti destinati a scomparire. La Sicilia è sotto uragani con acqua che scorre nelle città di Catania, Palermo, Ragusa. La natura riprende se stessa, senza discrimine, laddove è stata stuprata e sepolta da un disastro antropologico totale. Forse, la mia generazione, non vedrà il crollo del mondo, ma questa tendenza è senza via di ritorno. Destinare risorse e sacrifici per un futuro che non vedremo, senza agire nel presente, che è già una necessità improrogabile, non rende credibile, se non per spartizioni di commesse e potere, questa parata di ipocrisia ambientale. Non so fra quante generazioni crollerà tutto questo castello, ma il futuro è già scritto negli strati del nostro globo terrestre. Come si può pensare al futuro senza agire nel presente: qui ed ora?
Gli affaristi stanno affilando le loro armi per fare l’assalto alla diligenza della greeneconomy (voluta dallo spauracchio del riscaldamento globale) con le sue cospicue commesse. Se così non fosse non ci sarebbe il G20 di Roma e nemmeno al COP 26 di Glasgow; non glielo permetterebbero.
Se a Roma il corteo delle auto di Stato è stato prodromico al parto del quasi nulla di fatto sul clima: 1,5 gradi entro 2030, la decarbonizzazione già rifiutata da Cina e India; a Glasgow i 400 jet privati che hanno messo in difficoltà il traffico aereo di linea, rivelano il vero pensiero ambientalista degli uomini e delle donne di Stato.
Se al G20 di Roma Draghi ha dimostrato la sua abilità di mediatore politico (una grande operazione di public relation del potere economico-finanziario mondiale), con successo personale a leader della multilateralità, a Trieste la sua dispotica, incomprensibile, ostinazione sull’irragionevole greenpass ha prodotto la ripresa del virus covid. I disordini a Milano e Trieste di oggi 7 novembre, sono da imputare a Draghi, per la sua insistenza sull’inutile greenpass e a non volerlo ritirare. Il vigliacco banchiere andrebbe processato per istigazione alla violenza. I commercianti, anziché lamentarsi, dovrebbero unirsi alla protesta per il nogreenpass contro il dittatore Draghi, perché è lui il responsabile per i vostri mancati incassi e di calpestare i diritti dei cittadini. Draghi rimborsi i commercianti di Milano e Trieste il cui mancato incasso è da addebitare alla sua ostinazione e ossessione nel mantenere il greenpass, provvedimento amministrativo incostituzionale senza alcun valore sanitario. Con questi comportamenti, e atto di forza, lei è una vergogna per l’Italia democratica!! Questo senza togliere a Draghi autorevolezza e competenze. (Parma, 30/10/2021, aggiornato il 2/11/2021)
Luigi Boschi
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