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Il Debito verso le banche di CAL (Centro agroalimentare e logistica di Parma) la collettività di Parma non lo deve pagare

Dall’articolo di Gianluca Zurlini sulla Gazzetta di Parma del 15 dicembre 2022 pag 8 sul Cal, trattato in modo confusionario insieme alla Fondazione Teatro Regio, si evince che la società municipale abbia ancora 10 milioni di debiti con le banche senza citare i nomi degli istituti di credito. Debito che sostiene il presidente del CDA Marco Core, si potrebbe azzerare con 4 milioni attraverso la vendita (su base d’asta di 8 milioni) dell’edificio direzionale in via dei Mercati!
Questi 10 milioni vantati dalle banche nei confronti di CAL non devono essere pagati con il patrimonio della Collettività. Il prestito scritturale bancario è una truffa. Le banche in tutti i loro impieghi (mutui, bonifici, assegni circolari, ecc), creano denaro dal nulla e la mancata restituzione non produce alcun danno patrimoniale alla banca stessa. L’emissione del denaro scritturale è anticostituzionale e illegale, l’unico Istituto abilitato ad emettere denaro per legge è la BCE (art. 128 del TFUE -trattato Funzionamento Unione Europea). Le Banche commerciali sono degli istituti di intermediazione del credito e non di emissione, però illegalmente ex nihilo creano il denaro che prestano, di conseguenza è illegale pretenderne la restituzione per via giudiziaria. La Collettività deve emanciparsi e la Procura della Repubblica deve intervenire e applicare le leggi vigenti. E’ ora di smettere di truffare e sottrarre ricchezza alla Collettività e ai cittadini. Il denaro creato dal nulla dalle banche non è denaro vero e la restituzione non può essere giuridicamente pretesa. Il valore nominale del prestito non può essere lucrato da Istituti di credito privati, a questi deve essere restituito solo il 3% dell’ammontare del prestito quale ristoro delle spese di funzionamento e di struttura, non di più. (Parma, 22/12/2022)
Luigi Boschi
Nb: Il sistema monetario e bancario agisce fuori dalla legge e dalla Costituzione, mentre si pretende giustamente che i cittadini la rispettino.