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Il ricorso al TAR della Segalini sbarca nel CONSIGLIO COMUNALE di Parma: risposte inadeguate e scaricabarile del Sindaco

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Grillo e Pizzarotti Marta Segalini Scaricabarile

Il ricorso al TAR della Segalini sbarca nel CONSIGLIO COMUNALE di Parma

Pizzarotti scaricabarile, ha la tendenza questo arrogante e insipiente Sindaco per caso[LINK], a non essere mai responsabile di ciò che avviene nella sua Amministrazione (vedi anche: Legionella, esondazione Baganza). In Consiglio Comunale di Parma il 29/11/2016 il Sindaco Federico Pizzarotti ha risposto, fuori tempo massimo, alla comunicazione del consigliere  Dall’Olio che ha ripreso l’interrogazione del 25/03/2016 [LINK] firmata dallo stesso Nicola Dall’Olio (PD), Roberto Ghiretti (PU), Giuseppe Pallacini (Unione di Centro), Maria Teresa Guarnieri (Altra Politica), sul caso Segalini che in questo socialblog e su “la Voce di Parma” è stato ampiamente sviscerato nei fatti e nel merito. Mai smentiti.
Ovviamente sia il Sindaco che il Consigliere si sono ben guardati dal citare le uniche fonti giornalistiche che in città hanno trattato la vergognosa, evitabile, vicenda che coinvolge 4 dirigenti comunali: Marta Segalini, Flora Raffa, Roberto Barani, Donatella Signifredi.

La risposta del Sindaco è di quelle che non lasciano remore nell’identificarlo un incapace, falso e impostore. Lui non poteva non sapere il danno che avrebbe prodotto quella sua assunzione senza contestuale ritiro del ricorso.
Così proclama il “Catone parmigiano” difensore dei diritti di pochi: “Tutti abbiamo auspicato trovassero tra loro un accordo”.  Certamente Pizzarotti, assumendo i tre dirigenti (Barani, Raffa, Signifredi) un costo di un risarcimento non dovuto alla Segalini per “perdita di chance” (100.000 euro da condividere tra loro), senza avere alcuna responsabilità. Se qualcuno dovrebbe pagare è proprio lei Pizzarotti in quanto i dirigenti convolti dalla Segalini non hanno alcuna colpa se non quella di aver vinto regolarmente il concorso. Ma non si ferma qui il falsario. 

Si giustifica il Sindaco, nel suo intervento, incapace di frasi compiute e alquanto sgrammaticate. Poverino!! Si risenta al magnetofono, così impara qualcosa sulla sua esposizione retorica da foro del bar portata nelle istituzioni. Aggiunge poi che al tempo dell’assunzione “a lui non era evidente la situazione”. La cosa è ancor più grave, se fosse vera, significa che agisce senza sapere. Senza un dialogo con il personale e tutti i dirigenti o le PO. Pratica assunta e perseguita con disinvoltura nella sua “gaia democrazia” (da origini Casaleggese).
Scarica poi sulla DIREL (Federazione Dirigenti degli Enti Locali) la responsabilità di “non aver lavorato bene, anzi abbia lavorato male, creando entropia che non ha giovato a nessuno”. Certo Pizzarotti è maestro di empatia. Se qualcuno ha prodotto entropia (impedimento alla chiarezza) all’interno del Comune, questa l’ha generata lui in questi anni con la sua impertinenza e arroganza. Se solo si rendesse conto del clima generato, ma forse non ha i sensori (o neuroni) percettivi che lo aiutino in questo. Che ci si può aspettare d’altra parte dai traditori? E’ ormai una macchietta comica come comico è Grillo, colui che lo ha candidato, per nostra disgrazia. E di cui, si è poi, lui stesso, reso conto della serpe che ci ha rilasciato dal suo cestello digitale del Meetup parmigiano. C’è da augurarsi che la Giustizia abbia la visione corretta di come sono andate effettivamente le cose e, come abbiamo anticipato, disponga per l’improcedibilità e l’infondatezza del ricorso Segalini in fatto e in diritto, con addebito delle spese, accompagnata da nota di demerito istituzionale per l’insipiente Sindaco. (Parma, 30/11/2016)

Luigi Boschi

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