La Pilotta di Parma per shitfood e giostre
La Pilotta non è un luna park né un museo dello squallore a cielo aperto.
La deve smettere Malanca e la sua Ascom di riempire di inutili mercanzie i luoghi storici di Parma. Abbiamo già visto il suo Parma & Stars cosa ha prodotto. Si vergogni! Stupidità raschiabarile e cibi immondizia, fiere da paesi sottosviluppati. Questa è la sua cultura da perfetto parvenue arricchito col naso a tartufo.
La Pilotta ridotta a una aggregazione di shitfood e giostre. Uno scempio al nostro monumento.
Questo è l’imprinting educativo dell’attuale Amministrazione. Un esempio che poi i giovani replicano in ogni luogo grafitando anche sul battistero antelamico, un monumento dell’arte romanica mondiale. Non c’è alcuna valorizzazione dei luoghi ridotti a sfondo della stupidera con replica continua e coazione a ripete. Vediamo luoghi degradati in cui si banalizza ogni racconto storico lasciato in eredità. Iniziative fatte passare per cultura e creatività, valorizzazione della gastronomia Unesco sull’apecar.
Una Giunta da calci in culo per la distruzione prodotta sistematicamente per l’incuria del patrimonio pubblico unitamente a progetti senza valore basati sul consumo suicidario. Ossessive manifestazioni alimentari compulsive contro ogni indicazione dell’OMS e il pericolo dell’obesità e diabete che sono le nuove pandemie nazionali. In particolare i minori.
L’area verde monumentale della Pilotta è stata ridotta subito nel 2012 a campo incolto, a posacenere, devastate e lasciate senza manutenzione tutte le strutture inerenti l’area verde. L’hanno quindi proseguito, concedendola a ogni iniziativa, producendo dietro di sé solo danni senza alcun ritorno.
Da area monumentale protetta e custodita a piazzale fieristico per ogni promozione. La Pilotta non è un luna park né un museo dello scempio a cielo aperto. Qualcuno pensa e scrive che la “Pilotta è tornata ad essere un cuore pulsante della città”. Io penso invece sia divenuto un cuore morto, devastato per iperdose. L’evento è solo una droga, terminato l’effetto torna tutto alla depressione precedente.
Io vorrei invece che il piano zero della Pilotta fosse riportato aperto e ripulito, con luoghi di ristoro, il bookschop aperto con la sede delle guide turistiche, che i Musei fossero sempre aperti e con ingresso senza biglietto. Una libera cultura quotidiana senza fracasso in cui incontrarsi per sviluppare relazioni di qualità e un vero dialogo creativo. In cui richiamare Maestri, studiosi e studenti da tutto il mondo. La Pilotta non ha bisogno dello shitfood, né delle giostre se fosse riportata a uno stato di cura in tutti i suoi aspetti. Stiamo invece assistendo al degrado del luogo monumentale che qualifica la nostra città. Con queste iniziative caciare lo si depotenzia. La peggior sciatteria da paese sottosviluppato, con vandali bramosi e affamati dell’orgia occidentale. Nessun percorso culturale, ma ostentazione del cibo distruttivo per sé, la società e l’ambiente. Presto si presenterà il dilemma: o la terra o la bistecca. Metà degli italiani è sovrappeso causa il vostro schitfood e la sottocultura alimentare.
Perché i direttori sanitari locali tacciono? Perché non fanno sentire la loro voce intervenendo contro questi dannosi abusi? I costi sanitari stanno esplodendo e non c’è alcuna vera attività di prevenzione che parte proprio dalla alimentazione responsabile.
Via Farini divenuta ormai non più transitabile a piedi. Han tolto le auto per riempirla di dehors, occupano un’area maggiore dei locali interni. E questo per me è un abuso!
Ormai mancano solo le affettatrici dei salumi nella Camera di San Paolo e la banalizzazione del patrimonio culturale di Parma sarà completata.
Dov’è il sovrintendente alla tutela dei monumenti? Perché non interviene su questo degrado, banalizzazione e insudiciamento dei luoghi storici? La governance comportamentale dei nostri monumenti dovrebbe essere proposta ai cittadini e nelle scuole. I dirigenti hanno grandi responsabilità nell’invitare tutti alle corrette pratiche. Una formazione sulla qualità dei nostri luoghi. Devono tutti impegnarsi in una formazione continua a tutela dei nostri monumenti che costituiscono il nostro patrimonio. Devono essere proprio gli stessi abitanti impegnati contro il lassismo e il menefreghismo. Far ravvedere chi con grande maleducazione compie veri vandalismi quotidiani. Si deve invertire con vigore su questo degrado riproduttivo. Basta con questi eventi dopanti! La qualità di una città richiede esempi soprattutto dagli adulti e da chi amministra il bene comune. (Parma, 25/04/2016)
Luigi Boschi
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