Home Dossier Amministrative 2017 a Parma Paolo Scarpa SU CANILE E GATTILE di Parma

Paolo Scarpa SU CANILE E GATTILE di Parma

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Cane in canile

Quando mai da Presidente del Borgo, Scarpa ha fatto qualcosa a favore degli animali? Perché non ha mai chiamato a un incontro con il suo Borgolab l’ex parlamentare europeo Andrea Zanoni ? L’unico politico Italiano in Europa che si è adoperato per i diritti degli animali e dell’ambiente.

Quando mai ha sollevato il problema degli allevamenti intensivi? E sul tema del randagismo? Della caccia? Proprio ora si scopre sensibile? Troppo tardi, non è credibile! Solo su richiesta dell’ENPA. Forse Scarpa non sa che l’Enpa non raggruppa altre associazioni. Né può esserne portavoce. Scarpa non sa nulla sul randagismo e la Provincia di Parma risulterebbe dai dati regionali all’ultimo posto.

    
Se Scarpa risponde, ora, alle sollecitazioni dell’Enpa significa che di animali non se ne è mai interessato. Perché non ha risposto alla Carta [LINK] e al Manifesto [LINK] che avevo scritto e proposto? Citati anche nell’ultimo mio articolo “L’oro politico di Parma, in gita con il PD“.
Forse Scarpa non sa che ad esempio Busseto e Soragna dal randagismo sono stati bonificati per meriti soprattutto dell’associazione “Qua la zampa” con l’aiuto di volontari. Per le sterilizzazioni sono state fatte convenzione con singoli veterinari per circa 100 all’anno con operazioni anche in montagna in aiuto alla associazione “C’era una volta una gatta”. Tutto questo senza contributi pubblici cosa che percepisce invece l’ENPA, i cui cospicui dati economici non sono resi noti, se non a livello nazionale.
L’associazione “Rifugio di Noè”, ad esempio, si paga in proprio senza mai nessun aiuto tutte le sterilizzazioni, sempre in convenzione con singoli veterinari. 

Di Scarpa non ho mai letto indignazioni contro le manifestazioni a Natale degli animali posti in stalla provvisoria in piazza Garibaldi a fianco del bar San Pietro…. o lo stand del Consorzio Prosciutto Parma dietro le cui infiocchettature decorativistiche si cela una strage perpetua con allevamenti lager.
Senza le richieste dell’ENPA, per Scarpa gli animali si riducevano a quelli in casa sua che saltellano tra la poltrona e il pianoforte? Nè più ne meno a pelouche decorativi che sembra “gli allietino la vita e la casa”. Belin, anche qui l’ingegnere di Genova è arrivato tardi per mancanza di confronto, di partecipazione, di conoscenza. Ehh, considera l’ENPA un possibile bacino di voti. Risposte evanescenti senza precisi tempi e impegni. Senza alcun dato. Questo è Scarpa una candidatura a Sindaco per dopo lavoro.
 
Alcuni numeri sul tema delle adozioni per sua conoscenza: 
2016 Fidenza fa 24 adozioni e una presenza in canile di 22 cani;
2015 Fidenza fa 42 adozioni e una presenza in canile di 21 cani;
2015 Lilli il vagabondo fa 98 adozioni e una presenza di 123 cani
2016 Lilli il vagabondo fa 70 adozioni e una presenza di 124 cani
2015 La Martinella fa 41 adozioni e una presenza di 270 cani (non se ne potrebbero tenere più di 200);
2016 La Martinella fa 41 adozioni e una presenza di 270 cani; 
2015 il Trebo di Bologna fa 426 adozioni e 176 presenze;
2015 Ferrara fa 122 adozioni su 103 presenze;
2015 Piacenza fa 68 adozioni con 69 presenze;
2015 La Quiete di Reggio (convenzioni anche con alcuni Comuni della provincia di Parma) fa 26 adozioni su 43 presenze. 

Provi a leggersi Scarpa quanto è stato scritto e pubblicato sui canili di Parma nel dossier presente in questo socialblog [LINK]. Se lo legga, imparerà qualcosa sugli avvenimenti nei canili di Parma degli scorsi anni. La sua risposta all’Enpa dimostra che Lei non è affatto informato e usa anche gli animali solo per scopi elettorali come è abituato a fare. Indipendentemente dall’ENPA, avrebbe dovuto parlarne prima e mostrare cosa prevede, anche per gli animali, il suo progetto politico di città, con temi, impegni e risorse con qualche dato informativo. Questo progetto sulla città, per ora è di sola sua conoscenza. Personalmente non ho avuto la possibilità di esaminarlo, pur ricevendo le sue comunicazioni che pubblico. (Luigi Boschi) 
 


COMUNICAZIONE DALLA SEGRETERIA DI SCARPA
Rispondo con piacere alla sollecitazione che mi arriva dall’ENPA di Parma (NdR sotto riportata), che si fa portavoce di tutte le associazioni animaliste della nostra città nel chiedere maggiore attenzione e sostegno per il benessere degli animali.

Innanzitutto ringrazio quanti con i loro sforzi, e a spese proprie, si sostituiscono alle istituzioni per assicurare a cani e gatti recuperati dalla strada un tetto, cibo e l’affetto di cui hanno bisogno. So che un sindaco è responsabile anche del benessere degli animali e so che, nonostante lo staff eccellente di cui dispone il canile-gattile di Parma e una struttura molto valida considerando la media di quelle italiane, molto di più può essere fatto per migliorare il Polo di via Melvin Jones. Nel corso della campagna elettorale ho incontrato molti volontari che mi hanno raccontato degli interventi necessari per adeguare il Polo Integrato comunale agli standard più elevati. Nel canile manca una fognatura per raccogliere le deiezioni degli animali e manca un sistema di riscaldamento per l’inverno. Per affrontare l’emergenza freddo, mi risulta che molti volontari abbiano donato impianti di riscaldamento portatili che, nel caso del gattile, non possono però essere utilizzati perché nella zona dei box ricoveri non ci sono allacci dell’elettricità. Sono tutte situazioni che necessitano di intervento urgente, per evitare di trovarsi di fronte agli stessi problemi il prossimo inverno.

La mia proposta è di aprire un tavolo di confronto con i rappresentanti delle associazioni animaliste e concertare assieme a loro interventi, migliorie nella gestione del Polo e una revisione del regolamento del canile di recente approvato dal Comune che non riconosce e valorizza adeguatamente il ruolo e soprattutto l’esperienza maturata negli anni dai volontari.

A prescindere da queste considerazioni sullo stato della struttura, che comunque rappresenta un’eccellenza nel panorama nazionale, quello che maggiormente mi preoccupa è l’educazione al rapporto con gli animali dei cittadini. La formazione è essenziale per ridurre i fenomeni di abbandono o i maltrattamenti. In questo un Comune deve agire sostenendo iniziative finalizzate a generare quell’insieme di buone pratiche che possono fare la differenza. Una potrebbe essere quella di assegnare crediti formativi agli studenti che volessero svolgere attività volontaria al gattile o al canile.

Penso inoltre che in una società evoluta come la nostra, il Comune debba lavorare per avvicinare le proprie strutture alle associazioni, ai volontari e a quanti amano gli animali allo scopo di dare una casa a tutti quelli che oggi non ce l’hanno. Molti volontari hanno lamentato che il Polo di via Melvin Jones è chiuso tre giorni su sette e in quelli di apertura fa orari estremamente ridotti. In queste condizioni è difficile creare un rapporto tra la città e il canile-gattile. Mi è sembrata da attuare anche la proposta di una bacheca per le adozioni, da collocare al piano terra del Municipio e al Duc. Un buon modo per mettere in contatto gli animali abbandonati con la città.

Un’ultima annotazione sul randagismo felino che è in drammatico aumento. Le associazioni hanno chiesto pubblicamente fondi per la sterilizzazione, che è costosa e non coperta dai fondi Ausl. Il Comune non ha mai risposto. Una campagna di sterilizzazione a prezzo calmierato potrebbe, così come suggerito dall’Enpa, essere una risposta di emergenza a una situazione oramai insostenibile.

Mi impegno a fare in modo che venga realizzata. È un impegno che assumo volentieri anche perché adoro i gatti, non solo i tre che allietano la mia vita e la mia casa.


L’Enpa interroga candidati sindaco su programma e cura animali. 

L’Enpa si fa portavoce delle associazioni animaliste di Parma e “interroga” i candidati sindaco su tutela e cura degli animali.

“La campagna elettorale per l’elezione del sindaco di Parma sta entrando nel vivo e i vari candidati iniziano a presentare i loro programmi: più o meno fitti, più o meno impegnati – esordisce Lella Gialdi, presidente di Enpa Parma -. Argomentazioni sul sociale, sull’urbanistica, sulla sicurezza, su iniziative culturali e tante altre di grande importanza ma rilevo tuttavia la pochezza, se non l’assenza, di un programma specifico sul benessere degli animali. Eppure è noto come i cittadini di Parma abbiano sempre mostrato grande attenzione alle diverse problematiche che abbiamo evidenziato, rispondendo positivamente agli input delle associazioni animaliste”.

“Gli animali non votano, lo sappiamo, ma chi ha a cuore il loro benessere apre le schede elettorali e riflette con attenzione – è il monito della Gialdi – per questo Enpa chiede ai candidati sindaco di esprimere le proprie intenzioni al riguardo”.

Troppo spesso ci siamo trovati costretti a sostituirci alle istituzioni, con dispendio di energie e fondi. Sono cadute nel vuoto le richieste di agevolazioni alle svuotature dei rifiuti da parte di quanti hanno accolto in casa gatti abbandonati: animali che non sono finiti nella struttura comunale, sollevando così il Comune da gravose spese”.

Parlando della popolazione felina, la Gialdi ricorda l’emergenza randagi. “Il budget messo a disposizione dall’Ausl per la sterilizzazione delle gatte di colonia non basta. Ad occuparsi delle spese sono ora le associazioni animaliste che hanno recentemente indirizzato al sindaco Pizzarotti una proposta rimasta senza risposta: a situazione di emergenza chiediamo risposte di emergenza”. Una campagna di sterilizzazione straordinaria a prezzo calmierato; sostegno economico alle associazioni per questo scopo; l’obbligo di microchippatura dei gatti di proprietà, gratuito per chi ha una precaria situazione economica sono alcune delle proposte.

“Non dimentichiamo poi gli animali di specie diversa che vivono nel laghetto del parco Ducale. Animali di cui si occupa con grande sacrificio una privata cittadina con il contributo di altri cittadini e di Enpa. Animali dimenticati per i quali il Comune non ha mai provveduto nemmeno all’acquisto dell’alimentazione. Ma anche i conigli, abbandonati sempre più frequentemente, le tartarughe e i pavoni”.

“Tanti, troppi questi dimenticati che richiedono una soluzione. Resta poi vivo e irrisolto il problema dei tanti questuanti che esibiscono un animale per ricevere qualche euro. Un fenomeno in espansione che va però esaminato secondo ottiche differenziate. Non va dimenticato il grave problema di chi vive un grave disagio economico che coinvolge anche l’animale di casa compagno di una vita difficile cui non può assicurare le necessarie cure”.

Altre idee arrivano poi per la gestione della quotidianità con la richiesta di distributori gratuiti di sacchetti per la raccolta delle deiezioni canine su strada; dell’organizzazione di campagne di sensibilizzazione; dell’istituzione, in collaborazione con le associazioni, di un punto d’ascolto comunale rivolto ai cittadini con problematiche relative agli animali; dell’apertura estiva delle fontane nelle aree verdi come fonte di abbeveraggio per domestici e uccelli.

“Il problema del recupero dei selvatici incidentati resta un problema di competenza regionale, ma la possibilità che il comune si offra come partner per risolvere la situazione non è da escludere. Come non è da escludere assicurare nel periodo estivo al torrente Parma, tramite le casse d’espansione, uno specchio d’acqua che eviti di assistere alla morte per asfissia dei pesci e costituisca per i tanti animali che popolano le sue rive la possibilità di abbeverarsi”.
L’ultima proposta riguarda la realizzazione di una Consulta con la partecipazione delle associazioni. “Una seria e onesta collaborazione può portare a grandi risultati. Le associazioni di volontariato animalista ci sono ma sono ignorate nonostante sappiano compiere quotidianamente piccoli e grandi miracoli: è ora che vengano considerate come una grande risorsa. Tutto si può fare, se veramente lo si vuole. Chissà che non sia tempo che si avveri il sogno di fare di Parma una città per gli animali”. 15 maggio 2017

Fonte Link http://www.parmapress24.it/2017/05/15/lenpa-interroga-candidati-sindaco-programma-cura-animali-le-risposte/

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