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Pietro, di te non mi fido! Non hai il coraggio di una vera catarsi pubblica e sei senza progetto per la città. La Lega usa e strumentalizza il Regio per le elezioni

Pietro, di te non mi fido! Non hai il coraggio di una vera catarsi pubblica Amministrativa e personale. E un uomo pubblico deve essere tale, non può avere scheletri nel suo armadio. Non può essere ricattabile
riprendo la tua ultima comunicazione con la Lega
“Teatro Regio monumento nazionale e no alla sua colonizzazione da parte del Teatro comunale di Bologna”. [LINK]
Riprendo quindi l’articolo di parma.repubblica
“Sono questi i messaggi usciti forti e chiari dall’incontro pubblico organizzato dalla Lega di Parma nella sala del museo Glauco Lombardi.
L’apertura del dibattito con relativa presentazione degli altri relatori è toccata alla referente provinciale del partito del Carroccio Sabrina Alberini: “Il Teatro Regio è il cuore della parmigianità che la Lega, come partito che ha nel suo dna di stare tra la gente, vuole difendere perché sono i parmigiani che lo chiedono. Per questo ci siamo mobilitati, sia per la sua valorizzazione con il Ddl della senatrice Saponara finalizzato a riconoscerlo come monumento nazionale, sia per salvaguardare le sue maestranze emarginate nella prossima edizione del Festival Verdi per favorire quelle del Teatro Comunale di Bologna”. 30 APRILE 2022
La Lega, indubbiamente, si combina molto bene con l’opportunismo di Pietro Vignali, (che finirà prima o poi nel “libro nero della Lega” di Giovanni Tizian e Stefano Vergine” ne consiglio a tutti la lettura) Vignali, scelto, dopo aver scartato Mordacci (assistenza Pubblica). Che il Regio di Parma sia monumento nazionale lo dice la sua storia. Non c’è bisogno che lo dica la Lega strumentalmente sotto le elezioni. Per ora non porterà alcun beneficio economico. Ma loro sono fatti così. Usano anche i crocifissi, le corone del rosario… non si fanno mancare nulla, ora anche il Regio di Parma. E non strumentalizzate nemmeno, per favore, i coristi. Si sanno difendere e far valere, non hanno bisogno del vostro canto sotto elezioni. Quello che è successo non accadrà più. La vostra Consigliera comunale Laura Cavandoli ha presentato in Consiglio una interrogazione dimostrando la sua totale ignoranza e incompetenza sul Regio [LINK].
Pensi la Lega prima a scagionarsi dai finanziamenti russi con gli incontri all’hotel Metropol di Mosca, la consulenza di Savoini per la trattativa di un ingente quantitativo di gasolio, l’incontro con Dmitry Kozak, delegato agli affari energetici del Cremlino, il 4% di sconto, poi il 6% sul prezzo Platts per la fornitura di 3 milioni di tonnellate di diesel, che sarebbe la tangente per la Lega; 250.000 dollari al mese per un anno sono 3 milioni di euro per la campagna elettorale alle Europee. Vogliamo ricordare la glorificazione e l’amicizia con Putin, supini a questo dittatore che era già un criminale con alle spalle molti assassinii, non solo oggi per l’invasione della Ucraina e il ricatto con il gas russo.
La restituzione dei 48,9 milioni agli italiani in 80 anni. Per aver usato fondi pubblici per usi personali (investimenti in fondi in Tanzania, a Cipro, in lingotti d’oro e diamanti, per arrivare, stando alle indagini, tra il 2009 e il 2011, a Renzo Bossi, figlio di Umberto che si sarebbe appropriato di oltre 145 mila euro). Tutti documenti consegnati in una cartellina zeppa di carte da un leghista iscritto tale Oscarino Corti esasperato dalle continue ruberie dei suoi capi. Tutte informazioni tratte da “Il libro nero della Lega”.
Quale italiano è stato così graziato nella temporalità della restituzione? Una frode fra il 2008 e 2010. La prima invece risale a Umberto Bossi (condanna definitiva) che intascò 200 milioni di lire della tangente Enimont. A me pare sia questo il dna della Lega, più che stare tra la gente. L’alleanza con il partito di Putin “Russia unita” rinnovato il 4 marzo 22. [LINK] Il Regio non è il Papeete in cui portare le vostre cubiste a ballare l’inno di Mameli [LINK], né il teatro per i vostri comizi, né per gli incontri con l’Ndrangheta dei vostri amici del clan Bellocco. Il Regio di Parma non è pietra angolare per scagionarvi dai vostri malaffari e delle vostre amicizie impresentabili.
Arrivi in forte ritardo Pietro. La sola tua furbizia non incanterà per la seconda volta l’intelligenza dei Parmigiani. Ti ricordo ancora come lasciasti il Regio sotto la tua Presidenza: un disastro amministrativo e artistico. Il capitale fondativo era completamente eroso (-2 milioni di euro e 11 milioni di debiti verso fornitori). I soci fondatori uscirono tutti. Ti ricordo il debito accumulato con la OTR di 542.000 euro, consentendo il caporalato musicale, frutto di una convenzione nulla. Che pagarono poi Fontana e Ferrari con il finanziamento diretto del Comune di Parma, cioè noi? Una orchestra la OTR mantenuta in forza di una Convenzione nulla!! Solo con l’arrivo di Carlo Fontana e Luigi Ferrari la situazione al Teatro Regio fu ristabilita su binari percorribili nei conti, legale e artistici, fuori dal default in cui tu l’avevi lanciato. E tu oggi parli di patrimonio nazionale? Proprio tu che lo avevi portato al quasi fallimento! La tua furbizia questa volta ti ha tradito. La mia risposta al grave errore di affidare l’apertura del Festival Verdi a Bologna l’ho scritta [lo scippo del Festival verdi 2022] subito dopo la Contestazione del coro [LINK]. Così come ho pubblicato la mia risposta [LINK] all’indomani della ignobile intervista della Meo [LINK] a La Repubblica da New York. Schierandomi, senza alcun interesse personale, con loro e portando tutte le argomentazioni economiche, artistiche e i fatti storici, non solo annunci di altri come tu sai fare da sempre. Di tuo non ho visto nulla. Ora la Lega dice il Regio è monumento nazionale e tu ti metti in conferenza stampa con loro per cercar di prender voti. Di tuo cosa c’è? Pietro, sai solo copiare, come al solito. Sei sempre come la tortafritta dorata fuori, vuota dentro. Mai titolo fu così azzeccato per te. [LINK].
Scriveva Marcello Conati a proposito di orchestra stabile non certo la tua OTR a chiamata: “il progetto paganiniano di una orchestra stabile con repertorio anche sinfonico si è per così dire realizzato, mutatis mutandis, attraverso la costituzione a Parma nel 1975 di una orchestra regionale, oggi denominata Orchestra Sinfonica dell’Emilia Romagna Arturo Toscanini, che di quel progetto ha colto idealmente la lontana eredità”.
Lauro Grossi (ex Sindaco di Parma 1980-1989) sulla Toscanini:
“La nostra orchestra compie dieci anni. Nostra, così chiamiamo impropriamente, ma con il significato più affettuoso e possessivo, l’Orchestra Sinfonica dell’Emilia – Romagna Arturo Toscanini. La chiamiamo nostra non solo perché qui e non altrove ha la sua sede, ma perché è nata ed è cresciuta, seppur con l’apporto e il contributo di tanti, per questa nostra città, per arricchire e per tanti aspetti completare una prospettiva di sviluppo delle attività musicali che qui a Parma, più che altrove, avevano ed hanno potenzialità grandissime.
Vogliamo bene a questa orchestra, ne seguiamo il lavoro, i progressi, siamo fieri della sua maturità artistica ed organizzativa. Crediamo che, dopo un decennio, costituisca una delle realtà culturali più importanti ed apprezzabili della città”.
Questo scriveva il nostro sindaco di Parma (dal 1980 riconfermato nel 1985 e in carica fino al 1989); mentre tu sostenevi una orchestra a chiamata ingaggiata con una convenzione nulla.
Tu cosa hai portato al Regio di Parma oltre alla malagestio? Non mi sovviene nulla!
Con questa tua comunicazione riveli che era tua la lettera alla Gazzetta di Parma a nome “Associazione Parma è cultura” non firmata [PDF]. Una associazione di fatto sconosciuta, da te costituita da poco. Presidente l’Angela Spocci candidata nella lista “Partito dei Liberali Europei” a te collegata, che non raggiungerà il quorum per entrare in Consiglio Comunale, ma è funzionale solo a Vignali candidato sindaco di Forza Italia, e della Lega in desistenza.
E la Gazzetta, scorrettamente, ti ha fatto il favore di pubblicarla con la firma RC (redazione Cronaca), altrimenti doveva essere classificato nei publiredazionali elettorali. Tu non ti smentisci mai, la tua scorrettezza mossa dalla furbizia, è sempre stata la tua debolezza e ciò che vogliono i poteri forti locali. Qualcuno da tenere sotto scacco perché ricattabile. Lo eri allora e lo sei ancor più oggi. Vogliamo ricordare tutte le società municipalizzate da te costituite, per far quadrare i conti del bilancio comunale? In particolare la holding STT, per eludere il patto di stabilità, le fasulle vendite a prezzi gonfiati di immobili; le stalle di Maria Luigia, Il macello Comunale, il passaggio delle quote SPIP avvenute nel tuo studio in borgo Politi 7 (presso Galvani),[LINK] la Student Work Service con Gian Vittorio Andreaus tuo compagno a cui elargivi appalti; cooperativa entrata nel 2010 sotto la lente di ingrandimento della Guardia di Finanza e della Procura nell’ambito dell’inchiesta su Andrea Costa e la STT con l’accusa di aver redatto fatture false dietro prestazioni inesistenti”; servizi spezzettati e cifre sempre oculatamente tenute al di sotto di 50.000 euro per evitare gare d’appalto e senza sentire o interpellare nessuno. Non solo coinvolta nelle indagini della bufera STT, ma è nota per essere stata interessata pure nelle vicende del nuovo canile, il cui progetto e attività furono oggetto di molte critiche e speculazioni… anche sugli animali. Strettamente legata al trio Vignali (la duchessa), Moruzzi (il demiurgo), Tagliati (la badessa), tutti e tre ex compagni di scuola. Come si vede a Vignali piace la compagnia dei vecchi amici: “Un giorno sarete con me in via Burla!”; la società cooperativa Alfa Logistica fallita. Tra le gesta della tua Amministrazione avevamo anche un giardiniere che viaggiava in Aston Martin o Porsche per tue necessità di viaggio… Abitava in un attico in piazza Garibaldi. A Parma siamo sempre stati green! Tutte società fallite e sotto inchiesta, (e non vi fu alcun errore dei Magistrati), come sarebbe stato il Regio con la tua presidenza e nelle mani di Mauro Meli (336 000 euro per incarico di sovrintendente più 50.000 come direttore artistico; 140.000 euro a Gianfranco Carra con funzioni di Segretario generale). Tu Pietro con i tuoi compari Andrea Costa, Frateschi, Pietro Gandolfi (direttore generale SPIP 130.000 euro anno) sparito in sud America [LINK], siete stati la peggior esperienza della amministrazione di Parma. Tu hai sempre voluto usare tutti per il solo tuo interesse e ambizione personale non per il bene della città che dici di amare. Lo hai già dimostrato nel tuo primo mandato. E ora ti ricandidi senza aver fatto prima una vera catarsi pubblica del tuo primo mandato Amministrativo e personale. Non hai il coraggio di farlo.
Poi raggruppate nella holding STT (Società di trasformazione del territorio) con un indebitamento consolidato di STT al dicembre 2010 di oltre 300 milioni euro di cui 105 milioni sono attribuibili a SPIP). Insomma una vera montagna di merda in cui tu Pietro eri la guida alpina. Una società che spartiva fra dirigenti, consulenti e impiegati quasi tutti scelti per lottizzazioni e con pedigree d’origine, non per meriti soggettivi, oltre 1 milione di euro l’anno, più i rimborsi, i bonus, e consulenze; il regalo a Rosi di 280.000 euro d’affitto per la faraonica sede in via Conforti. Matteo Antorini (140.000 euro) per il progetto PKN (Parma kwnoledge Network, una iniziativa di Spip finanziata dal Comune con 1.500.000 euro, finita nel niente); Giuseppe Capotorto (amico di Vignali, 137.000 euro) responsabile APEA (Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata); tra le molteplici segretarie in STT Maria Grazia Pontremoli fidanzata e poi moglie del vicesindaco Paolo Buzzi. Francesca Capelli di provenienza Ente Fiere. Pietro, mi chiedo se non hai un po’ di vergogna a ricandidarti con questo passato da golden boys per gli amici degli amici? Società fallite e sotto inchiesta, costosi progetti finiti nel nulla. Ma sono consapevoli tutti quei pargoli candidati consiglieri che sostengono la tua candidatura a sindaco? In aspettativa, forse, di tue elargizioni? Non avete, a volte, un po’ di vergogna per questa “eccellenza” prodotta dalla Pubblica Amministrazione? Mi hai fatto chiedere di oscurare gli articoli di cronaca e critica presenti nel mio socialblog… perché? Alle elezioni i cittadini dovrebbero conoscere la tua storia o no? La Magistratura ha dichiarato di essersi sbagliata. Cosa vuoi di più! Ma forse non sa che con te il Comune di Parma ebbe una deriva etica, mai vista prima. Se Ubaldi avesse indicato Maria Teresa Guarnieri anziché te, Parma non sarebbe stata commissariata. Purtroppo il ducetto di via Montanara amato dalla Parma della betoniera[LINK], ti lasciò alla fine del suo mandato una grave eredità che tu, per la tua ambizione personale, non hai però avuto il coraggio di denunciare [LINK]. No “PARMA, così non va”. Ti avevo dedicato un video [LINK]. Hai vinto l’elezione contro Peri facendo la battaglia sulla metropolitana che poi alla fine hai posto a referendum e non è stata, fortunatamente, realizzata. Ci saremmo trovati una città con cantieri aperti per anni. Lo sperpero è stato comunque notevole. La società Metroparma spa con Ettore Incalza dirigente del Ministro Lunardi, finita sotto inchiesta tra consulenze e progettazioni sarebbero stati spesi la bellezza di 30 milioni: per un’opera che non vedrà mai la luce. [LINK] 338 milioni di euro un progetto “avveniristico”. Lo si fa diventare cavallo di battaglia di una campagna elettorale. finanziamenti pubblici 172 milioni. Cifre da cocaina! Si chiamano gli amici degli amici alla greppia (circa 12 milioni di euro volatilizzati).
Producendo comunque un ricavo di 20 miliardi alla Pizzarotti assieme alle rosse Coopsette e Ccc., solo con un progetto di fattibilità, pagato dagli italiani non solo dai parmigiani [la stangata]. Come far sparire la ricchezza collettiva. La “Parma cantiere” mitica del fare betoniera è divenuta ora virtuale: meno opera più incassi, bastano i disegni e i contratti.
Sapevo di questa tua candidatura, ma mi hai chiesto di non scrivere nulla. E così, sbagliando, mi sono attenuto alla mia parola data. Di ricambio ho avuto qualche giorno dopo la lettera di un tuo legale che mi chiedeva di oscurare i miei articoli di cronaca e critica pubblicati riguardanti la tua Amministrazione per la legge sull’oblio, come se la gente non dovesse sapere la tua precedente storia (se la magistratura ti assolve, per suoi errori), i fatti restano. Sappiamo tutti che in Tribunale troppo spesso non emerge la verità, ma l’abilità di legali. Che tu abbia patteggiato è già una ammissione di colpa.
In quell’incontro non ebbi una buona impressione di te, riconobbi che la tua arroganza non era cambiata di una virgola, mi guardavi con lo sguardo, tra le lenti ambrate, sempre verso il basso o verso il nostro amico, se a questo aggiungi la voglia di far fessi gli altri con la tua solita furbizia, il quadro è completo. E poi sai solo copiare. Volevi fare il percorso di Ubaldi con Civiltà parmigiana (anche loro, però, ti hanno scaricato appoggiano Dario Costi, una vita dedicata alla raccolta fondi pubblici per il suo “Urban Center”) [LINK]; comunque tutta roba vecchia, Pietro, nulla di nuovo! Ti ascoltavo a malavoglia, avevo solo commiserazione per come sfogliavi a memoria il tuo discorso preparato senza convincermi. Ero venuto senza pregiudizio, dopo poche parole avevo già capito tutto… Il tuo progetto politico inesistente, teso solo ad accalappiare voti, attraverso gruppi tematici artatamente costruiti. A chiedermi cose scorrette. Questa mia impressione negativa, all’uscita, la comunicai subito al nostro amico in comune attraverso cui mi hai invitato all’incontro con te all’hotel Maria Luigia di Parma alcuni mesi fa. Un luogo a te già noto per gli incontri casuali con Nadia Macrì e i rapporti privilegiati con Antonio Costantino ex Presidente di Progess.[LINK]
Vedi Pietro non abbiamo bisogno che la Lega difenda in modo tardivo le tradizioni storiche del Regio, strumentalizzando questo in chiave solo elettorale. Le cose giuste si fanno e “non sappia la tua mano sinistra quel che fa la tua mano destra”. Ma vale solo per gli altri immagino!
Termino con il Teatro Regio, gli oligarchi russi hanno difficoltà ora a sostenere la Lega. Puoi sempre farti un giro all’hotel Metropol di Mosca e chiedere la consulenza di Savoini per la tua campagna elettorale, si sono specializzati.
Ma fortunatamente ora il Regio non naviga verso il default. Ma necessita solo di un altro direttore generale competente, che conosca la musica lirica e non confonda nel Ballo in Maschera GUSTAVO III re di Svezia con GUGLIELMO III che è stato un re inglese [LINK]. E non assecondi le pressioni di Bonaccini. Arrivando a cedere l’inaugurazione dell’unico Festival al mondo su Verdi al Teatro Comunale di Bologna. Con una amministrazione che non ceda alle pressioni politiche o di altri affari, come l’inutile vasca di espansione sul Baganza a Casale di Felino [LINK] che deturpa l’ambiente e non protegge i paesi a monte dalle eventuali piene[LINK]. Alla fine Vignali ha tolto la maschera del movimento civico e si presenta di fatto con Forza Italia senza la Lega [LINK], con un simbolo che è tutto un programma accostando il suo nome a quello dell’ex presidente: “Berlusconi per Vignali”. Siamo alle comiche. La Lega si dichiarerà successivamente [LINK] a tuo supporto alle prossime elezioni comunali di Parma con i suoi attuali Consiglieri Laura Cavandoli, Emiliano Occhi, Paolo Azzali… come in precedenza comunicato [LINK]. Pietro, dopo aver fallito la costruzione di una sua lista civica, su consiglio, forse, di amici influenti che ti vogliono bene, si è rimesso alla generosità di Silvio. A Parma una prova politica nazionale del nuovo centrodestra senza Lega e Fratelli d’Italia? Forza Italia solo con i piccoli alleati storici (Italia al Centro, Noi con l’Italia, Udc, Partito Europei Liberali e Popolo della Famiglia). A Pietro l’ardua sentenza!.. Con premio per le prossime elezioni politiche in caso di buon risultato. Dalle stalle alle Stelle? (Parma, 04 maggio 2022; aggiornato 11maggio).
LA LISTA DI FORZA ITALIA A PARMA A SOSTEGNO DI VIGNALI
Luigi Boschi
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Schiacciata dagli abusi del potere
Di gente infame, che non sa cos’è il pudore
Si credono potenti e gli va bene quello che fanno
E tutto gli appartiene
Quanti perfetti e inutili buffoni
Questo paese devastato dal dolore
Ma non vi danno un po’ di dispiacere
Quei corpi in terra senza più calore?
No cambierà, forse cambierà
Le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali
Me ne vergogno un poco e mi fa male
Vedere un uomo come un animale
Non cambierà, non cambierà
Sì che cambierà, vedrai che cambierà
Che il mondo torni a quote più normali
Che possa contemplare il cielo e i fiori
Che non si parli più di dittature
Se avremo ancora un po’ da vivere
La primavera intanto tarda ad arrivare
1991 Franco Battiato