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Tasse e Moneta a debito

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Tasse e Moneta a debito
Finché lo Stato si rende complice della truffa della moneta a debito, non può parlare di evasione fiscale! Tutta la moneta è emessa dal nulla, prestata addebitandola al valore nominale gravato da interessi, facendo crescere a dismisura il nostro debito pubblico (costretti a vivere sotto la debitocrazia). Tutto il denaro entra nella Comunità sotto forma di prestito ad interesse. (debito);
Per estinguere il debito (prestito + interessi), la Comunità deve restituire una quantità di moneta superiore a quella presente nel sistema economico reale;
la Comunità diviene insolvente e condizionata nella sua audeterminazione perché il debito è inestinguibile.

Sistema moneta a debito

 

 

 

 

 


La moneta deve essere accreditata; la Banca d’Italia riportata sotto il controllo del Tesoro; la BCE deve cambiare il paradigma monetario dell’Euro da moneta addebitata a moneta accreditata e nella proprietà devono essere presenti solo Banche Centrali di proprietà pubblica, non a controllo di banche commerciali. La moneta è sovrana e quindi di proprietà dei popoli non dei banchieri (il suo valore non è intrinseco, ma nasce da una convenzione sociale).
Questa narrazione degli italiani grandi evasori è divenuta la barzelletta degli ipocriti che tacciono la verità sulla moneta [LINK video]. È questo punto l’original skin (il peccato originale di tutti i mali). Vedere tre importanti politici sorvolare con l’elicottero sulle terre alluvionate [LINK video] senza che si parlasse della moneta a debito, o del patto di stabilità con il 3% di deficit sul PIL, viene il voltastomaco. Ursula non vogliamo altra moneta a debito, ma l’ Euro accreditato, lo dica alla sua collega Christine Lagarde. Vediamo cosa è successo in Romagna per l’indisponibilità di risorse finanziarie con propria moneta, per effettuare un vero intervento contro il dissesto idrogeologico del Paese. L’Italia è bellissima, ma è formata da un territorio fragile, franoso, con la presenza di frequenti terremoti, le montagne di tutto l’appennino, non solo quelle della Romagna, franano perché devono essere realizzati sistematiche cure e importanti opere di drenaggio di acque, non è sufficiente l’imboschimento, o il divieto di consumo suolo con nuove cementificazioni, non bastano le risorse concesse ai Comuni (anche nel parmense ne abbiamo di frane storiche a Corniglio, Sauna, Capriglio, Ravarano, Pietta e molte altre). Il secolare cambiamento climatico rende ancor più fragile il nostro territorio. La Sanità, la Scuola, è tutto un problema solo di stanziamenti economici (li hanno trovati però per l’assurda inoculazione di un siero sperimentale omnia omes (80% degli italiani ha il proprio sistema immunitario compromesso da questo siero anticovid. E sono già pronti a siringarli ancora a settembre (prof. Marco Bassetti dixit). Eppure sono moltissime le voci scientifiche che hanno denunciato la pericolosità, addirittura l’inutilità, proponendo invece una cura banalissima in presenza di  diagnosi positiva al covid (antinfiammatorio e antibiotico assunti tempestivamente e non come suggerito dall’indagato Ministro Speranza con il suo comitato pseudoscientifico con “la vigile attesa e tachipirina”, il metodo migliore per morire). Quanti si sarebbero salvati! Acquisti di sieri anti covid i cui costi sono stati secretati, addirittura in esubero. Che ora distribuiranno ai Paesi più poveri, così da contaminare anche loro. Le ruberie su presidi sanitari, i banchi a rotelle… (by “l’oculato” commissario Arcuri l’ex marito di Myrta Merlino), poi sostituito dall’integerrimo alpino, sempre in divisa, come se fosse al fronte, Generale Figliuolo, esperto in logistica, ne siringava 350/500.000 al giorno! Per avere una sottomissione, di fatto obbligatoria, a questa soluzione, si inventarono pure il greenpass.   
Gli italiani non sono degli evasori, ma persone con grandi capacità, progettualità, inventiva, ma per anni, e ancor oggi, siamo stati soggetti alla truffa della moneta a debito, ma pure a una imposizione di assurda austerità che ha impedito la giusta e corretta autodeterminazione economica e democratica, interventi di solidarietà e di sistema nei Paesi più deboli con adeguati interventi strutturali. Pensiamo prima alla sicurezza di tutto il nostro territorio, poi penseremo al ponte di Messina che prima di partire è già costato 300 milioni di euro. Fossero stati spesi in Romagna o nelle vie di trasporto in Sicilia!!
Melonise lei vuole liberare la cultura italiana da un sistema di potere”, come dice vigorosamente in un suo comizio, vorrei che lei liberasse l’Italia dall’intollerante moneta a debito. Questa è la più grande rivoluzione che lei potrebbe fare, non  quella di cambiare il poltronificio RAI funzionale alla sua narrativa o di quelle delle società partecipate con logiche spartitorie della sua maggioranza (e parla ancora di meritocrazia). Ma, purtroppo, non lo farà perché non ha l’autorevolezza e il coraggio per farlo! Per fare una rivoluzione monetaria occorrono dei veri leader, non brave majorette della Garbatella, o stimati banchieri, e di questo, purtroppo, continueranno a pagarne le conseguenze i cittadini italiani, tenuti nell’ignoranza da un sistema informativo nazionale che tace. E avremo perso altri 5 anni, se reggerà per tutto il suo mandato elettorale. Continuare con la moneta a debito significa default e malessere di vita. Vedremo, Presidente Meloni, se dopo la sua Presidenza, la vita degli Italiani migliorerà non solo in termini numerici. Bob kennedy sul  PIL: “Il PIL misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani”.[LINK video] [Doc. PDF]
E c’è un solo modo: la moneta accreditata o sovrana per toglierci dalla sudditanza della debitocrazia. Ed è anche l’unico modo per una vera grande Europa dei popoli. (Parma, 27/05/2023)
Luigi Boschi

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