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UDP: “L’oro politico” di Parma, in gita col PD, la miseria di una campagna elettorale

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Parma Piazza Duomo votare

Come promesso pubblichiamo le nostre riflessioni e idee sulle Amministrative 2017 a Parma
UDP: “L’oro politico” di Parma in gita col PD: “Parma protagonista”(!), dentro Scarpa suoni l’arpa e mangi la carpa macerata in carpione.

L’assenza purtroppo di vere alternative hanno posto Scarpa, a sua insaputa, come l’ultima chance contro Pizzarotti. Non per meriti, né per il progetto politico (per ora inesistente), solo per la sua faccia che risulterebbe una immagine positiva e di fiducia… anche se decade nello scontro dialettico. Se Scarpa perderà le elezioni, come possibile che sia, dovrà imputare solo a se stesso la responsabilità. Si avvia ad essere anche nel 2017 un’altra sconfitta elettorale consecutiva per il PD (1998; 2002; 2007; 2012, 2017).

L’ultimo ad aggregarsi alla banda dei civici PD di Scarpa (un modo nuovo per riuscire a fare della politica una impresa da trattoria dei servi) è stato Pellacini che dopo “lunga riflessione” maturata in etilene: con Alfieri no, non vorrei passare il dopo lavoro a fare la ronda nei quartieri; con Pia Russo? Non mi garantisce di arrivare in Consiglio. Quindi, dopo lungo confronto con i suoi rimasti al bar (eravamo 4 amici al bar… Son rimasto io da solo gli altri sono tutti quanti a casa…)  Avrà capito che da solo forse non sarebbe arrivato nemmeno in Consiglio; con la Cavandoli? Mi piacerebbe, ma come faccio!… la Cavandoli, potrebbe essere la sorpresa (un tentativo di riunire e ricostruire il centro-destra a Parma). Così come i 5 Stelle appoggiati da Beppe Grillo (furioso contro Pizzarotti. Il leader genovese non mancherà di tornare a Parma per non perdere la faccia in vista soprattutto delle elezioni politiche, anche se quel che voleva ottenere da Parma lo ha già ottenuto con la vittoria del 2012). Greci? Un giustizialista…sono un garantista. E allora voilà eccomi qui Monsieur e Me dame il vostro nuovo Macron (anch’io vengo dalla banca, non Rothschild come lui, ma pur sempre una sua banca)“in cammino” o “en marche!” (uno slogan che va di moda, adottato anche da Renzi e da Pizzarotti oltre che dal candidato francese) con voi scarpiani in carpione per una nuova esperienza in opposizione, se mi va bene.

Che tutti i civici si ritrovino ora, solo a elezioni imminenti, mi pare cosa di convenienza, niente a che fare con il bene comune della città o per un progetto politico. Perché a Settembre/Ottobre 2016 Ghiretti, Guarnieri, Pellacini non hanno costituito loro un soggetto politico nuovo con un loro progetto politico per la città? Cosa aspettavano l’ingegnere delle perizie Scarpa del genio pontieri per un ponte tra civici e PD? Un modo di perdere ogni vera identità civica e divenire organici al PD. La loro autorevolezza non è comparabile a quella di Ubaldi che sapeva tener testa a quelli del centrodestra da Villani a Buzzi, da Guasti a Moine. Questa riciclata troupe di politicanti “civici” con la maschera del PD dell’ultima ora sono divenuti adesso organici al PD. Scarpa in particolare confermato anche da Cuperlo [LINK] “da solo il PD non ce la farebbe”. Un conto sarebbe stato fare una alleanza elettorale tra civici e PD funzionale alle elezioni, altro divenire parte del “sistema PD” con tutto quel che ne comporta in credibilità politica a favore dei cittadini e della città. Fin dalle Primarie, che con ogni sforzo (senza riuscirci), hanno tentato di far passare come Primarie del centro sinistra di Parma, ma sono rimaste le primarie del PD. L’euforia della partecipazione alle primarie nazionali del PD, fa ora loro dimenticare le recenti sonore sconfitte. Renzi disse pubblicamente anche in Senato, che se avesse perso il referendum non solo si sarebbe dimesso, ma avrebbe considerata conclusa la sua esperienza politica per il valore della dignità [LINK]. Certo 2 milioni di partecipanti sono una cifra importante, comunque in forte calo rispetto alle precedenti del 2013. E’ bene ricordarlo che i votanti in Italia sono circa 57 milioni. Quindi hanno partecipato poco più del 3,15%. Nessuno dei tre candidati (Renzi, Emiliano, Orlando), ed è vergognoso, ha posto il problema del ritorno alla sovranità monetaria, a una seria revisione del sistema contabile bancario, e sul “detestabile” debito pubblico. Dal 1980 ad oggi da signoraggio monetario (moneta a debito) lo Stato Italiano ha pagato 3.500 miliardi di soli interessi sul debito pubblico (attualmente di circa 2.300 miliardi) [LINK]. L’Italia se avesse voluto, avrebbe potuto (come potrebbe farlo tuttora) risparmiare la quasi totalità degli interessi corrisposti alle banche commerciali private (dal 2007 al 2017) nazionalizzando un istituto di credito oppure creandone uno ex novo funzionale allo scopo. Le norme del Trattato di Lisbona entrato in vigore il 13/12/2007 consentivano infatti a uno Stato di approvvigionarsi del proprio fabbisogno finanziario direttamente presso la Banca Centrale (BCE) eliminando il rilevante onere  dell’intermediazione parassitaria delle banche commerciali preposte [DOC.PDF].  
Trattato di Lisbona cap 19 art.21 “Operazioni con Enti Pubblici” 21.1;21.3 –LINK – (vedi pag 11 e 12 di 24) – [21.1.  Conformemente all’articolo 101 del trattato, è vietata la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia da parte della BCE o da parte delle banche centrali nazionali, a istituzioni o agli organi dell’Unione, alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di settore pubblico o ad imprese pubbliche degli Stati membri, così come l’acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della BCE o delle banche centrali nazionali.
21.3.  Le disposizioni del presente articolo non si applicano agli enti creditizi di proprietà pubblica che, nel contesto dell’offerta di riserve da parte delle banche centrali, devono ricevere dalle banche centrali nazionali e dalla BCE lo stesso trattamento degli enti creditizi privati]. 
Circa 1500 miliardi di denaro estorto, quindi, ai cittadini per regalarli agli usurai banchieri monopolisti delle banche centrali mondiali. 
Un trasferimento di ricchezza inaccettabile! E’ una cosa delinquenziale che gli italiani non avrebbero dovuto pagare. E vi sarebbero le soluzioni economiche e giuridiche per smettere di pagarli, azzerare l’illegittimo debito pubblico creato in violazione della volontà popolare e della Costituzione e chiedere le azioni di responsabilità per il danno erariale provocato. Gli Italiani non devono niente a nessuno in quanto nessun trattato e nessuna legge attribuisce all’attuale BCE (banca privata) la proprietà giuridica della moneta all’atto dell’emissione… “la moneta prima ancora di essere un fatto economico è un fatto giuridico, pertanto mancando il requisito della certezza del diritto nessuno può stabilire chi è il creditore e il debitore della moneta Euro” [LINK]. E’ bene ripeterlo: Il debito pubblico è illegittimo, appunto, in quanto prodotto da signoraggio, da moneta a debito e senza la volontà popolare, in violazione del diritto e delle norme costituzionali.

 I soci della BCE
E non ha senso chiedere agli italiani altri sacrifici, quando con il ritorno della moneta sovrana e l’azzeramento del debito pubblico (perché “detestabile” LINK) l’Italia rinascerebbe. Questa si chiama delinquenza! Questi signori della morte hanno ridotto un Paese della felicità e della bellezza in un inferno.Dati ISTAT  Mai così tanti suicidi in Italia.

Ritornando alle nostre prossime elezioni Amministrative, Ubaldi del ’98 (pur non condividendo la sua Parma cantiere, in particolare nel secondo mandato) avrebbe fatto di Scarpa &C. scarpette nel piatto. Sarebbero stati tutti inesistenti.
La pochezza della nostra classe dirigente ora produce queste assenze politiche. A fronte di una crescente complessità la politica risponde con banalità sterminate e, in ultima chance, il riciclo degli stessi, davanti o dietro le quinte. Chi ha potere non ha bisogno del voto: lo usa!

Una campagna politica elettorale, ridotta a cosa loro, da pinocchi tra i balocchi non per la collettività

A una campagna politica amministrativa così misera non avevo ancora assistito. Sarà merito del digitale o per la pochezza dei candidati? In campo una operatività da vecchia politica parassita, da consorteria, senza contenuti, frasi fatte vuote, copia e incolla, riciclo della politica. Chat chiuse, Facebook, Twitter… piazze virtuali in sostituzione del rapporto personale. “Se la tecnica è il messaggio”, questi ancora non sanno nemmeno costruire e veicolare il messaggio con la tecnica.
Da Scarpa (l’ingegnere dell’Università di Genova, non un diplomato Ipsia), ma anche dagli altri, non ho ancora percepito un concetto nuovo di città. Il suo slogan: “Parma protagonista” de che? “A passo di gambero!” Una città che continua a impoverirsi e immiserirsi sempre più, con le Istituzioni allo sbando pronte per essere quanto prima privatizzate. E sono diversi i predatori in allerta per il ricco bottino delle piattaforme digitali pubbliche. E’ la battaglia per la conoscenza dei nostri tempi.
A fronte di una rottura antropologica, non c’è un nuovo modello operativo politico che sappia interpretare il nuovo pensiero della società digitale in un ambiente intelligente tutto interconnesso. (Se ne parlava già a Parma in Digitalcity nel 1999 LINK). Siamo di fronte a una pochezza sconcertante: tutto ridotto a vincere o perdere. Si incoronano di vittorie di Pirro con la città che cola a picco. Mi scriveva Scarpa a fronte della mia perplessità sulla conduzione della sua campagna elettorale: “ho stravinto le primarie e vincerò anche le elezioni”. Senza il coraggio di intervenire e di dichiarare la verità. Con temi, tempi e impegni precisi…. parole al vento. Una sana e seria Amministrazione deve produrre le condizioni per il benessere della collettività, altrimenti perde il suo senso di esistere. I preoccupanti dati della nostra società richiedono interventi urgenti. 
Ad esempio:
1) In due anni sconfiggeremo la povertà assoluta in città;

2) Entro i 5 anni di mandato ci impegniamo per la “prima casa per tutti” come diritto di civiltà; stop agli sfratti per morosità non responsabile;

3) A fronte di oltre 360.000 nuovi casi di tumore all’anno in Italia [LINK] e un costo di 124 miliardi di euro annui nei paesi dell’Unione Europea [LINK], si potrebbe ottenere un risparmio di 7,6 miliardi attraverso una piena attività preventiva con adeguata formazione su ciò che si mangia e beve [LINK]… ma qui  si incentiva invece lo Streetfood e il cibo per l’obesità e la cancerosità, ed ogni occasione è buona per promuovere ubriacature collettive con barili di birra in luoghi storici come la Pilotta: al danno alla persona, si aggiunge quello al patrimonio pubblico [LINK]. Perché non vogliamo divenire la città della salute, in cui il tumore per quanto possibile lo si previene in modo efficace prima ancora di curarlo? Ad esempio incentivando pratiche di consapevolezza alimentare e salutistica fin dalla scuola coinvolgendo i genitori. Una città con sistemi intelligenti di assistenza alla vita, con servizi preventivi per evitare il degrado. Un ambiente dotato di sistemi intelligenti, per una città del benessere, delle conoscenze, della solidarietà. Con un ospedale di eccellenza. E una Università degna della sua secolare storia. 
Ma si preferisce sostenere il paradiso di Pistoletto [LINK], con grande sdegno del progettista Mario Botta [LINK] “Gola Gola”[LINK] e simili ripetitive abbuffate
(contro ogni indicazione dell’OMS), senza alcuna attenzione al benessere degli animali stipati criminalmente in allevamenti lager [LINK]. Snaturati nella loro espressione di specie. Non ho visto alcun programma sul benessere animale. Qui indichiamo il nostro Manifesto [LINK] e la nostra Carta [LINK].   
Perché non si propone un Comune intelligente, organizzato che ha cura del suo patrimonio, dei suoi parchi e dei suoi abitanti a cui garantisce soluzioni anche preventive?

4) Comune e cittadini devono cooperare insieme, come dice Papa FrancescoNo all’economia dell’esclusione e dell’iniquità, produttrice di crudeltà e degenerazioni di violenza;  “il Denaro deve essere al servizio dell’uomo”, di chi lo produce realmente, ossia i cittadini, non le organizzazioni finanziarie mondiali. Predatori di vita! Quando il denaro comanda, l’uomo ne diviene servo. Ed è ciò che sta accadendo. Siamo alla posposizione di strumenti e obiettivi. La storia si ripete. Nella società della tecnica, sostiene Emanuele Severino, la tecnica da strumento diviene obiettivo. Le ideologie del passato stanno su un piano inclinato in caduta libera. La società della tecnica non si pone come obiettivo il profitto, ma la riproduzione di se stessa. E nessuna realtà istituzionale e di capitale è preparata a questa rivoluzione digitale. Scrive Severino: “La tecnica è destinata al dominio…non è vero che l’ uomo della civiltà e della tecnica non conoscerà più quel che è bene e quel che è male. Saprà invece che bene è ciò che accresce la potenza, male ciò che la diminuisce… Oggi capitalismo e tecnica sono certamente uniti. Ma che il cavaliere sia unito al cavallo non vuol dire che egli sia il cavallo. E il cavallo (la tecnica) va rendendo sempre più difficile restare in sella a tutti i cavalieri che vorrebbero guidarlo di qui o di là”[LINK]. “Oggi viviamo visibilmente circondati dall’ottusità, dalla volgarità e dalla superficialità, che però non stanno sospese nel vuoto, ma sono i parassiti delle ideologie al tramonto e delle forme immature che la maturazione della nuova forma di civiltà toglie di mezzo” (Emanuele Severino). 
La società della tecnica impone un risveglio di consapevolezza, un nuovo livello di coscienza individuale: pensarsi e vivere come spiriti liberi in dialogo con l’universo, offrire il meglio di sé a se stessi e agli altri. Uno spirito non settario, non conflittuale, ma pacifico e cooperativo, universalmente connesso. Come il sistema cellulare del nostro corpo.

5) Aprire il Comune ai cittadini per fornire una vera trasparenza, non solo enunciata, delle scelte istituzionali; valorizzazione della dirigenza e degli impiegati, trasparenza delle mansioni di ognuno nei confronti interni e nei rapporti con la città; i casi come quelli di Marta Segalini [LINK] o di Giovanni De Leo [LINK] non devono ripetersi;

6)giubileo amministrativo, ossia una sanatoria per i più poveri delle sanzioni amministrative;

Insomma un impegno per la città del benessere, delle conoscenze, della solidarietà. E questa diverrebbe l’agenda politica tracciata con una operatività culturale e politica diffusa in cui tutti sono chiamati a partecipare.

Si assiste invece alla saga dell’ipocrisia.
a) Nessuno (ad eccezione di Laura Cavandoli che per ora ha chiamato ad un incontro pubblico, non molto riuscito, il prof. Claudio Borghi Aquilini sul tema monetario), che abbia dichiarato nei punti di programma il confronto con il sistema bancario sul reale dovuto (anzi, i bancari numerosi sono presenti nelle liste a supporto di Scarpa: dovrebbero essere forse loro, come sostiene Ghiretti “il futuro” del suo movimento?); la revisione del debito pubblico non è quello raccontato da Pizzarotti [LINK]; la realtà è un ‘altra [LINK]. La denuncia dei bilanci delle banche che nascondono con i loro artifizi contabili i veri utili. Il Sindaco di Parma ad oggi ha omesso di effettuare la “segnalazione qualificata” all’Agenzia delle Entrate o alla GDF in funzione della legge di stabilità 2015 (articolo 1, comma 702, legge 190/2014), con riferimento agli anni 2015, 2016 e 2017, che ha portato al 55% la quota spettante ai Comuni sulle maggiori somme dei tributi statali riscosse in conseguenza della loro partecipazione all’attività di accertamento fiscale svolta attraverso la “segnalazione qualificata” [LINK], anzi ha smantellato di fatto l’ufficio tributi [LINK]. Le banche operanti sul territorio comunale possono rientrare nel caso previsto di “soggetto svolgente attività diversa da quella dichiarata”, infatti le banche creano denaro dal nulla, il 97% della moneta scritturale bancaria è priva di copertura (denaro che non possiedono prima di prestarlo), e tale illegittima attività di emissione non è dichiarata nei libri contabili e nei bilanci presentati. L’attività formalmente dichiarata dalle banche è solo quella di intermediazione finanziaria e non quella di emissione di denaro digitale in euro. Tale denaro, d’altra parte, se non iscritto all’attivo di bilancio, prima di essere prestato, falsifica totalmente la dichiarazione annuale dei profitti di esercizio. Esperti contabili quantificano l’ammontare degli utili annuali delle banche italiane, creati con denaro virtuale, non iscritto a bilancio (e pertanto fuori dal controllo democratico e fiscale), in oltre 1.800 miliardi di euro. Questa truffa se segnalata e perseguita farebbe entrare nelle casse del Comune di Parma cifre molto rilevanti nell’ordine di miliardi di euro.
A questo si dovrebbe aggiungere la revisione di tutti i conti correnti aperti del Comune e delle sue partecipate, l’annullamento dei derivati sottoscritti (perché oggetto di truffa e quindi non dovuti). Vista la cifra consistente che si sarebbe potuta ricavare da queste azioni ci si chiede perché il sindaco Pizzarotti non le abbia messe in atto. Era suo dovere di competente e responsabile Amministratore farlo, non sua facoltà, potrebbe essere passibile ora anche di omissione di “segnalazione qualificata” e del conseguente grave danno erariale arrecato. Più comodo far pagare il debito ai parmigiani e… non entrare in conflitto con i poteri di comando e accontendosi di briciole nelle sponsorizzazioni di qualche misera, decorativistica, insignificante manifestazione, anziché chiedere il dovuto per il “benessere” dei cittadini e delle casse comunali. Eppure nonostante l’importanza negli aspetti economici e finanziari pubblici derivanti, che solleverebbe i cittadini dalle difficoltà, nessun candidato ha inserito questo aspetto nella sua agenda amministrativa.
 
b) La riqualificazione dell’organizzazione Comunale con valorizzazione delle risorse interne e costruzione della piattaforma gestionale del Comune online: una piattaforma digitale in diretta con i cittadini per la cooperazione con la città. Il comune diviene una grande redazione organizzata per aree di competenza che aggiorna quotidianamente le informazioni e i dati di tutta la macchina comunale per la trasparenza amministrativa (LINK ) documentale e informativa per le necessità dei servizi ai cittadini.

c) Manca una visione urbanistica di insieme di tutta la città nel contesto della mobilità internazionale e nazionale. L’ex Scalo merci avrebbe dovuto essere abbinato alla stazione ferroviaria per la gestione del collegamento con la stazione e il porto di La Spezia dove attraccano le navi di Costa Crociere. Un hub con tutti i servizi turistici per la città e la provincia… Invece vogliono trasformarlo in presidio per la Polizia Municipale che potrebbe essere trasferita dall’attuale via Reggio nelle aree dismesse della TEP o al Wopa nel quartiere Pasubio [LINK], quartiere cementificato invenduto, dove l’insediamento di una organizzazione con attività stabile renderebbe vivo quel deserto e la sola presenza della PM potrebbe svolgere di per sé un presidio e un deterrente importante per allontanare le bande di criminali e spacciatori che si aggirano in quella zona.

d) Un progetto culturale non solo riconducibile ad eventi, quindi, ma di capacità produttiva esteso a diverse aree. Portare a termine il teatro delle culture popolari [LINK]; la rivisitazione progettuale e funzionale di tutto il piano zero della Pilotta, con spostamento del monumento a Verdi nel piazzale Bodoni, oggi occupato da un parcheggio; venendo dalla stazione alla fine di via Verdi si incrocia via Bodoni con il piazzale attiguo; monumento Verdi che annuncerebbe l’ingresso alla città della musica e introdurrebbe al Centro storico culturale della Pilotta; un impegno preciso cosa farne dell’inutile e costoso Ponte Nord lasciato in questi anni al degrado! Compresa la deroga ministeriale necessaria per gli edifici sopra i corsi d’acqua.  

L’ex ostello della Cittadella deve essere funzionale al Parco dello sport, quale la Cittadella è divenuta per tutti i parmigiani [LINK] e non la cittadella dei ragazzi, sarà anche loro per pratiche sportive.

e)Una Green line che colleghi tutti i parchi della città comprendendo l’alveo del torrente Parma che nel progetto dell’arch. paesaggista Umberto Rovaldi dovrebbe collegare in un percorso ciclo-pedonale la città con la Reggia di Colorno e Sala Baganza.

f)Una nuova progettualità per prevenire le esondazioni del Baganza. L’attuale progetto della Cassa di espansione eccessivamente costoso (circa 55 milioni di euro) e impattante nella zona di Casale di Felino è stato bocciato da tutti [LINK]. Ma la politica prona ai signori del cemento fa finta di non sentire e produce incontri di propaganda e manipolatori anziché di confronto [LINK].  La normativa europea e nazionale prevede che la consultazione dei cittadini sia contestuale all’elaborazione del progetto ed alla normativa di VIA, mentre i cittadini di Casale di Felino hanno avuto notizia del progetto della cassa di espansione sul torrente Baganza soltanto a cose fatte. E si chiedono come mai lo Studio di Impatto Ambientale (SIA) non abbia preso in considerazione un progetto preesistente della Provincia, che prevede 3 casse d’espansione lungo l’alveo del torrente tra Calestano e Collecchio. Opere meno impattanti sull’ambiente e sul loro territorio. Al posto di un grosso manufatto 3 piccole casse lungo l’alveo. Perché non se ne è discusso prima? Perché non discuterne ora?

g) Se Parma si vuole connotare come città della Musica dovrà darsi almeno una Agenzia istituzionale per la Musica con un responsabile riconosciuto a cui tutti possano fare riferimento. Sviluppare il progetto digitale del “Parco della musica dei luoghi verdiani”: Parma insieme con Busseto e Piacenza [LINK].
Non è più sostenibile che l’Assessore alla cultura sia parte del CDA della Fondazione Regio ossia che il controllore sia componente attivo del controllato; o l’uno o l’altro, così come è attualmente con la Ferraris, il conflitto è palese.
   
h) Una mobilità con collegamenti in tutta la provincia (Valparma, Val D’Enza, Val Baganza, Valtaro; Fidenza, Busseto, Salsomaggiore; Colorno) con carsharing distribuito anche nei maggiori centri in Provincia, collegati con i bus interprovinciali.

i) Mercato agroalimentare coperto nell’Oltretorrente:
Un mercato comunale coperto dei prodotti agricoli, degli orti e dei campi dei nostri agricoltori, commercianti dell’ortofrutta, ecc; in cui si possono trovare anche le nostre culture gastronomiche con tavoli per la degustazione e prodotti da preparare al momento come centrifugati, zuppe, assaggi di cibi particolari non solo locali. Si tratta di trasferire i banchetti del mercato di piazzale Inzani anche nell ‘area mercatale coperta dove c’era il supermercato, trattando con la proprietà l’affitto e trovare un accordo sul contributo dei singoli espositori. Se ben strutturato, organizzato e proposto, potrebbe diventare un centro vitale rigeneratore di tutto il quartiere Oltretorrente con di fronte il cinema d’Azeglio. Dovrebbe infatti restare aperto anche la sera. Diventare un centro di aggregazione e socializzazione evitando movide, e rassicurando i residenti. 

Una campagna elettorale, invece, quella di Scarpa, senza idee e vera informazione, deludente, se non di quisquiglie o litigi senza vera partecipazione, ridotta a incontri propaganda senza condivisione, con adozione di cenacoli chiusi e ciechi in cui hanno elaborato, fatto e disfatto tra loro senza un vero confronto. Tutto ridotto a propaganda di ciò che in pochi avevano già deciso: dal programma alle liste. Come al solito le decisioni sono prese altrove (l’articolo del 3 maggio 2017 a pagina 6 della Gazzetta di Parma “Laguardia candidato a sostegno di Scarpa” è la prova che i poteri della città stanno virando su Scarpa e l’ex procuratore capo è un loro uomo, ne ha dato dimostrazione, probabilmente, durante il suo esercizio, da loro infatti, ora, celebrato, dimenticandosi volutamente dell’affaire SPIP). L’ingegnere candidato è già un’altra pedina di servizio a chi tira le fila in città.

Laguardia e Paolo Scarpa

Nulla di nuovo per i parmigiani che da decenni subiscono. Scarpa e il PD non faranno mai nulla contro le Banche e i poteri della città, ne sono l’espressione. Se da candidato sindaco Scarpa risulta quasi irraggiungibile e la sua agenda è gestita dall’ufficio stampa, si può immaginare cosa sarà da Sindaco. Si meriterebbero solo una grande, massiccia astensione democratica dal voto del prossimo 11 giugno 2017, come segnale di rottura con il passato, di discontinuità con l’oligarchia parmigiana. Una astensione rigeneratrice per la città che sembra non avere scampo dall’assedio in cui è stata cacciata da anni. Volendo fare un paragone con il mercato: solo l’astensione dai consumi può indurre una azienda a modificare i suoi prodotti. L’uso dell’esercizio democratico del voto diviene lo strumento diabolico per la loro legittimazione del potere di controllo sulle istituzioni. Il voto in questo contesto diviene inutile! Funzionale solo al mantenimento del regime usurocratico dei predatori di vite. La democrazia è altra cosa, è sovranità politica, monetaria e territoriale del popolo sancita dalla Costituzione. Se le elezioni servissero a modificare questo paradigma di potere oligarchico sedimentato non le farebbero fare. Sono ormai l’esercizio popolare della finzione democratica. Del voto popolare ne han fatto un harakiri per gli ingenui cittadini. Hanno trasformato le elezioni (un diritto) in un autolesionistico suicidio democratico collettivo. Scarpa mi ha deluso, non mi convince più e così pure le liste in suo sostegno (ma proprio per l’appoggio di parte dei poteri forti della città, potrebbe ancora farcela, nonostante la scarsa e deludente campagna elettorale fin qui condotta e le sue, solo sue, scelte improvvide. Ma le perderà!) 
Al primo turno, per chi andasse a votare vorrei ricordare l’importanza e la possibilità del voto disgiunto: ossia la scelta dei consiglieri disgiunta rispetto alla scelta del Sindaco. L’elezione del Consiglio Comunale infatti è istituzione diversa rispetto a quella del Sindaco. Al ballottaggio, invece, si sceglierà solo tra i candidati Sindaco. I Consiglieri si eleggono solo al primo turno. Purtroppo per la sciagurata legge per l’elezione del Sindaco esiste un eccessivo premio di maggioranza (60% dei seggi LINK DOC.PDF) che garantisce la governabilità, ma non la democraticità.[LINK] Il ruolo dell’opposizione, infatti, è divenuto marginale. Sta, a questo punto, negli elettori al primo turno non dare un eccesso di potere ai Sindaci facendo scelte incrociate. 

Si sono svolte le Primarie comunali inutili se non per le casse del PD, che ha incassato l’obolo (oltre 12.000 euro), una “camuffatura per l’inganno democratico”, ridotte poi a confronto di facce e veleni anziché contenuti. E c’era già chi pensava alle politiche nazionali o a incarichi regionali [LINK]; [LINK]. Dopo le Amministrative lo si potrà constatare. Tutto si riduce alla ridistribuzione delle pedine sulla scacchiera funzionali ai poteri di comando.  

A pochi giorni dalle elezioni a fronte di un sistema politico –finanziario che opprime e uccide cosa fanno gli autocandidati e gli Amministratori uscenti? Sono l’espressione della miseria culturale e civile (fatte salvo rare eccezioni) di questa città. Della morte annunciata del nostro Paese conquistato da bande criminali: Banchieri e malavita organizzata, affossato dalla moneta a debito. Anche lo sciagurato e nostro ex alleato dittatore Hitler dopo il disastro della repubblica di Weimar (1919-1933), capì la necessità di riappropriarsi della sovranità monetaria tedesca, senza la quale nessuno Stato può realmente emanciparsi e considerarsi libero e sovrano.“Il sistema economico deve essere al servizio del popolo e la moneta al servizio dell’economia” (NdR e non viceversa come è attualmente) “Per la comunità popolare non esiste il valore fittizio della moneta, ma i risultati del lavoro produttivo che è ciò che conferisce alla moneta il suo vero valore. Questa produzione rappresenta la primaria copertura di una valuta e non di una banca o una riserva d’oro”.(dal discorso da lui pronunciato al Reichstag Tedesco il 30 gennaio 1937) [LINK]. Un modello monetario copiato da quello del Presidente degli USA Abraham Lincoln [LINK]

In Italia dopo aver svenduto l’industria pubblica, abdicato alla sovranità monetaria ci han ridotto in miseria alla mercé di una moneta privata a debito che ha prodotto un indebitamento pubblico inestinguibile da ripudiare (poiché debito detestabile e opera criminale). [LINK].
Con voi Amministratori uscenti e candidati non si va da nessuna parte se non al cimitero dei morti viventi. L’unica via di uscita è espatriare. Siete solo una finzione democratica. L’oro di Parma risiede nel suo quadrato romano, nei suoi monumenti storici. Nelle sue opere artistiche presenti in città. Tutto il resto è una inutile, costosa vanità e una predazione continua a tutta la collettività. Mi ripeto, Scarpa mi ha deluso, non mi convince più, e così pure le liste in suo appoggio.

Se foste medici, chi verrebbe da voi a curarsi? Nemmeno i votati alla morte certa.
Nulla di nuovo. Ho letto e udito solo banalità. Non ci sono principi attivi. Solo macchiette con copioni definiti altrove non con gli elettori.
Non c’è dialogo, né confronto, né partecipazione, né condivisione. Un vecchio modo di far politica che intossica chi è già sofferente. A poco più di un mese dalle elezioni non c’è niente! Mentre la macchina finanziaria raccoglie gli ultimi resti del bottino dei proci. Fiere di Parma svenduta per investire nel buco nero di Fiere Bologna [LINK] e Aeroporto di Parma [LINK]. Svendita dell’Autocisa al Gruppo Gavio. E’ la rapina finale ai parmigiani di Pizzarotti (complice Bonaccini) prima del disastro totale. Dal 2002 una discesa libera al peggio, camuffata da decorativismo e sprechi di cui i cittadini pagano il conto al posto di coloro che han prodotto il debito. (Parma, 30/04/2017; aggiornamento al 6/05/2017)

Luigi Boschi
Unione Democratici di Parma (UDP)

PS: ultima ora. Laguardia già pronto per la gita elettorale; dall’areo di Tanzi alla corriera del PD, posto davanti a fianco dell’autista Scarpa… Avanti, va bene così! E’ il nuovo che avanza.
L’ex capo della Procura di Parma è colui che su indicazione del suicidario PM Paolo Scippa ha sequestrato (poi dissequestrato dal Tribunale del Riesame) uno storico blog informativo non condizionato, né omologato ai voleri dell’informazione di regime, ma improntato ai valori dell’informazione libera (verità, pluralità, senza compromessi, pungolo per i potenti, che rompa il muro dell’omertà), princìpi indicati pubblicamente anche di recente  dall’ ex Magistrato, Presidente del Senato, Pietro Grasso [LINK]. 
Vista la presenza del dottor Gerardo Laguardia ex Capo della Procura di Parma nella lista di Scarpa (cosa che personalmente da un punto di vista etico, non condivido, e con me pure Piercamillo Davigo Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati LINK, “penso che i giudici in politica non dovrebbero entrarci mai!” l’esempio poi di chi lo ha fatto, ad oggi, non è incoraggiante, salvo De Magistris); al dottor Laguardia chiedo perché non ha mai indagato sulla scandalosa e acclarata truffa monetaria e bancaria? E poi, ci racconterà finalmente tutta la verità sulla Spip? [LINK]

“Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che rimette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l’arbitrarietà, la follia e il mistero”. (Pier Paolo Pasolini)  

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