PARMA MEMORIA STORICA
Plaudo alla iniziativa editoriale storica della città dalle sue origini, recentemente presentata e che da tempo anch’io in più occasioni avevo sollecitato. Un importante progetto che non dovrebbe restare isolato nei libri editati, ma collegato a un progetto filologico della città e del territorio, a istituti, archivi, musei, istituendo poi un adeguato luogo della memoria civica e promuovendo la raccolta organizzata di materiale e collezioni anche private. Una città senza memoria è una città senza identità, un guscio vuoto. La memoria è La realtà non la si studia più: si dà per scontato di sapere, di intuire, di rappresentare. Ma studiare è un’altra cosa. Le città, come ogni altro organismo vivente, sorgono, costituiscono gradualmente un’identità propria, si ammalano, possono essere curate o distrutte o abbandonate, morire con la civiltà che le ha espresse, o morire ammazzate dai bombardamenti oppure, nella città moderna, possono essere soffocate dalla congestione del traffico, lacerate da assurdi interventi urbanistici, disintegrate da un moltiplicarsi di circoscrizioni, di città-strada. Ne è un esempio la via Emilia…che non c’è più!!
Credo che questo progetto storico della città andrebbe ampliato nell’ambito dell’editoria online sul modello di Wikipedia, in grado di cogliere la partecipazione collettiva ed essere in continuo aggiornamento e divenire in rete. Ampliato quindi a video con docenti universitari che raccontano le pagine di storia di questa Città, della Provincia. Interviste a testimoni del novecento e contributi degli abitanti o di chi ha vissuto a Parma che consentano di documentare la memoria storica e gli aneddoti del nostro luogo. Come si è passati dalla civiltà contadina a quella industriale a quella postindustriale. Testimonianze che corriamo il rischio di perdere per sempre.
Se la storia è vita in divenire, internet ne costituisce la tecnologia per elaborare in modo dinamico i contenuti della memoria di un luogo che non può essere oggi relegata a un piano decennale di editoria cartacea. (Parma, 16/06/2007)
Luigi Boschi