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MASCOLO, MOLOSSI E L’OTR
“Una inchiesta giornalistica è la paziente fatica di portare alla luce i fatti, di mostrarli nella loro forza incoercibile e nella loro durezza. Il buon giornalismo sa che i fatti non sono mai al sicuro nelle mani del potere e se ne fa custode nell’interesse dell’opinione pubblica”
Giuseppe D’Avanzo
Ciò che avvicina Molossi a Mascolo sembra sia la comunanza musicale nel sostenere di fatto l’OTR srl (orchestra Teatro Regio di Parma srl– detti Pellegriner) senza uno straccio di valida motivazione. Il primo lo fa in modo diretto senza mascherature, qui alcuni suoi vagiti personali e di redazione: “Nabucco, peccato per l’orchestra”, ma vedi anche: Un’impresa a suon di musica; Pellegrini: «Siamo il cuore del Regio»;MELODRAMMA DEI TALENTI. L’Orchestra del Regio chiede tre milioni di penale al Teatro. per l’imbarazzo arrivai a scivergli questo articolo che per la verità, pagai a caro prezzo: “Molossi, sostenere l’OTR è una cagata pazzesca“.
il secondo in modo subdolo lasciando usare il suo giornale online (edizione locale di Repubblica online) attraverso commenti di pseudonimi che mascherano l’identità per lo più solo per l’offesa personale e una falsità oltre misura.
Ogni occasione è buona anche completamente fuori tema per rinverdire la loro acredine nei confronti di chi ha scoperchiato le loro malefatte. Il giochino è finito!!
Entrambi, i direttori, resteranno senza proferir parola, immagino, o non so cosa si inventeranno, quando si arriverà al giudizio, anche se non imminente, sull’improprio utilizzo del marchio del Teatro Regio (depositato attraverso la Bugnion e di proprietà esclusiva della Fondazione Teatro Regio di Parma); e l’OTR non ha mai avuto l’autorizzazione nell’utilizzo addirittura nella propria ragione sociale come ho già più volte scritto. E non potrà usarlo nemmeno nel sito online ancora incautamente attivo.
Quando si pronuncerà il Tribunale di Bologna su cui verte la causa per la tutela dei diritti di immagine, allora vedremo i pavidi commentatori senza identità e il sempre accondiscendente Mascolo, o la disfatta del direttore della Gazzetta di Parma. Se i tempi della Giustizia non saranno brevi, potrà però esserla forse l’ingiunzione a porre fine all’abuso di marchio (se riconosciuto dal giudice) con conseguente chiusura del sito, tuttora aperto e operativo sotto il nome OTR.
Perché i dodici anni di epurazione della Toscanini (orchestra stabile tra le 13 ICO italiane) dalla buca Regio sono rimasti così silenti sulla stampa? Eppure nulla c’entravano i musicisti con le strampalate scelte di Baratta che usò impropriamente i contributi statali anche per finanziare la Filarmonica di Maazel.
La storia andrà scritta su cosa è successo a Parma (anche se l’articolo “I Falsari del Regio” costituisce già una buona premessa). Da queste prime sentenze, ma già ve ne sono state altre (condanna ENPALS), si avrà la possibilità con inequivocabili documenti giudiziari. In attesa poi di quella per presunti danni la cui prima udienza (che sempre da uno pseudonimo tutelato da Mascolo dovrebbe così spaventare me e tutta la mia famiglia… poveri ignoranti!) è prevista per maggio 2014.
Di fronte alle tristi vicende di lavoro (che non sono le 50 famiglie per strada come qualcuno in malafede ha tentato di far passare nell’opinione pubblica), ci si dovrebbe chiedere: Se c’erano le condizioni per fare le cose onestamente, perché non le si sono fatte? L’avidità di pochi sempre sulla pelle di molti e il danno alla collettività? E’ stata forse giusta l’epurazione della orchestra stabile Toscanini dal Regio per 12 anni? Perché il mondo politico ha lasciato correre questa situazione di cui era al corrente, vedi memoriale di Enrico Maghenzani a Elvio Ubaldi unitamente alla famosa convenzione? (Parma, 30 maggio 2013)
Luigi Boschi