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Public Money, Costa e Vignali trattano il risarcimento
Udienza preliminare rinviata a luglio per permettere ai due noti imputati di trovare un accordo con il Comune e le partecipate, che si sono costituite parti civili, in vista del patteggiamento
Sono in corso le trattative per un risarcimento dei danni alle parti civili da parte di due dei più noti inquisiti nell’inchiesta Public Money, l’ex sindaco Pietro Vignali e l’ex amministratore delegato di Stt Andrea Costa.
L’udienza preliminare fissata nella mattinata di martedì è stata rinviata al sette luglio per permettere di definire alcune questioni legate proprio al pagamento di eventuali danni al Comune di Parma e alle sue partecipate Stt e Alfa e a Iren, parti lese nella maxi-inchiesta su peculato e corruzione.
In particolare ci sarebbe in ballo la vendita o la cessione di alcuni immobili, come l’appartamento di Vignali di via XX Settembre già posto sotto sequestro nei mesi scorsi dalla Guardia di Finanza. Se le trattative dovessero andare a buon fine, per i due imputati si prospetta il patteggiamento. Il risarcimento dei danni è, in questo caso, una condizione indispensabile perché la Procura dia il consenso ai patteggiamenti per Vignali e Costa. sugli importuni ballo vige il riserbo, ma per quanto riguarda l’ex sindaco il valore dei beni da cedere al Comune potrebbe sfiorare il milione di euro.
Hanno invece già formalizzato un’istanza di applicazione della pena, in accordo con la Procura di Parma, altri tre indagati accusati di peculato. Riccardo Ragni e Danilo Cucchi, consulenti, dovevano rispondere dell’accusa di aver ricevuto incarichi di lavoro fittizi pagati rispettivamente con denaro di Alfa e di Enìa. Tiziano Mauro, ex presidente di Tep, è accusato di averricevuto da Alfa diversi benefit non dovuti, tra cui l’uso di un appartamento intestato alla società. Ha già risarcito pienamente il danno e ha concordato di patteggiare una pena di un anno (con sospensione condizionale). Considerato il risarcimento già perfezionato, la pena potrebbe anche essere rivista verso il basso in vista della chiusura dell’udienza preliminare, prevista per la metà di luglio. (m. c. p.)