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Ucraina, Berlusconi fiancheggiatore di Putin: “Se fossi premier non avrei mai incontrato Zelensky”
Quando i criminali si difendono vicendevolmente per interessi d’affari e politici. Anche dalla zattera alla deriva del suo partito. Non solo scambi di vodka contro lambrusco, giustificando l’invasione di Putin che, diceva Berlusconi da Vespa: “voleva sostituire il governo di Zelensky con persone per bene” [LINK]. Dichiara inoltre vergognose falsità storiche sulla guerra in Ucraina, che rivelano la sua profonda ignoranza storica e in politica estera. Ricordiamo quando raccontò in un consesso internazionale, non a “Drive In”, le origini di Roma, la storia di Enea e dei suoi figli “Romolo e Remolo” [LINK].Lo sputtanamento è sempre stato il suo forte, come sparare falsità. Lui non racconta barzellette, lui è la barzelletta vivente.
Sulle falsità, inoltre, sappiamo, però, che Silvio è vergognosamente allenato da sempre: “è Capaci di tutto!” Ci racconti, invece, i suoi affari fatti con Putin e con Gazprom. Tajani ora dovrebbe dimettersi da Ministro oppure, deve uscire subito da Forza Italia! Ma non farà nulla, la poltrona vale anche rimetterci la faccia. Vi è poi un gioco di potere in funzione dei consensi di partito. L’ Ucraina è solo strumentale ai loro personali interessi. Dove è finito Berlusconi che difendeva l’autodeterminazione dei popoli, della libertà, che dichiarava di essere al fianco dell’Ucraina? Dopo le sgrammaticature istituzionali dei conviventi Donzelli e Delmastro, ora ci si mette pure Berlusconi con le sue sparate fuori luogo da cabaret. Tutto come da copione di una coalizione in cui ogni partito cerca spazi di consenso con ogni mezzo, invidiosi del successo di Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia in continua crescita.
Art.54 della nostra Costituzione: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”. LB
Un putiniano, vero “putiniere”. Aldo