CATTIVI A GIORNI ALTERNI
CATTIVI A GIORNI ALTERNI
Franco Libero Manco
Tante persone, nonostante si nutrano giornalmente di carne, pesce e di prodotti derivati dagli animali, sono sostanzialmente delle ottime persone: scrupolose, rispettose delle regole, a volte generose, altruiste dimostrando in questo modo che in fondo non è necessario vivere l’etica universale vegan per essere buoni e sensibili. Ma stupisce come queste persone, appunto “buone e sensibili” (almeno nei riguardi degli esseri umani) siano totalmente indifferenti alle terribili sofferenze inflitte agli animali che mangiano a tavola dimostrando in questo modo di essere palesemente incoerenti.
Probabilmente per queste persone (letterati, scienziati, medici, politici, religiosi ecc,) il problema della sofferenza degli animali è inesistente, non degno di attenzione, di considerazione: “Si è sempre fatto così; si è sempre mangiato la carne; siamo onnivori; i medici dicono che la carne è necessaria alla nostra salute; la chiesa dice che gli animali sono fatti per le nostre necessità e i nostri piaceri ecc. ecc. Ma se queste persone dovessero, per coerenza, uccidere con le proprie mani quell’animale che hanno nel piatto, pochissime avrebbero il coraggio di farlo e questo dimostrerebbe quanto sia ipocrita la mentalità comune. Diceva il poeta P.B.Shelley: “Si dovrebbe imporre una prova decisiva ai sostenitori delle diete carnivore: far loro strappare coi denti le carni di un agnello vivo fargli affondare la testa negli organi vitali del povero animale, fargliene bere il sangue”.
Non ci può essere una bontà per gli umani ed una per gli animali; la bontà è una: se c’è si manifesta sempre in ogni circostanza e verso ogni creatura senziente, altrimenti è una condizione, un modo di pensare e di sentire rimasta allo stato primordiale. Non esiste una sensibilità, una pietà, un senso di giustizia per gli umani ed una sensibilità, una pietà ed un senso di giustizia per gli animali. Se un genitore nutre amore solo per alcuni dei suoi figli il suo non è vero amore; quello vero non è mai limitabile solo ad alcuni componenti della sua famiglia.