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Sabbia n.21 intitolata. ”Semi di frutti”.

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Sabbia 21 Semi di frutti

Marco Vettori
marco.vettori.512@psypec.it
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Sabbia n.21 intitolata. ”Semi di frutti”.

Dopo aver bagnato la sabbia ed aver messo le figurine, in un quarto d’ora, termina il lavoro ed inizia a raccontare: “Mi piace l’idea dei semi di frutta: sono stati messi i semini su montagnette perché in primavera si preparano le cose per l’estate. I semi danno il senso della desolazione. Adesso mi sembra di seminare, adesso non sto raccogliendo molto! Rispetto al passato sono cambiate molte cose e sono cambiata anch’io.  Non so se le cose che faccio sono giuste… E questo mi dà un po’ di desolazione. Adesso si semina e spero di raccogliere qualche frutto dolce…. Il fatto di essere uscita con un amico di una mia amica è qualcosa d’embrionale. Quello che farò è tutto embrionale! I miei genitori non programmano niente per l’estate. A me piacerebbe avere un’idea per l’estate. Se mia madre dicesse le cose prima e non all’ultimo momento io andrei anche con lei… Ho tanti progetti per il futuro come le fragoline primaverili. La noce è qualcosa che ho piantato l’inverno scorso: dovrà maturare o seccherà. Il corso d’intarsio mi piace, ma non penso sia fondamentale per il mio corso creativo. Con quella tecnica non è che io possa esprimere molto. Ma, almeno, forma qualcosa di piacevole e divertente nella mia esperienza. Le fragole sono i frutti di adesso. Il seme secco è dato, forse, dai miei pensieri. Dovrei fare le cose senza pensarci altrimenti si seccano: non dovrei pensare troppo come devo dire le cose alle persone altrimenti poi non gliele dico. Quando penso troppo è come se avessi vissuto troppo una cosa e poi non ho più entusiasmo. Perdo entusiasmo perché trovo cose che non esistono facendomi dei pensieri. I miei pensieri mi spaventano e rendono le cose meno belle di come me le aspettavo. Le cose dovrebbero essere fatte con una componente istintuale e in parte una progettazione. Mi piacerebbe lasciare più spazio alla causalità e all’istintività che fa più piacere. I pensieri vengono dall’impegno di essere adeguata a tutte le situazioni.  I semi dovrebbero produrre maggior scioltezza!”
Dopo questa sabbia e dopo aver terminato altre sabbie precedenti la paziente ‘parla molto’!  Dopo aver eseguito il lavoro nella sabbiera, Eloisa cerca di tirare fuori le emozioni che sicuramente, in famiglia, non ha la possibilità di far uscire. In questo momento Eli sicuramente è più identificata ‘nella testa’ che con ‘il corpo’. Possiamo però notare che, dentro di lei, c’è un enorme movimento. Eloisa ha molto bisogno di dire le cose che sente ed il suo modo di esprimersi denota una certa differenziazione che molti non possiedono. Ci sembra, inoltre, molto importante connotare come di gran lunga positivo il fatto che Eli, da come si esprime, dimostra di essere capace di ‘pensiero simbolico’!

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