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Sabbia n.29 intitolata “Bambina bionda”

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sabbia 29 bimba bionda

Marco Vettori
marco.vettori.512@psypec.it
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Sabbia n.29 intitolata “Bambina bionda”.

Dopo aver bagnato la sabbia mette al centro di una raggiera una bambina bionda. Intorno a lei dispone tutte le altre figurine. In perpendicolare dietro di lei un pinguino. Tra lei ed il pinguino una civetta. Sulla destra tra la civetta e il pinguino: un leoncino. Vicino al leoncino un ranocchio con adiacente un fantasmino. Alla destra del ranocchio un gatto sdraiato. Dietro la fanciulla bionda, a sinistra, davanti al leone, al batrace e al gatto: un signore in giacca e cravatta, un giovane calciatore ed una leoncina che si specchia. Sulla destra, davanti alla leoncina: un signore inglese con capellino blu ed ombrello. Davanti alla bambina bionda, sulla destra, un papero con cappello verde in testa, una signora con cappotto, cappello e valigia, due maiali ed Esmeralda.  Davanti al papero un altro ranocchio. In posizione centrale sulla destra, un signore con giacca grigia e pantaloni marroni. Dall’altra parte di fronte a lui, a sinistra della fanciulla, un subacqueo e un signore di mezza età con un fiasco. All’estrema sinistra un cane fulvo. Di fianco alla bambina bionda, sulla sinistra, un altro coccodrillo ed un signore, dai capelli neri, in completo chiaro. Dietro la fanciulla, a sinistra, uno gnomo, un orsetto con una bussola orologio. Dietro allo gnomo e all’orsetto, in penultima fila, un topolino con maschera e un giovane in abito casual. In ultima fila, sempre alla sinistra della bimba, dietro al topolino e all’uomo, una giovane donna in abito chiaro con borsetta e, nell’angolo a sinistra, un omino con cappellino rosso che suona il violino.

Successivamente commenta: “Le ragioni degli altri sono sempre le migliori ed esiste una molteplicità di modi di vivere le esperienze. Non è necessario capire tutto e forse è giusto che sia così. La fanciulla bionda assomiglia a ‘Sailor moon’ e mi piace molto! Partendo dal respiro il seminario sulla respirazione, che ho frequentato, mi ha aiutato a dare senso ad una nuova idea di creatività. Sono in mezzo alla gente, ma mi sento anche piuttosto distaccata. Vivo in mezzo ad un caos di voci e per reggerlo devo riuscire a fare filtro… Esiste, comunque, una molteplicità di situazioni di sofferenza. Ho preso dei personaggi reali ed anche delle caratterizzazioni: un musicista, un personaggio con l’orologio, un individuo con il fiasco che mi fa venire in mente mio padre. Ho voluto mettere nella sabbia un po’ di tutto: grandi, piccoli, simbolici e reali”.

Riflettendo sul personaggio di ‘Sailor Moon’ desideriamo mettere in evidenza che, come protagonista dei cartoni animati, possiede una cripto identità che l’accomuna ai fumetti di Superman. La guerriera della Luna protegge con un’identità infantile il suo ruolo di Super eroina.  Tale modalità di comportamento l’accomuna a Superman che nasconde la propria identità di super eroe vestendo i panni di un goffo e modesto giornalista. Dietro la ‘cripto identità’ di Sailor Moon si nasconde l’archetipo dell’eroe. Il mito dell’eroe non compare soltanto nell’analisi maschile, ma anche in quella femminile. Nell’esperienza della donna, quando l’animus* comincia a combattere la collettività per farsi strada, compare “il mito dell’eroe”. Anche l’eroe, anzi l’eroina, sa fare paura al nemico e, se necessario stenderlo con un fendente. [Vedi l’animus-orso di cui parla M.L. Von Franz nell’interpretazione della favola di “Rosabianca e Rosaspina”].  Chiaramente per la comunità l’eroe è un personaggio insignificante, ma la nostra cripto eroina Sailor-Isa possiede, invece, armi speciali che le permetteranno di imporsi nella lotta per aggiungere la sua affermazione. La ruota, i cui raggi la collegano agli aspetti interiori ed esteriori della sua vita, pare essersi messa in movimento. Adesso Eloisa è più consapevole e sta differenziandosi dagli aspetti infantili comparsi nelle sabbie precedenti con fatica, sofferenza e sacrificio. Attualmente è meno scissa nei confronti delle proprie immagini interiori. In questo momento è più serena e seriosa nei rapporti con i compagni di università: non è più ‘la secchiona’ ma la compagna ‘simpatica’ che sa stare con i coetanei divertendoli facendo l’imitazione dei professori. [Nel vassoio le figurine occupano una distanza minore da lei rispetto a sabbie precedenti]. Nella sabbiera compare ‘Esmeralda’ più sexy e molto meno impostata rispetto al femminile materno freddo e rigido. Vicino alla ‘zingara’ ci sono due maiali, aspetti istintuali tanto cari alla dea ‘Demetra’, della cui realtà Eloisa sembra prendere coscienza. I vari aspetti del maschile, posti nel vassoio, dovranno gradualmente essere integrati insieme alle difficoltà di relazione con gli uomini, causate ad Eli da un padre padrone inesistente e svalutante, posto ‘svalutato’ nella sabbiera con un fiasco. La scioltezza, la giocosità e l’autonomia del gatto, inserito nel vassoio nell’angolo alto a destra, potranno essere raggiunte attraverso ‘le trasformazioni’ proposte dai ‘batraci’ posti in questa sabbia. Nella realizzazione “dell’opus” dopo la comparsa dell’eroina, il sub può andare a conquistare il tesoro.

Prima di parlare della sabbia successiva una breve ricapitolazione. Nella sabbia n.14 Eloisa aveva rappresentato “il fondo del mare” e in quel caso si vedeva una “contemplazione passiva”. Nella sabbia n.26  Eli aveva ripreso il tema del mare e in quella situazione  si trattava di “Relax”. Nella sabbia attuale con “Il sub che nuota verso il tesoro” Eloisa presenta una “metanoia”: C’è un atteggiamento attivo: un entrare nell’inconscio delle acque primordiali del liquido amniotico per conquistare il tesoro “il Sé”.

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