Non bisogna credere che tutta la stampa rappresenti una quantità considerevole di buon gusto e d’intelligenza. Tra i critici che vanno per la maggiore, io non conosco nessuno che sia un vero e proprio artista e che sappia sul serio giudicare l’ingegno d’un autore o il merito d’un attore.
Dio ci liberi poi dai critichini. Ignoranti, quasi analfabeti,cercano di rimediare alla mancanza dicultura con un pò di esperienza del mestiere. Guardateli: si annoiano sempre, prendono sempre un’aria malcontenta, fanno de’ gesti d’abbandono, mormorano de’ giudizi ambigui, sanno tutti i pettegolezzi, li ripetono, li gonfiano, li variano in mille modi, fanno dei giochi di parole; imitano certe smorfie e certe abitudini fisiche dei commedianti… Costoro, ripeto, sono di un’ ignoranza portentosa. Ne ho le prove.
Gabriele D’Annunzio
"Breviario mondano"
SOKRATES n°9 – 5 Giugno 1996