MAURO MANFREDI. LA PAROLA TOTALE. OPERE 1967-2004
Presso il CAMeC – Centro Arte Moderna e Contemporanea, La Spezia
dal 20 luglio al 2 novembre 2008
con inaugurazione sabato 19 luglio 2008, ore 18.00
La mostra MAURO MANFREDI. LA PAROLA TOTALE. OPERE 1967-2004
intende indagare e ricostruire il percorso artistico dell’autore a partire dagli esordi nella metà degli anni Sessanta fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 2004.
L’ideazione della progetto si deve a Bruno Corà che, dopo la morte dell’autore, in qualità di direttore artistico del CAMeC – Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, manifestò l’intenzione di ricordarlo con una mostra da realizzare presso la struttura da lui diretta. In seguito il progetto ha preso corpo e la mostra è stata programmata, dietro indicazione dello stesso Corà – oggi Direttore del Museo d’Arte e Coordinatore del Polo Culturale della Città di Lugano – presso il
CAMeC della Spezia, dal 19 luglio (con inaugurazione alle ore 18) al 2 novembre 2008.
Essa prevede l’esposizione di un cospicuo numero di opere, che ripercorrono tutto il percorso artistico dell’artista, curata da Fernando Andolcetti, Cosimo Cimino, Mario Commone per Circolo Culturale IL
GABBIANO arte contemporanea della Spezia, corredata da un catalogo/monografia con un’ampia documentazione fotografica, i contributi critici di Mirella Bentivoglio, Bruno Corà, Mauro Panzera,
un’antologia critica, un testo bio-bibliografico di Lara Conte, apparati a cura di Mario Commone e Lara Conte, e con il coordinamento tecnico-scientifico di Eleonora Acerbi.
Il volume, sempre a cura del Circolo Culturale IL GABBIANO, con progetto grafico di Massimiliano Rodolfi, DNA, La Spezia, sarà edito dal CAMeC e dalla stessa Galleria IL GABBIANO arte contemporanea. L’evento sarà inoltre disegnato e promosso da un progetto grafico specifico, sempre a cura di DNA. Supporti tecnici MDart, La Spezia.
All’interno della mostra il film prodotto da Marina Piperno Nella carne di un nome. Un omaggio a Mauro Manfredi di Luigi Faccini; regia di Luigi M. Faccini, musiche originali di Oliviero Lacagnina.
Il progetto espositivo e editoriale riprende la periodizzazione pensata dallo stesso Manfredi del suo lavoro artistico in "cicli narrativi", con il futuro intento di realizzare un volume compendiario della sua
opera. In particolare:
1. (1967-1970) FOSSILIZZAZIONE ATTUALE – Le prime esperienze artistiche di Mauro Manfredi, ricollegabili alla Poesia Concreta: protagoniste sono strutture mutuate dai caratteri di stampa, che
preludono al formarsi della parola significante.
2. (1970-1979) AUTOANALISI – L’arte guarda se stessa; l’artista dialoga con autori a lui contemporanei: le "tessiture", linee orizzontali come pagine di quaderno, divengono spartito per una riflessione narrativa e ironica sull’arte.
3. (1980-1984) LA PAROLA MONDATA – La parola acquista un ruolo fondamentale, una piena "circolarità", divenendo l’elemento essenziale delle sue opere successive.
4. (1985-1994) FLUSSO DI PAROLE (La Parola avvolgente) – La parola protagonista. Tornano le linee, questa volta realizzate come "strip", sottili strisce scrittorie, ritagli come righe di parole, come nastri verbalizzati, variamente avvolti a significare.
5. (1994-1999) GEO-GRAFIA – Una reinterpretazione della morfologia della natura osservata nei suoi aspetti strutturali con l’occhio scientifico del geologo.
6. (dal 1982) LIBRISMO – La ricerca sulla parola e la scrittura condotta da Manfredi trova trasversalmente una giusta espressione nella realizzazione di libri-oggetto.
7. (1991-2004) PERIODO TRASVERSALE E ULTIMO (Reisebilder e Strutture di sostegno) – Le ricerche dell’autore, da lui non periodizzate; evoluzioni trasversali e finali delle precedenti.
Mauro Manfredi, nato a Parma nel 1933 è deceduto a Sarzana (La Spezia) nel 2004.
Laureato in Geologia, per alcuni anni si è occupato di attività scientifica, elemento che si ritroverà di continuo nel suo fare artistico. Tra i fondatori nel 1968 della Galleria IL GABBIANO arte contemporanea della Spezia, si è avvicinato all’arte verso la metà degli anni ’60, realizzando prima opere vicine alle ricerche della Poesia Concreta e conducendo in seguito un personalissimo percorso artistico in continua evoluzione, dove la parola resterà comunque l’elemento determinante e costante del suo linguaggio e della sua poetica, quale principale contenuto e forma estetica, caratterizzato, inoltre, da una personale tecnica analitica e concettuale di tessitura, composizione, ritaglio e collage.
Numerose sono le mostre personali in Italia e all’estero, così come numerosissime sono le partecipazioni a esposizioni collettive; viene invitato, tra le altre, alle più significative rassegne internazionali di Poesia Visiva e di Libri d’artista e Libri-oggetto.