…ma considera
quanto sia dura, quanto ineguale
la fatica che stiamo affrontando, che lotta dolorosa
contro armi ineguali, contro nemici impassibili
di fronte a qualsiasi dolore; in tali condizioni
può derivarne soltanto rovina; a che servono
il valore o la forza, per quanto incomparabili,
se sono soffocati da un dolore
che sottomette ogni cosa, che rende remissive
la braccia più possenti? Forse potremmo rinunciare
al senso del piacere e vivere ugualmente soddisfatti,
senza rimpianti, essendo questa la vita più serena;
ma il dolore è completa miseria, il peggiore dei mali,
e quando eccede sconvolge ogni pazienza.
John Milton
da “Paradiso Perduto”