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Primarie 2017 a Parma, Scarpa a scuola: “Le mie proposte per famiglie e bimbi”
Il candidato ha presentato il suo programma sul welfare: tariffe a misura di reddito, bonus alternativo per gli asili, assegno di cura per i nuclei non autosufficienti, spazi pubblici ai più piccoli
Fattore famiglia con tariffe a misura di reddito. Un bonus alternativo per gli asili previsto per chi non usufruisce dei servizi comunali. Lo strumento del “Family audit”, uno strumenti di certificazione per agevolare la conciliazione tra lavoro e famiglia. Spazi attrezzati nelle strade e le piazze della città per un gioco libero dei bambini. Un assegno di cura per per favorire e sostenere la permanenza delle persone non autosufficienti nel proprio ambito familiare.
Sono le cinque proposte di Paolo Scarpa per “una città a misura di famiglie, bambini, anziani e persone deboli”. “. Il candidato alle primarie del centrosinistra di Parma – il voto domenica 5 marzo – ha illustrato il suo programma sul tema della famiglia e del welfare mercoledì pomeriggio nel corso di una conferenza stampa all’istituto comprensivo Albertelli Newton.
“Il tema che affrontiamo è quello delle famiglie e dei bambini: risorse fondamentali per una società che ha fiducia nel futuro – ha aperto l’incontro l’ingegnere – c’è una città viva che ha voglia di guardare avanti, ma dal pinto di vista demografico c’è uno notevole divario tra il tasso di natalità e quello di mortalità. Per questo diamo cinque proposte concrete che favoriscano la nascita e la crescita di nuovi nuclei familiari”.
Tra queste, l’introduzione del fattore famiglia che “introduce il principio di equità orizzontale, che tiene conto di quante persone vivono con un determinato reddito – ha spiegato Scarpa – le tariffe dei servizi comunali, in particolare quelle che riguardano asili nido, scuole materne, mense scolastiche, trasporti pubblici, dovranno essere modulate in base ai carichi familiari”. Così come le tariffe di acqua luce e gas, e la Tari “prevedono tariffe a scaglioni o in base al numero dei componenti, che risultano particolarmente penalizzanti per i nuclei numerosi. Servono correttivi che vadano a rimodulare queste tariffe, d’intesa con gli enti gestori”.
Sull’addizionale Irpef, il candidato ha ricordato che “viene applicata in percentuale fissa senza tenere conto di quante persone vivono su quel reddito che viene tassato: a parità di reddito, il single viene tassato allo stesso modo del genitore con coniuge e figli a carico. È importante quindi prevedere dei meccanismi di riduzione graduale dell’aliquota, all’aumentare del numero dei figli a carico. Vogliamo che chi vuole avere figli non sia penalizzato, ma favorito”, ha sottolineato Scarpa.
Un bonus alternativo per gli asili previsto per chi non usufruisce dei servizi comunali. “L’offerta di nidi, materne e servizi integrativi e alternativi di educazione e cura come le tagesmutter il nido familiare, servizi di baby sitteraccreditate va ampliata tanto nei posti disponibili, quanto negli orari di fruizione – ha proposto il candidato – qualora in una famiglia almeno uno dei coniugi non lavori, è possibile prevedere l’erogazione di un bonus alternativo per ogni figlio che non usufruisca dei servizi comunali, in quanto il servizio di educazione e cura viene svolto dal genitore, con verifiche da parte del comune che questo effettivamente avvenga. Il bonus, che andrà erogato in funzione del reddito familiare e quindi indirizzato ai nuclei meno agiati, rappresenta un risparmio di costo per il Comune, che sopporterà solo una percentuale del costo effettivo che sosterrebbe se il bambino fosse all’interno di una struttura comunale”.
Lo strumento del “Family audit”, per agevolare la conciliazione tra lavoro e famiglia. “Il Comune potrebbe essere la prima azienda promotrice di un sistema del genere: la stressa Amministrazione comunale potrebbe fare da traino per questo marchio – ha spiegato Scarpa – lo standard Family audit è uno strumento di certificazione, con relativo marchio, che qualifica un’organizzazione come attenta alle esigenze di conciliazione famiglia-lavoro dei propri dipendenti. Il Comune deve essere il primo a dare l’esempio, attuando una vera e profonda politica di conciliazione lavoro-famiglia. Che si esplica, per esempio, attraverso il riconoscimento di part-time, orari flessibili, lavoro da casa, asili aziendali, offerta di servizi come stireria, lavanderia, ritiro certificati e raccomandate. Gli stessi uffici Comunali devono consentire ai cittadini un prolungamento degli orari di utilizzo, in particolare attraverso l’utilizzo di procedure informatiche adeguate che consentano il rilascio di certificati e la richiesta di domande in forma digitale. Le aziende di Parma dovranno essere sollecitate ad adottare politiche di conciliazione, anche attraverso l’adozione della certificazione Family audit”.
Venti piazze libere dalle auto al sabato per il gioco libero dei bambini. Piazze o strade decise in autonomia e libertà da ogni quartiere o frazione. “Una proposta innovativa per riportare i più piccoli in piazza. Tutti gli over 30 ricordano che da piccoli giocavano in strada o in piazza, senza il pericolo delle auto o di altro – ha proseguito il candidato – ecco: la proposta è di far sì che ogni quartiere e ogni frazione, con una scelta decisa dal basso, quindi dai cittadini che lo abitano, stabilisca una piazza o una strada da pedonalizzare in via temporanea al sabato o alla domenica, per permettere il gioco libero dei bambini. Magari con l’aiuto e la disponibilità dei papà e delle mamme, che si mettano a disposizione per giocare a bandiera oppure a un due tre stella o, anche qualche sport giocato in modo libero”.
Ancora, sulla città a misura di famiglie e bambino, Scarpa ha proposto “la creazione dello Sportybus: pulmini condivisi per il trasporto dei giovani atleti, di concerto con le associazioni sportive, che consenta lo spostamento dei bambini in autonomia, senza la necessità della presenza dei genitori e conseguentemente dei loro mezzi privati. Infine andrà previsto la possibilità, attraverso appositi accordi, di doposcuola gestiti dalle società sportive, congiuntamente con le scuole e con altre associazioni o cooperative, con operatori professionalmente idonei. L’urbanistica e la mobilità dovranno essere rivista in chiave family-friendly – ha aggiunto il candidato – con la creazione di nuovi spazi a misura di bambini e famiglia e lo sviluppo del trasporto pubblico e delle piste ciclabili”.
Un assegno di cura per per favorire e sostenere la permanenza delle persone non autosufficienti nel proprio ambito familiare.
“La famiglia è una grande risorsa per il welfare: è importante ridare alla famiglia il respiro economico per affrontare situazioni di difficoltà. L’assegno di cura è destinato all’acquisizione di servizi assistenziali o riabilitativi di tipo domiciliare, ambulatoriale o semi residenziali – ha illustrato Scarpa – la famiglia è inoltre una grande risorsa di welfare attraverso l’istituto dell’affido familiare, che andrà sviluppato e ampliato per gestire i sempre maggiori casi di interventi temporanei a favore di minori e famiglie che si trovano in temporanea difficoltà”. (alessandro trentadue)
Fonte Link parma.repubblica.it