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Indagine Pasimafi del Nas: arrestato il luminare Fanelli: “Comando io, ho creato un sistema”

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Sgominata organizzazione a cui partecipavano dirigenti medici e manager del campo farmaceutico per pilotare il busines delle cure palliative e delle terapie del dolore. Nell’inchiesta della Procura di Parma coinvolti anche Massimo Allegri, Marcello e Ugo Grondelli e Giuseppe Vannucci. Indagato il rettore Borghi

Si era definito come “mamma” della legge 38 del 2010 sulle cure palliative e terapia del dolore. Nelle intercettazioni del Nas di Parma, Guido Fanelli s’è trasformato nel “Briatore delle terapie del dolore”.

Il 62enne direttore della struttura complessa di Anestesia, rianimazione e terapia antalgica dell’ospedale Maggiore di Parma è stato arrestato nella sua abitazione nel milanese lunedì mattina. Il professore è ora ai domiciliari. A Parma  sono state arrestate altre quattro persone. Il rettore dell’università di Parma, Loris Borghi, figura tra i 75 indagati. 

Secondo la Procura di Parma, Fanelli sarebbe la mente  di un “vasto sistema di corruzione e riciclaggio” che coinvolge grandi aziende farmaceutiche italiane ed estere e che ha portato in tutta Italia all’arresto di 19 dottori e imprenditori operanti nel settore della commercializzazione e della promozione di farmaci e di dispositivi medici. 

Di “corruzione quasi permanente, con mercimonio delle funzioni pubbliche per interessi privati” ha parlato il procuratore della Repubblica di Parma Antonio Salvatore Rustico. L’operazione Pasimafi ha svelato in pratica una organizzazione a cui partecipavano dirigenti medici, esponenti del ministero della Salute e diversi manager del campo farmaceutico. L’obiettivo era quello di pilotare il “business” delle cure palliative e delle terapie del dolore.

I reati contestati a vario titolo alle persone coinvolte includono l’associazione a delinquere aggravata, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, riciclaggio, truffa aggravata, abuso d’ufficio, peculato, comparaggio farmaceutico, trasferimento fraudolento di valori. 

Una fitta rete di interessi che ha portato alla creazione di due società di comodo per il riciclaggio del denaro illecito e che permettevano di acquistare immobili, auto di lusso ed anche uno yacht il Pasimafi V che era in uso alla famiglia del professore universitario. 08 maggio 2017

Fonte Link parma.repubblica.it 

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