INSIEME CONTRO IL CEMENTIFICIO
“se la maggioranza dei cittadini di Sorbolo non vuole il Cementificio, il Cementificio non si fa!”
Il tavolo “Insieme contro il Cementificio” esiste, è un tavolo aperto a tutti, di lavoro, di proposte, di fronte comune. Le persone devono mobilitarsi, si devono adoperare per la difesa di un bene comune, della propria salute, per lo sviluppo sostenibile del proprio territorio. Il problema del Cementificio è un problema di tutti non di un delegato. Ogni singola persona deve dare il proprio attivo sostegno, il paese deve contarsi e far sentire il proprio peso.
Qualcuno nell’incontro del 29 ottobre si lamentava che i media non parlavano del Cementificio: penso che in pochi giorni le cose siano cambiate. Oggi vi è una consapevolezza diffusa di ciò che sta accadendo a Sorbolo su tutto il territorio parmense.
La Sovranità è del popolo, recita la costituzione italiana.
La società del Cementificio ha rispettato la sovranità popolare? Ha utilizzato tutti gli strumenti per informare i cittadini del suo insediamento preventivamente per conoscerne la loro opinione? Una società che ritira lo screening è consapevole del danno ambientale!
Il Sindaco prima di rilasciare la licenza di un impianto con pesante impatto ambientale ha cercato di informare i cittadini e averne la loro approvazione? Sugli aspetti ambientali la regola europea è che le amministrazioni devono coinvolgere e consultare la popolazione preventivamente. Perché non è stato fatto?
“Insieme contro il Cementificio” deve dare voce agli abitanti di Sorbolo, far sentire alla Amministrazione Comunale, Provinciale, Regionale, il dissenso sul progetto, far prevalere la volontà popolare ai giochi di potere.
Se la richiesta di concessione edilizia è stata presentata il 23/07/2002 ed è stata rilasciata il 4/11/2002, perché solo l’08/04/2003 è stata fatta la prima interpellanza, e da qui poi la nascita dei vari comitati? Nessuna sapeva di questo progetto di considerevole impatto ambientale? Nessuno degli amministratori eletti era al corrente? A chi vanno i meriti di questo silenzio? Perché c’è stato? Cosa è stato fatto concretamente per impedire il proseguo del progetto dopo la raccolta firme, dopo le manifestazioni? Perché nonostante una cittadinanza contraria si è arrivati alla quasi ultimazione lavori e a pochi mesi dalla possibile concessione dell’agibilità dell’impianto? C’è stata opposizione o finzione? Perché solo ora sembra partano le iniziative legali?
Il bene comune, la salute, la qualità ambientale sono e devono essere prioritari all’interesse economico personale, di pochi o delle multinazionali. “La crescita economica -dice il Consiglio Europeo- non è fine a se stessa, ma dovrebbe tradursi in un miglioramento della vita e del benessere generale.e, in conformità con i tratti fondamentali della cultura europea, attenzione particolare dovrà essere data ai valori intangibili e alla protezione dell’ambiente”. Inquinatore è -continua- “colui che degrada direttamente o indirettamente l’ambiente, ovvero crea le condizioni che portano alla sua degradazione”.
Non vogliamo entrare nel linguaggio tecnico, ma pongo in primo piano la questione politica in senso di polis! Dovrebbe essere la politica che decide se le cose si fanno oppure no! Non le conventicole affaristiche.
Un territorio a vocazione alimentare non può essere un territorio per cementifici, ma dovrebbe essere un luogo di eccellenza per la qualità ambientale.
Nell’incontro dell’11/11/2004 presso la Sala Virtus di Sorbolo:
·Si è formalizzato con l’adesione dei cittadini di Sorbolo il Tavolo di lavoro aperto:
INSIEME CONTRO IL CEMENTIFICIO promosso da Luigi Boschi con l’adesione del Movimento dei Consumatori e dell’associazione Avere;
·Il Tavolo è aperto a tutte le associazioni/organizzazioni e i cittadini che vogliono partecipare attivamente contro la realizzazione e l’attivazione del Cementificio.
I Partecipanti durante l’Assemblea hanno deciso:
1.Lenzuolata: “non vogliamo il cementificio”;
2.Banchetto informativo al mercato di mercoledì 17 novembre;
3.Iniziative rivolte a sensibilizzare anziani, giovani, bambini di Sorbolo e paesi limitrofi, il Parroco, le Parrocchie, le Scuole;
4.Accreditamento di “Insieme contro il Cementificio” in Comune, Provincia, Regione e informazione al Ministero dell’Ambiente;
5.Raccolta firme per l’adesione popolare contro il Cementificio;
6.Predisposizione di un progetto delle azioni legali da attivare;
7.Costituzione di un consiglio tecnico scientifico;
8.Organizzazione di una manifestazione a Parma entro dicembre;
9.Costituire una rete di comunicazione interna dei partecipanti;
10.Autorganizzazione dei cittadini in gruppi di lavoro;
11.Sviluppare l’attività di comunicazione e relazione coi media
PROSSIMO INCONTRO Giovedì 2 dicembre 2004 alla Sala Cinema Virtus
Ordine del giorno:
·Presentazione progetto di azione legale
·Aggiornamento sulle attività in corso
·Gestione del banchetto informativo al mercato del mercoledì
·Organizzazione delle iniziative di sensibilizzazione
·Gruppo di lavoro sulla informazione
·Attivazione recapito telefonico e e-mail
Troviamoci insieme!
Il bene comune deve essere difeso da tutti.
(Parma, 14 novembre 2004)
Luigi Boschi